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venerdì 26 febbraio 2021

Bilancio 2021 - intervento di Debora Comito

Durante il Consiglio Comunale nel quale si è discusso del bilancio di previsione per l'anno 2021 è intervenuta la consigliera di VIVERE Cernusco Debora Comito, della quale riportiamo integralmente l'intervento.

Buonasera a tutti
Il documento che stiamo condividendo e discutendo questa sera è in primis un documento tecnico e finanziario che evidenzia e illustra l’impegno dell’Amministrazione che ci sottopone ad osservare, valutare e riflettere sugli impegni di spesa del prossimo triennio ma soprattutto è l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale della nostra città da un punto di vista economico, sociale e sanitario data la fase storica che stiamo attraversando.
Si tratta di un documento che ci parla di un presente ma anche di un futuro che sicuramente ad oggi appare molto incerto e complesso, pertanto le azioni indicate sono dettate da scelte tecniche e politiche che vogliono indirizzare la citta verso un futuro incisivo e positivo senza togliere lo sguardo dal “qui ed ora” occupandoci di una quotidianità che, oggi più che mai, si mostra precaria e fragile.
Si tratta di una previsione di bilancio “prudente” e “tempestivo”, ovvero prevedere dei fondi o ristori che possano andare incontro alle perdite attese e nello stesso tempo mantenere i servizi offerti alla cittadinanza senza nessuna riduzione ma tenendo alta l’attenzione sull’andamento delle entrate.
Siamo chiamati a valutare di volta in volta i progetti e le azioni da compiere e soprattutto a valutare quale sia davvero il modo migliore per spendere i fondi a disposizione.
La stesura e la realizzazione di un bilancio ci mobilità a individuare per tempo le zone di disagio e di povertà, su cui bisogna intervenire tempestivamente. L’intento dovrà essere quello di passare dalla logica dei bonus straordinari e diffusi agli interventi strutturali e mirati, soprattutto in presenza di soggetti vulnerabili e di famiglie. Occorre essere capaci di individuare le nuove emergenze: come la presa in carico degli anziani, le persone con disabilità, le dipendenze, di contrastare la marginalità sociale.
Gli stanziamenti messi a bilancio nel settore sociale dovranno aiutarci a gettare un ponte tra la situazione attuale e quella post crisi, in modo da portare tutta la comunità cittadina, anche quella più fragile, al di là dell'emergenza. Le spese riportate in bilancio riportano cifre importanti che evidenziano un continuo e scrupoloso lavoro fatto e che si farà non solo nel rispondere alle emergenze che si presenteranno nei prossimi anni ma di attuare delle politiche di “ricostruzione” di situazioni di disagio e di garantire servizi e azioni rivolti al benessere sociale dei nostri cittadini.

Un impegno dell’amministrazione è quella dare sostegno ai settori più penalizzati, in particolare al commercio indebolito oltre che dal Covid anche dalla concorrenza dello shopping online, occorre pertanto trovare delle strategie di rilancio, gli stanziamenti messi a disposizione garantiranno la prosecuzione della informatizzazione delle procedure di gestione delle pratiche SUAP con caricamento degli archivi di tutte le attività insediate sul sistema di gestione ma dobbiamo rivolgere attenzione verso eventuali fondi e bandi per poter incentivare e sostenere un settore che oggi presenta grosse difficoltà e sconforto.
L'Amministrazione comunale ha varato con questo bilancio un piano straordinario delle manutenzioni, programmando diversi interventi soprattutto sulle scuole, senza tralasciare gli impianti sportivi e le strade, si tratta quindi di un impegno fondamentale per assicurare la qualità dei servizi e la sicurezza ai cittadini.
In bilancio verranno stanziati in media circa 180 mila euro per il triennio con una spesa di investimento per il 2021 di 40 mila euro, si tratta di voler mantenere vive e attive le nostre politiche giovanili, mi preme sottolineare l’importanza nel volerle rafforzare e valorizzarle, questo favorirebbe la costruzione di un dialogo tra amministrazione e giovani, risorsa preziosa della nostra città. Sarà possibile creare opportunità di crescita e di valorizzazione di talenti e questo è un dovere del mondo adulto nei riguardi dei giovani. Sarà possibile promuovere azioni che mettano i giovani nella condizione di poter scegliere consapevolmente la loro strada diventando parte attiva della nostra città.
Legate alle politiche giovanili vi è la cultura, fiore all’occhiello della nostra città, sempre propositiva e ricca di eventi e iniziative ma che nel 2020 è stata fortemente penalizzata dalla pandemia, nel prossimo triennio si dovrà lavorare nell’ottica di rimettere in campo risorse e innovazione in merito di eventi e iniziative che possano convivere con una realtà sociale in continuo cambiamento, nel bene e nel male. Un’attenzione va posta alla nostra Biblioteca che è un importante luogo culturale di prossimità e che anch’essa è stata penalizzata dai vari decreti per l’emergenza covid pertanto è opportuno che il programma sulla cultura dedichi da oggi maggiore valorizzazione ad essa.
Nel programma legato alle Fonti energetiche è riportata una SPESA DI INVESTIMENTO di 130 mila euro che per il 2021/2023 saranno finalizzati per rendere sempre più efficiente la nostra illuminazione, partendo da centro storico. Ma è opportuno investire sempre di più sul nostro modello energetico, rendendolo aggiornato e sostenibile.
Sempre sul tema della sostenibilità, tema molto caro alla nostra città, occorre lavorare in termini di investimenti sul potenziamento e la diffusione degli orti urbani e sociali, per portare sempre più verde dentro la città, in modo da mitigare l’effetto “isola di calore” nelle estati sempre più torride e migliorare nello stesso tempo la qualità dell’aria e la salute dei cittadini.
Un importante tema è quello legato alle attività sportive che hanno dovuto affrontare una situazione emergenziale. Riconosciamo le loro funzioni non solo ricreative, ma educative e preventive, capaci di rispondere negli anni alle esigenze sia agonistiche e on agonistiche dei cittadini. Ecco perchè è importante mantenere loro il sostegno, come lo è stato fatto durante il periodo emergenziale.
INTERVENTO SULLA TARI
Il tema della TARI è stato oggetto di diverse riflessioni riportare in commissione e consiglio in diverse occasioni, riflessioni legate soprattutto ad interventi di aiuto e sostegno alla cittadinanza durante il periodo di pandemia e successivamente di adeguamento delle tariffe e del regolamento dettato da ARERA.
Queste valutazioni riportano come risultato finale per l’anno 2021 un aumento delle tariffe delle utenze domestiche rispetto al quelle non domestiche, andando a modificare la parte variabile rispetto a quella fissa. Tale azione pone una certa attenzione verso le utenze non domestiche senza gravare però in modo incisivo su quelle domestiche.
La valutazione delle nuove tariffe prevede l’incremento sulla parte legata al numero dei componenti delle famiglie e non sulla metratura delle abitazioni, questo evidenzia come la tariffa risulti più veritiera e adeguata al servizio erogato.
Ovviamente questo non solleva l’amministrazione nel porre attenzione verso quelle famiglie numerose che avendo una tariffa più alta rispetto i nuclei minori, mostrino delle fragilità economiche, tale attenzione è rivolto anche alle persone sole, esempio gli anziani.
I temi affrontati in bilancio per i prossimi anni sono diversi e richiedono una grande attenzione. Nelle scelte da compiere non dovrà prevalere lo smarrimento, ma quel senso di responsabilità a cui tutti noi siamo chiamati. Questo bilancio di previsione ci illustra un prossimo triennio molto complesso e incerto, ci illustra un tempo che mostrerà la cura usata nelle scelte effettuate e la bontà delle nostre decisioni.
Grazie per la vostra cortese e preziosa attenzione
Grazie

mercoledì 17 febbraio 2021

Documento Unico di Programmazione - intervento di Giordano Marchetti

Nell'ultimo Consiglio Comunale si sono discussi e votati il Bilancio 2021 e il Documento Unico di Programmazione 2021-2023. Pubblichiamo l'intervento di Giordano Marchetti, capogruppo di VIVERE Cernusco.

Dopo tanti anni in cui la presentazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) avveniva entro la fine dell’anno, questa volta si è stati costretti a spostala in avanti di qualche mese a causa di quell’emergenza sanitaria che ci trasciniamo da oltre un anno e di cui, ancora oggi, facciamo fatica a vederne la fine.

Insomma, oltre alle ricadute economiche e sociali nella società, il COVID è riuscito anche a scompaginare una prassi di programmazione che, almeno nel ns. comune, sembrava ormai consolidata.

Ciò detto leggendo qua e là il DUP colgo che da parte dell’Amministrazione vi è comunque la volontà, pur nelle difficoltà oggettive del momento storico che stiamo vivendo, di perseguire nuovi obiettivi oltre a quelli già prefissati, semmai allungando per questi ultimi il tempo del loro realizzo, facendo leva da un lato sulla tradizionale solidità della nostra città e dell’altro nella convinzione di poter trasformare un evento così imprevisto e negativo, come è stata la pandemia, in una opportunità di crescita.

Cosa dire? Per il bene della città mi auguro fortissimamente che questa congiuntura astrale possa concretizzarsi così come è stata immaginata.

Prima di entrare nel merito di qualche specifico punto un po’ critico presente nel documento di programmazione, e che riprenderò più avanti nel corso del mio intervento, vorrei evidenziare la positività, in continuità con il passato, delle scelte fatte riguardanti la partita delle entrate tributarie.

Ho visto che per tutto il prossimo triennio, nonostante il persistere della crisi, verranno mantenute inalterate le aliquote attuali riguardanti l’IMU e l’Addizionale IRPEF con la soglia di esenzione per quest’ultima a 15.000 € il che significa non far pagare questo tributo a circa 6600 contribuenti rinunciando consapevolmente ad un introito per le casse comunali di circa 350.000€.

Queste scelte sono significative perché rappresentano l’attenzione che l’Amministrazione ha coerentemente posto ancora una volta nei confronti delle fasce più deboli dei suoi cittadini.

Anche l’aumento della tariffa sui rifiuti, nonostante i nuovi criteri di conteggio definiti da ARERA, è stata contenuta sia per le famiglie che per le attività produttive e commerciali.

Sulle attività culturali noto con piacere che l’obiettivo del triennio è di caratterizzare sempre più il Comune di Cernusco come polo culturale, stabile e riconosciuto, in Martesana. Ma non solo, c’è la volontà di incrementare, COVID permettendo, la promozione turistica della ns. città per valorizzare al meglio i suoi beni. Se questo vuole essere un obiettivo importante dell’Amministrazione, come ritengo debba essere, e che ovviamente condivido in pieno, mi aspetto, l’appostamento di adeguate risorse non solo per gli investimenti per la riqualificazione di Villa Alari ma anche nelle voci di spesa corrente necessarie a finanziare iniziative ed eventi di spessore perché se no è dura immaginarsi di diventare il polo culturale di riferimento della zona.

Altro argomento. Ho visto che, seppur abbiamo una buona disponibilità di spesa annuale a contrarre nuovi mutui per finanziare opere pubbliche (2.744.000), in questo triennio non è stato previsto alcun investimento da finanziarsi con mutuo.

La realizzazione della scuola media a completamento del nuovo polo scolastico, unica opera che era stata inserita nei DUP precedenti e finanziabile con un mutuo di 4.500.000, non è stata più considerata come spesa attiva nel bilancio 2021/23 con la motivazione di assenza dello studio di fattibilità. Al riguardo penso sia stata fatta al momento una scelta corretta. Siccome si tratta di una cifra importante che, per il suo rimborso tra interessi e quota capitale, impegnerebbe il Comune per 20 anni a dover stornare dalla spesa corrente circa 260.000€/anno, prima di dare il via libera a un’opera del genere ritengo sia necessario sapere, alla luce di quello che dirà anche il nuovo PGT, quale è e quale sarà nel prossimo futuro lo sviluppo abitativo della città e, conseguentemente, il fabbisogno dell’utenza scolastica proiettato sul medio e lungo periodo.

Tema sicurezza. Ahimè siamo di fronte ancora una volta al copia e incolla, senza sbavatura alcuna, di ciò che era stato scritto nei DUP degli anni passati riguardo all’impegno della polizia locale a migliorare gli standard di sicurezza della città a 360 gradi.

Si va dal controllo della circolazione stradale alla sicurezza negli eventi pubblici, dai presidi nei parchi e del centro storico, al furto negli appartamenti, al controllo nei cantieri edili, al decoro urbano e così via.

Ho già avuto modo di sottolinearlo in altre occasioni in Consiglio Comunale e cioè se a questo impegno programmatico si continua a non affiancare dei dati che possano far vedere, da un anno con l’altro, quali miglioramenti sono stati ottenuti e in quali ambiti, ovvero quali siano state e dove le criticità, si rischia di avere ogni anno nel DUP solo uno scritto, fine a se stesso, che non consente a noi, e dunque alla politica, di capire se c’è bisogno o meno di intraprendere ulteriori azioni e in caso di affermativo decidere di investire di più per il conseguimento di quelli che sono gli obiettivi dichiarati.

Tra l’altro è anche un modo per confrontarsi, su basi certe e non sul percepito, con le sollecitazioni per non dire le lamentele che arrivano dai nostri cittadini.

Un appunto invece che vorrei riprendere dopo le dichiarazioni del Sindaco nell sua relazione introduttiva riguarda la Missione 13 - Tutela della Salute -. Se per anni, al riguardo, ho chiuso due occhi limitandomi al massimo a fare qualche battuta di folklore in Consiglio, adesso con la pandemia che dall’anno scorso ci obbliga a misurarci con essa, non posso far finta di non vedere quanto scritto riguardo a questa missione.

Una missione che comprenderebbe, cito testualmente “il funzionamento e la fornitura di servizi e attività per la prevenzione, la tutela e la cura della salute, il monitoraggio delle politiche a tutela della salute sul territorio” e poi negli obiettivi strategici di mandato declinati si riporta solamente la gestione dell’Ufficio Diritti degli Animali (principalmente cani e gatti), il benessere e la protezione della fauna domestica e selvatica risedente sul territorio comunale.

Ora Le chiedo signor Sindaco che forse è arrivato il momento di fare, al riguardo, un po’ di chiarezza e cioè se può e intende attivarsi per far cambiare il titolo della missione in “Tutela della salute degli animali”, e, in qual caso, Le dico che va tutto bene quello che è stato scritto. Diversamente dovesse restare la dicitura “Tutela della Salute” le chiedo di provvedere a far esplicitare come obiettivo strategico principale quello legato alla salute delle persone con le iniziative già intraprese o che si intenderà intraprendere e connesse alle iniziative i relativi appostamenti di spesa; la gestione dei diritti degli animali potrà far parte ancora di questa missione ma come un obiettivo secondario.

Sui grandi obiettivi di mandato elencati nel DUP e le relative azioni individuate e intraprese per il loro raggiungimento prendo atto positivamente, e me ne compiaccio, di quanto fatto finora ma se getto lo sguardo oltre rilevo anche quanto invece non è stato fatto rispetto agli altri obiettivi che ci si era posti di raggiungere e a mio giudizio non sempre e non solo a causa della pandemia.

Comunque sia vedo che per il 2021 c’è la volontà di perseguire nuovi obiettivi oltre a quelli già prefissati in passato spostando, per questi ultimi, solamente in avanti nel tempo la loro attuazione senza però, a mio giudizio, avere l’accortezza di racchiuderli entro un limite temporale congruo e ben definito.

E in un Documento di Programmazione, tra l’altro l’ultimo di cui si ha la piena governance visto che nei primi mesi dell’anno prossimo finirà il mandato di questa consigliatura, questa omissione mi sembra un limite soprattutto quando nell’elenco delle prospettive future ci sono in gioco alcuni obiettivi rilevanti per la loro strategicità.

A supporto di queste mie affermazioni mi limiterò a porre l’attenzione solo su alcuni di questi obiettivi strategici, quelli, a mio parere, con ricadute più impattanti sul futuro della città.

A causa della pandemia, con il blocco quasi totale delle attività sportive, è stata per ora sospesa fino ad aprile 2021 la stipula della convenzione del project financing del centro sportivo di via Buonarroti approvato nel 2019. Purtroppo però le restrizioni operative per piscine, palestre ecc. con molta probabilità proseguiranno ancora per un po’ di tempo. A questo punto lo scenario a cui ci troveremmo davanti da qui a qualche mese potrà prendere direzioni diverse, alternative tra loro, ma con delle ricadute a forte impatto sulla città.

Lo scenario migliore che si potrebbe prospettare è che venisse rispettata la data di aprile per la stipula della convenzione con la piena soddisfazione di tutti.

Nel DUP, visto l’inevitabile e certificato slittamento degli originari tempi, sarebbe però stato importante, almeno a grandi linee, indicare le previste tempistiche dei vari step di attuazione del progetto (campi da calcio, bocciodromo) perché credo che andranno ben oltre il 2021. Questo, ripeto, è comunque lo scenario migliore.

Ma nell’aria ne potrebbero aleggiare anche di peggiori.

Per mancanza di prospettive lavorative full time legate alla pandemia, e conseguentemente di mancati introiti, l’operatore potrebbe decidere di non stipulate ad aprile la convenzione chiedendo ulteriore tempo per decidere.

Vista la situazione è una ipotesi plausibile, che mi troverebbe consenziente, ma la prima domanda che pongo è: normativamente è possibile concedere ancora una proroga?

Se fosse sì allora va tutto bene; ma anche qui però vale il ragionamento che facevo poc’anzi e cioè dobbiamo prendere atto di quale potrà essere lo slittamento dei tempi della convenzione e, conseguentemente, delle relative opere.

La situazione diventerebbe invece critica qualora non fosse possibile concedere un’altra proroga o addirittura l’operatore dovesse decidere di non stipulare più la convenzione perché sono venute meno le condizioni originarie che l’avevano spinto a proporre il Project.

Insomma quello che voglio dire è se, di fronte agli ipotizzabili scenari peggiori, l’Amministrazione abbia già valutato o stia valutando possibili opzioni, risorse economiche permettendo, che prevedano la riqualificazione, ormai attesa da tempo, di almeno qualche impianto del centro sportivo che, intenzionalmente, era stato ricompreso proprio nel project.

Altro argomento. Tra i previsti indirizzi strategici un ruolo centrale lo ricopre ovviamente il territorio della città. Nella descrizione fatta nel DUP c’è la volontà di assumersi impegni e conseguentemente si fanno una serie di affermazioni. Ne cito alcune:

Primo impegno e relativa affermazione Il PGT vigente, avviato alla conclusione della sua efficacia, necessita di interventi mirati ragion per cui si è dato avvio nel 2019 ad una sua variante parziale avendo come visione la tutela del territorio attraverso la diminuzione dei volumi edificatori.

Sappiamo tutti che ad oggi questa variante non è ancora giunta a conclusione; variante che per tutta una serie di ragioni e motivi che non sto ovviamente ad elencare è andata per le lunghe rispetto ai tempi ipotizzati all’inizio di questo percorso. Siccome stiamo valutando il Documento di Programmazione 2021/23 mi sarei aspettato, in aggiunta alla scarna descrizione riguardante l’avvio della variante parziale, due righe in più per esplicitare quali siano state le maggiori criticità e problematiche incontrate cammin facendo e l’ipotesi temporale di conclusione del procedimento.

Secondo impegno e relativa affermazione Si è dato avvio all’iter della variante generale del PGT attraverso l’incarico affidato al PIM e la redazione del PGT sarà l’obiettivo principale di questa ultima parte di mandato.

Anche qui sarebbe stato interessante che una dichiarazione di questa portata poggiasse su basi un po’ più solide costitute dalla somma dei vari steps che la norma prevede debbano essere fatti, con i loro tempi attuativi necessari per portare al traguardo finale il nuovo strumento urbanistico.

Dico questo perchè ho l'impressione, salvo essere smentito nei fatti, che per le tempistiche imposte dalla legge siamo già abbastanza in ritardo a che il nuovo PGT possa vedere la luce alla fine di questo mandato.

Terzo impegno e relativa affermazione Vi è il prosieguo dell’assegnazione in locazione delle aree verdi, acquisite a patrimonio pubblico a seguito di convenzioni urbanistiche, ad imprenditori agricoli locali per le loro attività colturali. Apprezzo convintamente la volontà assunta, anche per i prossimi anni, di proseguire su questa strada che a mio giudizio rappresenta un modello di conservazione e utilizzo del suolo pubblico.

Quarto impegno e relativa affermazione E’ stato inserito un nuovo progetto che riguarda la forestazione del Bosco di Ronco; su un’area di 10.000 mq è prevista, a partire da quest’anno la piantumazione di alberi.

Molto bene anche questa scelta.

Però a questo punto però Le chiedo signor Sindaco se, oltre a Ronco, ha già individuato altre aree di forestazione e le relative risorse economiche per attuarle, così da dare compimento a due vincolanti impegni assunti dal Comune. Il primo, che signor sindaco ha accennato nella sua introduzione ma che non vedo indicato nel DUP, riguarda l’attuazione della compensazione ambientale ai sensi dell’art.8 del Piano dei Servizi per aver realizzato il nuovo polo scolastico su suolo non edificato. Per questo tipo di intervento la compensazione prevista dal Piano dei Servizi consisterebbe nel realizzare un bosco di pianura nella misura di 300 mq ogni 100 mq di SLP edificata; ora mi aspetto nei prossimi mesi al riguardo una definizione concreta dell’impegno.

Il secondo impegno, anch’esso disatteso, riguarda l’attuazione di quanto contenuto nella mozione presentata nel novembre 2019 dai due gruppi consiliari di maggioranza e votata all’unanimità dal Consiglio, avente come oggetto la dichiarazione di emergenza ambientale e climatica; mozione che impegnava Sindaco e Giunta a porsi come obiettivo, tra i tanti, la programmazione di un intenso piano di forestazione.

L’ultimo tema a conclusione del mio intervento riguarda gli aspetti della comunicazione, argomento da me già sollevato più volte in Consiglio e tra l’altro oggetto anche di un emendamento presentato dai consiglieri di minoranza Cassamagnaghi e Frigerio.

Ora nel DUP viene espressamente citato “Consolidamento del rapporto di comunicazione e dialogo con la cittadinanza attraverso strumenti di comunicazione che permettono di intercettare l’intera cittadinanza sia attraverso la stampa e i tradizionali canali di comunicazione che attraverso i web e i new media”.

Che dire? Concordo in pieno con questa visione dal momento che si afferma di dare pari dignità ai diversi strumenti comunicativi.

Certo che se però poi nella realtà il tutto si traduce nella scelta di relegare lo strumento a mio parere più riconosciuto ed efficace dalla maggioranza dei cittadini, cioè l’informatore comunale, a cenerentola della comunicazione visto che esce una volta all’anno allora non ci siamo.

Nel 2019 avvenne a metà luglio, in pieno clima feriale, per di più distribuito non nella cassetta della posta ma in quella deputata alla pubblicità dei volantini dei supermercati; poi silenzio per un anno e mezzo e a Natale 2020 nuovo numero con una distribuzione farlocca perché in molte zone della città non è mai stato recapitato (mi piacerebbe capire quanti sono i consiglieri che non lo hanno ricevuto? O è successo solo a me?) Così facendo però si buttano via i soldi. L’impressione che ho è che, diversamente da quanto si dichiari, si stia facendo di tutto per ridurre la ragion d’essere di questo strumento comunicativo.

Personalmente ritengo che non possiamo fare a meno di un’informazione cartacea in grado di illustrare ai nostri cittadini le scelte dell’amministrazione e i propositi di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio. Ritengo che tutto ciò non possa essere delegato settimanalmente alle pagine della Gazzetta della Martesana e mensilmente a quelle dell’informatore parrocchiale anche perché rivestono ruoli e compiti diversi.

I due consiglieri di minoranza con il loro emendamento hanno posto l’accento su un problema sentito in maniera trasversale.

Se Lei, signor Sindaco, si impegnasse a dare corso a quanto ha annunciato riguardo questo emendamento, cioè l’uscita di 3 numeri annuali dell’informatore comunale invece dei 4 richiesti, attraverso anche una spesa coperta da altri capitoli diversi da quello indicato con apposite variazioni di bilancio dando contestualmente certezze dichiarando a questa assemblea che dei 3 numeri il primo uscirà entro il mese di maggio, il secondo entro il mese di ottobre e il terzo ai primi di dicembre. Credo che in questi termini la proposta possa essere accolta favorevolmente non solo da chi ha redatto l’emendamento e al tempo stesso eviterebbe a questo Consiglio una inutile conta.

Grazie per l’attenzione.