Lo scorso consiglio comunale ha visto l'approvazione del Piano di Diritto allo studio che ogni anno il Comune è chiamato a presentare per destinare risorse all'istruzione cernuschese.
Ecco l'intervento di Mariangela Mariani, capogruppo di VIVERE Cernusco in Consiglio Comunale.Vorrei iniziare il mio intervento citando testualmente quanto evidenziato nella premessa a questo Piano per il Diritto allo Studio:
“Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Cernusco s/N si impegna a garantire le risorse per mantenere i servizi avviati negli anni precedenti, migliorandone l’efficacia e l’efficienza”.
Ecco, questo, al di là di qualunque sottolineatura, critica, legittima differenza di opinioni ci possa essere in questo consiglio comunale, è l’aspetto politico centrale e qualificante del documento che ci accingiamo a votare.
Cernusco, anche quest’anno, nel bel mezzo di una crisi e a fronte di una nuova finanziaria che toglierà ulteriori risorse agli Enti Locali, dichiara, con questo documento, che sulla scuola non intende tagliare, perché la scuola rappresenta il presente e il futuro della nostra comunità e del nostro Paese.
Il consigliere Aimi sottolineava una riduzione percentuale di fondi rispetto al Piano dello scorso anno; non possiamo negare questa piccola contrazione; lo invito a valutare però, come ricordava anche la consigliera Rebaglio, quanto “pesano” gli interventi nel settore scuola del nostro Comune rispetto alle uscite complessive: si accorgerà che, rispetto a bilanci che di anno in anno risultano depauperati di fondi e quindi di capacità di spesa, la percentuale di risorse destinate alla scuola non è affatto diminuita.
Come lo scorso anno questo Piano presenta non solo le spese a sostegno del sistema educativo, ma anche gli investimenti destinati alle strutture scolastiche: un impegno finanziario non da poco, che sta trasformando in pochi anni anche gli edifici scolastici più datati in strutture di qualità, dove i nostri ragazzi possano trascorrere il loro tempo scolastico in piena sicurezza.
Non è così scontato: io che lavoro in un istituto superiore so bene che altri Enti, come la Provincia, non sono stati altrettanto solerti in questi anni ad occuparsi di quanto di loro competenza (dalla manutenzione delle strutture delle scuole superiori, all’assistenza dei ragazzi con disabilità…), per non parlare del Governo centrale, diverso negli anni ma sempre uguale nel ridurre risorse alla scuola, e non con tagli mirati a ridurre gli sprechi, come dovrebbe essere, ma con tagli sempre e solo lineari.
Ma torniamo a questo nostro Piano per il Diritto allo Studio, ben costruito, frutto del lavoro di Assessore e tecnici ma anche della partecipazione di tanti soggetti, rappresentanti del mondo della scuola e delle associazioni.
Vorrei sottolineare alcuni aspetti che ritengo degni di nota
La convenzione con la scuola d’infanzia Suor SorreCome avevo detto anche gli anni scorsi, Vivere Cernusco ha sempre considerato favorevolmente l’erogazione di un contributo, anche importante, a un Ente come il Suor Sorre che, da sempre svolge un prezioso servizio di sussidiarietà nell’ambito della scuola d’infanzia, ma abbiamo anche ritenuto opportuna e ineludibile una ridefinizione, concordata tra le parti, di questo contributo, alla luce delle complessive riduzioni di risorse a disposizione dei Comuni.
Credo che il lavoro fatto per ridefinire la convenzione abbia portato a un buon risultato:
il contributo, seppur ridotto di quasi il 25% rispetto alla precedente convenzione, rimane pur sempre importante, consentendo all’istituto un contenimento delle rette viene introdotta la differenziazione delle rette secondo almeno sei fasce di reddito ISEE
viene istituita una commissione paritetica per monitorare l’attuazione della convenzione
Altri aspetti degni di nota in questo Piano:
Il forte impegno nei confronti degli studenti con disabilità
Il nostro Comune continua a destinare consistenti risorse a questo ambito, anche facendosi carico di spese che non sarebbero di sua competenza, come il trasporto di ragazzi cernuschesi che frequentano scuole superiori in altri comuni (intervento che dovrebbe essere a carico della Provincia).
I percorsi di formazione sui disturbi specifici dell’apprendimentoHo apprezzato il fatto che vengano riproposti percorsi di formazione rivolti sia ai docenti che ai genitori sui processi di apprendimento, con particolare attenzione ai disturbi specifici, come la dislessia o la discalculia, che possono trovare soluzione se identificati per tempo. Fondamentale quindi il lavoro di informazione soprattutto nei confronti delle famiglie.
L’identificazione di macroaree di intervento per i progetti didatticiMacroaree di grande valenza educativa. Sottolineo in particolare come le prime due siano fondamentali e strettamente legate: l’inclusione sociale è infatti premessa e fondamento dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità.
Essere cittadini, membri di una comunità, consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, passa per il riconoscimento che ogni persona, indipendentemente dalla sua provenienza e dalla sua condizione sociale, è titolare di diritti ed è tenuta a rispettare i doveri che l’appartenenza a un comunità comporta. Inclusione-legalità è il binomio che dovrebbe sostituirsi a quello troppo frequente emarginazione-illegalità e la scuola ha un ruolo fondamentale in questo.
Il sostegno al progetto PiedibusConcludo apprezzando la volontà dell’assessorato di incentivare, anche attraverso un contributo, il progetto Piedibus: un piccolo gesto, quello del Piedibus, che rappresenta però un primo passo nell’educare i nostri bambini a uno stile di vita sano, rispettoso dell’ambiente in cui vivono. La nostra città possiede ormai una rete di percorsi ciclopedonali molto sviluppata, quindi ben venga un incentivo a questo bel modo di raggiungere la scuola, non catapultandosi giù da un’auto parcheggiata in fretta sul marciapiede, ma camminando, insieme ai propri amici, in sicurezza, vivendo ogni giorno la nostra città.
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