venerdì 27 febbraio 2015
mercoledì 18 febbraio 2015
“DAMMI CINQUE MINUTI”…per lanciare una nuova idea - 28 febbraio
Sabato 28 febbraio, dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala Camerani della Biblioteca civica di Cernusco sul Naviglio, microfoni aperti per dodici esponenti del mondo della cultura, del volontariato, della politica, dello sport e dell’impresa: nei cinque minuti a loro disposizione esporranno le loro idee per la città.
L’iniziativa, dal titolo “Dammi 5 minuti”, è promossa dalla lista civica VIVERE Cernusco, che vuole in questo modo dar voce, in maniera innovativa, lontana dai rituali consueti di seminari e convegni, a persone impegnate in vari ambiti che, alla luce delle loro esperienze, forniranno un contributo di idee e proposte per Cernusco.
Tra i vari interventi anche alcuni brevi intermezzi musicali.
L’iniziativa vuole essere solo la prima di questo tipo.
VIVERECernusco intende infatti riproporla ogni anno, in modo che sempre più persone possano dare il loro contributo di esperienze e di idee,per la Cernusco di oggi e per quella di domani.
L’iniziativa, dal titolo “Dammi 5 minuti”, è promossa dalla lista civica VIVERE Cernusco, che vuole in questo modo dar voce, in maniera innovativa, lontana dai rituali consueti di seminari e convegni, a persone impegnate in vari ambiti che, alla luce delle loro esperienze, forniranno un contributo di idee e proposte per Cernusco.
Tra i vari interventi anche alcuni brevi intermezzi musicali.
L’iniziativa vuole essere solo la prima di questo tipo.
VIVERECernusco intende infatti riproporla ogni anno, in modo che sempre più persone possano dare il loro contributo di esperienze e di idee,per la Cernusco di oggi e per quella di domani.
lunedì 16 febbraio 2015
è anche affare NOSTRUM
Sono oltre 330, secondo il racconto dei superstiti, le vittime della ultima immane tragedia, i soli sopravvissuti dei 4 gommoni partiti sabato dalle coste libiche. Ma quanti sono gli uomini, le donne e i bambini precipitati senza più nome nel cimitero d’acqua del Mar Mediterraneo, persone che si mettono in viaggio spinti dalle guerre in corso, dalle miserie d’Africa e d’Asia, “carne” a peso da sfruttare per feroci trafficanti di esseri umani…
Anche senza guardare alla grettezza di alcune esternazioni prive di etica uscite su alcuni quotidiani “basta piagnistei”, “ non mi sento in colpa”… ci si scoraggia davanti ad una politica che non riesce a dare risposte concrete ad un fenomeno prevedibile e che si perde nel politichese: ripristinare Mare Nostrum dicono alcuni, potenziare Triton altri, non può essere responsabilità Italiana ora tocca all’Europa si sente ancora.
Di fronte a questa nuova, terribile, strage del mare, dobbiamo sentire il bisogno civile e morale di alzare la voce: non è possibile “morire di speranza”come dice la Comunità di S.Egidio. Come fare, come società civile, ad obbligare le istituzioni a che, come propone il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, l'Europa si possa dotare di un sistema di monitoraggio e salvataggio ben più efficace di quello ora in vigore. Come possiamo esigere che ci si attivi affinchè si possano concretizzare le due immediate richieste avanzate dalla comunità di S.Egidio:
Elisa Cappellini
Anche senza guardare alla grettezza di alcune esternazioni prive di etica uscite su alcuni quotidiani “basta piagnistei”, “ non mi sento in colpa”… ci si scoraggia davanti ad una politica che non riesce a dare risposte concrete ad un fenomeno prevedibile e che si perde nel politichese: ripristinare Mare Nostrum dicono alcuni, potenziare Triton altri, non può essere responsabilità Italiana ora tocca all’Europa si sente ancora.
Di fronte a questa nuova, terribile, strage del mare, dobbiamo sentire il bisogno civile e morale di alzare la voce: non è possibile “morire di speranza”come dice la Comunità di S.Egidio. Come fare, come società civile, ad obbligare le istituzioni a che, come propone il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, l'Europa si possa dotare di un sistema di monitoraggio e salvataggio ben più efficace di quello ora in vigore. Come possiamo esigere che ci si attivi affinchè si possano concretizzare le due immediate richieste avanzate dalla comunità di S.Egidio:
- fermare le stragi ripristinando immediatamente Mare Nostrum, che offriva la possibilità di operare soccorsi con navi militari capaci di navigare anche con il mare grosso e non con semplici pattugliatori
- realizzare subito un sistema europeo per permettere ingressi regolari e controllati, per motivi umanitari, con un costo decisamente inferiore per i profughi (che arrivano a spendere migliaia di euro) e, soprattutto, viaggi che non comportano il rischio della vita"
Elisa Cappellini
venerdì 13 febbraio 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
Minacce gravi e proiettili inviati al dirigente dell’area tecnica A LUI VANNO LA NOSTRA STIMA E LA NOSTRA SOLIDARIETÀ A CHI MINACCIA DICIAMO: NON CI FAREMO INTIMIDIRE
Nel consiglio comunale di martedì 10 febbraio, il sindaco Comincini e il
vicesindaco Marchetti hanno chiesto al presidente del consiglio comunale di
poter intervenire a inizio seduta per una comunicazione relativa a una vicenda
molto grave accaduta a un dirigente del nostro Comune. Questi fatti, così come
sono stati riferiti dal sindaco Comincini:
Lo scorso mese di luglio, mentre era all’estero per il periodo di ferie, il direttore dell’area tecnica, architetto Acquati, è stato contattato dai Carabinieri di Peschiera Borromeo affinchè si recasse al suo rientro alla stazione dei Carabinieri di Cernusco sul Naviglio per comunicazioni che lo riguardavano. Non appena rientrato in Italia, l’architetto Acquati si è recato quindi dai Carabinieri di Cernusco s/N e lì il maresciallo lo ha informato del fatto che, presso la centrale di smistamento postale di Peschiera Borromeo, i Carabinieri avevano intercettato una lettera, a lui indirizzata, contenente minacce nei confronti suoi e della sua famiglia e anche un grave segnale intimidatorio: dei proiettili. L’avvertimento in stile mafioso era conseguente alle attività di controllo edilizio che il dirigente aveva disposto nei cantieri di Cernusco sul Naviglio. I Carabinieri hanno quindi chiesto all’architetto Acquati ti tenere riservata l’informazione fino al termine delle indagini, che si sono concluse senza purtroppo riuscire a risalire all’autore della minaccia.
Di questi fatti sindaco e vicesindaco sono stati informati dal dirigente ai primi di gennaio, a conclusione delle indagini. L’architetto Acquati aveva chiesto però, in quel momento, di non rendere pubblica la questione, perché voleva prendere un periodo di riflessione, combattuto tra la necessità di denunciare pubblicamente il fatto e il desiderio di tenerlo riservato per proteggere la serenità della sua famiglia e anche, immaginiamo, di quanti con lui lavorano in un settore così delicato come quello urbanistico.
Sindaco e vicesindaco, insieme al consiglio comunale, hanno espresso la loro solidarietà al dirigente oggetto di questo grave atto intimidatorio, teso a colpire la sua correttezza nel perseguire il pieno rispetto della legalità nel settore di sua competenza.
Come gruppo di VIVERE Cernusco intendiamo anche noi espriemere solidarietà e stima all’architetto Acquati, facendo nostre le parole pronunciate dal Vicesindaco Giordano Marchetti durante il consiglio comunale:
A chi minaccia diciamo: non ci faremo intimidire.
VIVERE Cernusco
Lo scorso mese di luglio, mentre era all’estero per il periodo di ferie, il direttore dell’area tecnica, architetto Acquati, è stato contattato dai Carabinieri di Peschiera Borromeo affinchè si recasse al suo rientro alla stazione dei Carabinieri di Cernusco sul Naviglio per comunicazioni che lo riguardavano. Non appena rientrato in Italia, l’architetto Acquati si è recato quindi dai Carabinieri di Cernusco s/N e lì il maresciallo lo ha informato del fatto che, presso la centrale di smistamento postale di Peschiera Borromeo, i Carabinieri avevano intercettato una lettera, a lui indirizzata, contenente minacce nei confronti suoi e della sua famiglia e anche un grave segnale intimidatorio: dei proiettili. L’avvertimento in stile mafioso era conseguente alle attività di controllo edilizio che il dirigente aveva disposto nei cantieri di Cernusco sul Naviglio. I Carabinieri hanno quindi chiesto all’architetto Acquati ti tenere riservata l’informazione fino al termine delle indagini, che si sono concluse senza purtroppo riuscire a risalire all’autore della minaccia.
Di questi fatti sindaco e vicesindaco sono stati informati dal dirigente ai primi di gennaio, a conclusione delle indagini. L’architetto Acquati aveva chiesto però, in quel momento, di non rendere pubblica la questione, perché voleva prendere un periodo di riflessione, combattuto tra la necessità di denunciare pubblicamente il fatto e il desiderio di tenerlo riservato per proteggere la serenità della sua famiglia e anche, immaginiamo, di quanti con lui lavorano in un settore così delicato come quello urbanistico.
Sindaco e vicesindaco, insieme al consiglio comunale, hanno espresso la loro solidarietà al dirigente oggetto di questo grave atto intimidatorio, teso a colpire la sua correttezza nel perseguire il pieno rispetto della legalità nel settore di sua competenza.
Come gruppo di VIVERE Cernusco intendiamo anche noi espriemere solidarietà e stima all’architetto Acquati, facendo nostre le parole pronunciate dal Vicesindaco Giordano Marchetti durante il consiglio comunale:
“Sento il dovere di esprimere tutta la mia solidarietà all’architetto Acquati, ringraziandolo per il coraggio dimostrato nel rendere pubblica la vicenda, per la serietà e l’impegno con cui, in questo periodo per lui sicuramente difficile, ha continuato a svolgere il suo prezioso lavoro, con il rigore che lo contraddistingue; non si è lasciato intimidire da minacce così gravi, ma ha operato, come sempre, rispettando e facendo rispettare le norme.
La nostra Amministrazione ha fatto della trasparenza e del rispetto delle regole uno dei cardini della sua azione di governo e l’arch. Acquati, al quale ribadisco, oltre che la mia solidarietà, piena stima e fiducia, non fa altro che applicare con integrità questo indirizzo. Evidentemente qualche operatore spregiudicato, allergico al rispetto delle norme, di fronte a qualcuno che, senza distinzioni o soggezioni, fa solo rispettare le regole, si “innervosisce” e nel caso, per fortuna unico, in questione arriva addirittura alle minacce.
Mi auguro che questo episodio rimanga un evento isolato nella nostra città. Spiace però aver anche sentito, in questi anni, politici locali che, non condividendo la nostra modalità di gestione del territorio, anziché sfidarci politicamente abbiano preferito attaccare, in maniera pretestuosa, l’architetto Acquati, accusandolo di inefficienza solo perché ha sempre preteso che ogni pratica fosse portata avanti nel pieno rispetto delle norme vigenti e delle regole che ci siamo dati con il nostro PGT.
Addirittura qualcuno, in una recentissima intervista, fuori da un qualsiasi ragionamento o contesto di natura urbanistica o edilizia, si è permesso di evidenziare quale elemento strategico, per la nostra Amministrazione, la rimozione del dirigente in questione. Mi spiace deludere questo interlocutore e chi la pensa come lui. Proprio per la serietà e il buon lavoro svolto nel settore urbanistico in questi anni, nell’ambito della riorganizzazione già approvata in Giunta, all’arch. Acquati è stata riconfermata la dirigenza del settore Pianificazione e Sviluppo del territorio (che vuol dire urbanistica, edilizia privata e pubblica, ecologia, PLIS e la responsabilità dei bandi di gara e appalti comunali).
Ritengo che una buona amministrazione abbia bisogno, non solo di buoni indirizzi politici, ma anche e soprattutto di dirigenti corretti e capaci, quale si è dimostrato, in tutti questi anni, l’architetto Acquati”.
A chi minaccia diciamo: non ci faremo intimidire.
VIVERE Cernusco
lunedì 9 febbraio 2015
Futura di Febbraio 2015: La politica e la responsabilità
All'interno del numero, disponibile anche qui, trovate:
- editoriale: La politica e la responsabilità
- 30 anni di VIVERE: un anno di incontri, di impegno e di festa per un anniversario importante
- i 10 anni dell'associazione Futura
- Nuova scuola: approvato il progetto, entro l'estate il via ai lavori
- L'agriturismo Nibai si presenta
- Parco delle Cave: Cernusco quadruplica le aree verdi tutelate
- Bosco del Fontanone:si parte con la riqualificazione
mercoledì 4 febbraio 2015
BENVENUTO PRESIDENTE! di Fabio Colombo
Da sabato scorso il nostro Paese ha un nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una persona con una storia politica fatta di impegno, sobrietà, rettitudine e, soprattutto, nutrita di valori oggi ricopre la più alta carica dello Stato. Sono particolarmente felice di vedere che, in questo momento importante, la politica ha saputo compiere una scelta esemplare. Sergio Mattarella è il simbolo di un’Italia fedele ai principi della Costituzione, che difende la Legalità contro le mafie, che riconosce alla Memoria un ruolo fondamentale per la costruzione di un futuro migliore. È significativo il fatto che la sua prima uscita ufficiale, seppure in forma privata, sia stata la visita alle Fosse Ardeatine. Il nostro nuovo Presidente è anche rappresentante di quel cattolicesimo democratico che ha formato, con i suoi valori, la base per il mio impegno politico. Un impegno nato in un periodo difficile, quando questi valori sembravano totalmente oscurati dal malaffare politico, scoperchiato ai tempi di Tangentopoli e non ancora sradicato. Ma persone come Mattarella sono la prova che la politica può e deve essere altro: servizio, impegno, coerenza. Per questo non sono solo io, o coloro che nel mio gruppo provengono dal cattolicesimo democratico, a salutare con soddisfazione la sua elezione, ma tutti noi, perché riconosciamo in Mattarella l’integrità che un Capo dello Stato deve avere. Citando un articolo di Ezio Mauro di domenica scorsa “…quando la politica segue la via dritta, senza illusionismi, senza ambiguità e senza arroganze, può capitare che vinca la democrazia, mandando al Quirinale un galantuomo della Repubblica”. E allora non possiamo che dire, con gioia e speranza per il nostro Paese: “Benvenuto Presidente!”
Fabio Colombo
Presidente del Consiglio Comunale di Cernusco
Fabio Colombo
Presidente del Consiglio Comunale di Cernusco
martedì 3 febbraio 2015
Chi ha paura di VIVERE Cernusco?
Da mesi assistiamo sui media locali a uno stillicidio di accuse, non documentate e pretestuose, che hanno come principale obiettivo la posizione assunta dal nostro gruppo politico in merito al possibile ampliamento del Carosello. Ex politici in disarmo, consiglieri rampanti in vena di protagonismo, anime belle di un ambientalismo ideologico e chiuso ad ogni confronto, tutti insieme a gridare che l’Amministrazione di cui facciamo parte – noi, da sempre difensori del verde – sta tradendo i suoi valori di riferimento, distruggendo un parco per consentire l’ampliamento di un centro commerciale.
Non è così, e l’abbiamo spiegato in più occasioni, documenti e numeri alla mano. Ma, si sa, basta ripetere ossessivamente per mesi la stessa bugia e questa prende le sembianze di realtà.
La piccola porzione di Parco degli Aironi, circa l’8% del totale, che potrebbe essere oggetto dell’ampliamento (sempre che la Giunta Regionale dia l’ok), è oggi del tutto inutilizzata, in quanto sponda di una ex cava mai riqualificata; a fronte di questo piccolo sacrificio, Cernusco acquisirebbe 36.000 mq di aree verdi, pari a quattro volte quelle cedute, completando così il grande parco lungo il Naviglio Martesana; la nostra città otterrebbe poi la completa riqualificazione del Parco degli Aironi e anche la sua manutenzione non graverebbe più sulle casse comunali. Senza parlare degli interventi viabilistici che permetterebbero di decongestionare il traffico che attualmente gravita in quella zona. E al problema occupazionale non si pensa? In un periodo ancora di crisi non è poca cosa la possibilità di avere qualche centinaio di nuovi posti di lavoro vicino a Cernusco, oltre alla salvaguardia di quelli esistenti.
Paradossale poi che le accuse più veementi alla nostra posizione sulla questione Carosello arrivino da un ex sindaco, improvvisamente folgorato sulla via della partecipazione e della tutela del verde. Ma non è lo stesso sindaco che per anni ha negato ogni strumento di partecipazione, ha approvato tante edificazioni al di fuori del Piano Regolatore, e proprio per tutto questo è stato bocciato dai Cernuschesi?
Vivere Cernusco non è solo un movimento ambientalista, anche se la difesa del territorio è una delle sue priorità, è una forza di governo che, responsabilmente, di fronte a scelte difficili, mette sui piatti della bilancia costi e benefici per la città. Sulla base di questa analisi e non di pregiudizi ideologici, fa le sue scelte.
Evidentemente c’è chi teme questa nostra indipendenza di giudizio, questo nostro essere alieni da ideologismi e giudizi precostituiti.
Certo è strano questo attacco concentrico, da destra e da sinistra…
Chi ha paura di Vivere Cernusco?
Non è così, e l’abbiamo spiegato in più occasioni, documenti e numeri alla mano. Ma, si sa, basta ripetere ossessivamente per mesi la stessa bugia e questa prende le sembianze di realtà.
La piccola porzione di Parco degli Aironi, circa l’8% del totale, che potrebbe essere oggetto dell’ampliamento (sempre che la Giunta Regionale dia l’ok), è oggi del tutto inutilizzata, in quanto sponda di una ex cava mai riqualificata; a fronte di questo piccolo sacrificio, Cernusco acquisirebbe 36.000 mq di aree verdi, pari a quattro volte quelle cedute, completando così il grande parco lungo il Naviglio Martesana; la nostra città otterrebbe poi la completa riqualificazione del Parco degli Aironi e anche la sua manutenzione non graverebbe più sulle casse comunali. Senza parlare degli interventi viabilistici che permetterebbero di decongestionare il traffico che attualmente gravita in quella zona. E al problema occupazionale non si pensa? In un periodo ancora di crisi non è poca cosa la possibilità di avere qualche centinaio di nuovi posti di lavoro vicino a Cernusco, oltre alla salvaguardia di quelli esistenti.
Paradossale poi che le accuse più veementi alla nostra posizione sulla questione Carosello arrivino da un ex sindaco, improvvisamente folgorato sulla via della partecipazione e della tutela del verde. Ma non è lo stesso sindaco che per anni ha negato ogni strumento di partecipazione, ha approvato tante edificazioni al di fuori del Piano Regolatore, e proprio per tutto questo è stato bocciato dai Cernuschesi?
Vivere Cernusco non è solo un movimento ambientalista, anche se la difesa del territorio è una delle sue priorità, è una forza di governo che, responsabilmente, di fronte a scelte difficili, mette sui piatti della bilancia costi e benefici per la città. Sulla base di questa analisi e non di pregiudizi ideologici, fa le sue scelte.
Evidentemente c’è chi teme questa nostra indipendenza di giudizio, questo nostro essere alieni da ideologismi e giudizi precostituiti.
Certo è strano questo attacco concentrico, da destra e da sinistra…
Chi ha paura di Vivere Cernusco?
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