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mercoledì 31 ottobre 2018

PIANO DIRITTO ALLO STUDIO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 - intervento di Chiara Beniamino


Intervento della consigliera Chiara Beniamino
In un momento storico delicato e surreale quale quello in cui stiamo vivendo oggi, questo piano di diritto allo studio va’ in controtendenza e me ne compiaccio molto. I fatti di qualche settimana fa ci hanno mostrato una scuola piegata a leggi sempre più esclusive, che mettono davanti al diritto d’istruzione la provenienza, i redditi familiari e la diversità dei bambini.
Le misure invece qui proposte e a cui siamo chiamati a votare stasera, vanno nella direzione dell’inclusione e del benessere degli studenti, ed è questa la scuola cui auspico per i nostri bambini, che poi saranno gli adulti del domani che ci amministreranno: una scuola per tutti e di tutti, capace di includere la così detta e tanto temuta diversità, qualunque essa sia, dalla disabilità alla provenienza geografica. Lo sportello dedicato ai disturbi specifici dell’apprendimento per genitori, studenti e insegnanti è un esempio di ciò, come anche il progetto di prevenzione alla violenza sulle donne, al bullismo e l’incremento della mediazione linguistico- culturale per gli alunni neo arrivati in Italia.
In merito a ciò mi sento di aggiungere che per ottenere un’integrazione che vada oltre i confini della scuola sarebbe interessante provare a mettere in rete sul territorio esperienze quali lo sportello dedicato ai disturbi specifici dell’apprendimento per cercare di offrire alle famiglie un punto di riferimento anche fuori dall’ambiente scolastico che li supporti nel lavoro che i genitori possono svolgere a casa coi loro figli e anche per coinvolgere quelle realtà che già collaborano con le scuole e che affiancano i ragazzi nello svolgimento dei compiti con gli strumenti compensativi di cui necessitano, quali i servizi Variopinto, CAG friends, ma anche la stessa UONPIA che emette le diagnosi e altre realtà private.
Citando questi servizi presenti sul nostro territorio che da anni si occupano di integrazione e proseguendo nell’analisi del piano di diritto allo studio, mi sento di fare un’osservazione alla possibile nuova ubicazione del servizio CAG Friends rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado: come qualcuno sa, il servizio nasce storicamente unito all’altro servizio simile ma rivolto a studenti della scuola primaria, ovvero il Variopinto e anche al vecchio e ormai non più esistente sportello di assistenza per stranieri.... La continuità dei servizi è molto importante per gli alunni stessi, per le loro famiglie ma anche per le scuole e per gli insegnanti, che trovano in questi servizi dei punti di riferimento territoriali per la crescita dei ragazzi, dei punti di riferimento extra scolastici ma con forte collegamento alla scuola. Questa continuità tra i due servizi è garantita dalla professionalità degli operatori che vi operano, anche se assunti da datori di lavoro diversi e nonostante lo spostamento del servizio Variopinto dalla parrocchia alla struttura della Filanda; alla luce della prossima riprogettazione sia del servizio CAG che dell’offerta dei servizi della Filanda, sarebbe opportuno ottimizzare e facilitare questa continuità spostando il Cag Friends nel medesimo luogo in cui si svolge il Variopinto.
Continuando poi nell’analisi dei progetti presentati, è apprezzabile che in tutto il documento sia presente un taglio educativo delle proposte messe a disposizione dall’amministrazione comunale alla scuola: è sicuramente un valore aggiunto che apre nuovi scenari possibili nella scuola, non più vista solo ed esclusivamente come luogo di istruzione ma anche come luogo di educazione in cui gli studenti possono fare esperienze significative nel percorso della loro crescita e in cui le famiglie possono sentirsi supportate nel loro importante ruolo di genitori. Lo si evince dalle scelte messe in campo in tutte le diverse fasce di età cui questo piano di diritto allo studio si rivolge: ne sono esempio l’apertura del nuovo nido e l’adesione a “nidi gratis” che sollevano le famiglie dal carico di cura e favoriscono il rientro nel mondo del lavoro alle donne; il consiglio comunale dei ragazzi che fa loro sperimentare la consapevolezza di essere attori della propria comunità e che aiuta a formare i futuri amministratori della nostra città.
Inoltre tutti i progetti di sensibilizzazione ai problemi di disturbi alimentari, alle dipendenze, alle violenze di genere, al bullismo, come anche il progetto di educazione musicale, alimentare ed ambientale, sono tutti progetti che mirano a sviluppare l’intelligenza emotiva dei nostri ragazzi, che contribuiscono a creare in loro una personalità coerente attraverso modalità didattiche stimolanti e alternative alla lezione frontale che istruiscono ed educano mediante possibili e diversi canali.
Per concludere, sicuramente questi sono anni di cambiamento e ampliamento per le scuole e gli istituti scolatici di Cernusco, ma se dal punto di vista della struttura degli edifici molto ancora resta da fare e da affinare, dal lato della progettazione ed implementazione dei possibili interventi a sostegno delle politiche educative, invece, ritengo che si sia lavorato bene e che la direzione intrapresa garantisca una proposta educativa/scolastica di alto livello e di qualità.
Da ultimo, una provocazione, come diceva il professor Umberto Galimberti settimana scorsa al convegno sull’educazione emozionale “la scuola oggi pensa troppo a dotarsi di lavagne elettroniche e altre strumentazioni tecnologiche, quando invece dovrebbe essere strapiena di letteratura e romanzi che permettono di definire le proprie emozioni immedesimandosi nella vita degli altri. il razzismo nasce proprio dall’incapacità di riconoscersi nell’altro, e su questo dobbiamo intervenire oggi più che mai”.

PIANO DIRITTO ALLO STUDIO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 - intervento di Giordano Marchetti


Intervento del consigliere Giordano Marchetti
Sgombro subito il campo dichiarando il pieno apprezzamento per un Piano per il Diritto allo Studio che, come già in passato, rappresenta uno degli aspetti più qualificanti dell’azione di governo di questa maggioranza. Innanzi tutto la condivisione sulle scelte di fondo che stanno alla base della sua predisposizione e cioè: quella di aver mantenuto un proprio forte impegno finanziario a sostegno del settore educativo ( quasi 3.500.000 ! ); quella di aver pensato e pianificato interventi sempre più mirati ed efficaci per l’inclusione ed il benessere scolastico a favore di studenti con disabilità implementando, rispetto al passato, le risorse necessarie per consentire l’attuazione di quegli interventi e, poi, quello, novità assoluta, della collegialità nella definizione del Piano di Diritto allo Studio attraverso il fattivo coinvolgimento e condivisione di più assessorati nella predisposizione dei progetti educativi.
Le Amministrazioni di centro sinistra di questo Comune, dunque, continuano ad avere come mission strategica del loro operato la scuola perché si crede al ruolo fondamentale che la stessa riveste nella formazione dei ns. piccoli cittadini: ne sono la prova, oltre alla recente attuazione del Polo Scolastico di via Lazzati, il completamento di ulteriori 3 aule alla scuola dell’infanzia, l’istituzione della nuova sezione di scuola dell’infanzia portando così a 12 sezioni il comprensivo Margherita Hack tra l’altro senza ridurre sezioni in don Milani ( devo dire un’operazione quest’ultima quasi da mission impossible portata a compimento ritengo grazie alle alle capacità relazionali dell’Assessore) e, sempre in quel Polo l’apertura di un nuovo asilo nido comunale suddiviso in due sezioni (6-12 mesi) e (12-36 mesi) consentendo l’accoglienza di 30 bambini.
E poi i continui interventi di riqualificazione delle strutture scolastiche esistenti per manutenzioni straordinarie, e non, con un investimento, per quest’anno, stimato di ben 1.130.000 ! così da garantire una sempre maggiore qualità e sicurezza delle strutture in cui i nostri ragazzi passano gran parte delle loro giornate. Su questo tema una citazione doverosa riguarda la scuola di via Manzoni dove, oltre al rifacimento completo dei bagni, è stato già pianificato con il DUP lo spostamento della mensa dallo scantinato al piano terra dell’edificio e la realizzazione di nuovi laboratori con un investimento stimato in 350.000 !
Che dire poi delle spese correnti allocate nell’insieme del sistema scuola cernuschese: tanto per citarne alcune - riscaldamento, luce, telefono, acqua - (950.000 !), trasporto pubblico dedicato per gli alunni senza alcuna esclusione ( mi riferisco agli alunni con disabilità (86.000 !), interventi di assistenza educativa specialistica per consentire l’integrazione di 115 alunni disabili nelle scuole infanzia-primarie-secondarie di primo grado (un servizio dove vengono dedicate risorse per 551.000 !) a cui vanno aggiunti altri 175.000 ! per l’attuazione del servizio di assistenza educativa anche agli alunni disabili frequentanti le scuole superiori, e poi il consolidamento dei servizi pre e post scuola, (tanto per continuare a citare numeri: quasi 300 alunni iscritti al pre scuola primaria e 85 al post scuola primaria raddoppiando, in quest’ultimo caso, gli iscritti rispetto a quelli dell’anno prima, 214 sono invece quelli al post scuola dell’infanzia pari ad un + 23%).
Andando incontro alle esigenze delle famiglie vedo che è stata decisa l’aggiunta di una settimana al servizio del centro estivo. Questa scelta ha determinato l’ incremento del 35% degli iscritti segno che l’offerta e il servizio reso sono apprezzati. I contributi per 176 mila euro finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa ed educativa (32.300 euro in più rispetto al piano 2017/2018 senza tenere in considerazione gli interventi pianificati a favore dei ragazzi disabili).
Fatto questo breve escursus per delineare le finalità, gli obiettivi e le risorse impegnate in questo Piano di diritto allo Studio vorrei porre l’accento su alcuni degli aspetti per me più qualificanti:

Il dimensionamento della rete scolastica: l’avvio del nuovo polo scolastico di via Lazzati con l’apertura della scuola dell’infanzia e della primaria ha consentito di ridurre la pressione della popolazione scolastica sulle altre strutture garantendo, contestualmente, una più razionale distribuzione territoriale degli utenti scolastici su più edifici. Partendo da questa evoluzione concordo appieno con le intenzioni dall’Assessore Acampora di avviare un percorso che, coinvolgendo le diverse istituzioni scolastiche, abbia come obiettivo nel prossimo triennio, sulla base anche della realizzazione della scuola media in via Lazzati, la riorganizzazione della rete delle scuole statali attraverso l’istituzione di tre Istituti Comprensivi invece dei due attuali. Per la popolazione studentesca che abbiamo oggi (3445 alunni) il mantenimento di due Istituti Comprensivi così sovraccarichi rendono la loro gestione complessa e difficoltosa e la cartina di tornasole è ben impressa se guardiamo la girandola continua dei Dirigenti scolastici che, di volta in volta, arrivano ma appena possono se ne vanno in altri lidi più gestibili. La creazione del terzo Istituto Comprensivo avrebbe perciò l’effetto di ridistribuire in maniera equa gli studenti e gli organici garantendo quell' appeal gestionale che oggi manca.

Interventi per l’inclusione e il benessere scolastico
Ancora una volta il nostro Comune si distingue per un impegno concreto e consistente per l’integrazione degli alunni disabili frequentanti le scuole di infanzia, primaria e medie del nostro territorio. Al fine di accogliere tutte le richieste pervenute (115) e garantire a tutti un servizio di assistenza educativa specialistica, l’Assessore ha definito per l’anno scolastico in corso un monte ore di assistenza educativa pari a 28565 ore/annue contro le 24600 dell’anno scorso e le 19500 dell’anno prima ancora. Per coprire questo sostanziale incremento di ore credo che l’Assessore abbia dovuto fare i salti mortali per reperire le risorse necessarie ad incrementare il fondo dedicato a questi interventi portandolo a ben 551.300 ! ( che significa ben 65.000! in più rispetto all’anno scorso e 170.000! dell’anno prima). A questo va poi aggiunto l’intervento di inclusione dei 28 alunni disabili delle scuole superiori con una spesa di 175.000 !. Se uno degli slogan più citati, con vanto, da questa amministrazione è “noi non lasciamo indietro nessuno” con i numeri che ho appena riassunto credo si possa affermare che si sia concretizzato il passaggio “dalle parole ai fatti” .
Mi fermo qui, scusandomi con i colleghi se, come già in altre occasioni, li obbligo a sopportare interventi pieni di cifre e dati. Capisco che possono sembrare a volte logorroici ma io ritengo che sia invece un modo, ovviamente non l’unico, per capire il peso che si vuole dare alle cose che si intendono perseguire.
Quello che voglio dire è che se si declinano degli obiettivi bisogna poi capire se questi hanno effettivamente le gambe per potersi concretizzare, se cioè sono stati appostati i necessari stanziamenti economici, se c’è stata condivisione e adesione alle proposte e così via. E i numeri servono proprio a questo: capire se si è stati coinvolti per partecipare a un banchetto di nozze oppure a una tavola imbandita di fichi secchi. Nel ns. caso ringrazio di essere stato invitato a un banchetto di nozze!

venerdì 5 ottobre 2018

Intervento di Giordano Marchetti rispetto all'approvazione del Documento Unico di Programmazione

Accolgo con piacere come sia diventata ormai prassi consolidata la presentazione del Documento Unico di Programmazione, con già inserite in modo dettagliato le indicazioni economiche relative al bilancio previsionale del triennio, entro la scadenza del 31 dicembre. In tal modo si consente alla Amministrazione ed agli Uffici di poter partire per tempo ad amministrare, programmare, pianificare e gestire la città, in primis per l’anno 2019, avendo però lo sguardo attento e lungo rivolto al 2021....

Quello che vorrei invece esprimere è il giudizio politico riguardante la manovra economica e pianificatoria ipotizzata dalla Amministrazione sulla base della quantità e modalità di reperimento delle risorse, sulla base della quantità e modalità di spesa delle risorse disponibili.....

Partirei con le entrate correnti. Per tutto il triennio ho visto che verranno mantenute inalterate le aliquote attuali riguardanti la TASI, l’IMU e l’Addizionale IRPEF con la soglia di esenzione a 15.000 € il che significa non far pagare questo tributo a circa 6600 contribuenti rinunciando consapevolmente ad un introito per le casse comunali di oltre 350.000€. Queste scelte sono significative perché rappresentano ancora una volta l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dei suoi cittadini ed in particolare delle fasce più deboli. Anche la tariffa sui rifiuti, trattandosi di un tributo destinato a coprire i costi complessivi del servizio, consente, grazie alla scelta fatta a suo tempo di introdurre l’equo sacco, un risparmio sia per le famiglie che per le imprese. Al risparmio economico va aggiunto l’incremento significativo delle frazioni riciclabili il che sta a significare come la scelta dell’equo sacco sia stata, nel suo insieme, accolta e condivisa favorevolmente dai cittadini.

L’equilibrio di bilancio: ho visto che i saldi degli anni 2019, 2020 e 2021 risultano positivi ( 5,423 milioni di euro nel 2019, 1,574 milioni nel 2020 e 2,700 milioni nel 2012). Questo significa darci la possibilità di poter applicare un avanzo di amministrazione al bilancio o poter assumere, in caso di necessità, mutui in aggiunta a quello di 4.500.000 € già previsto per l’anno 2020 per la realizzazione della scuola media a completamento del nuovo polo scolastico.

Riguardo alle spese per investimenti sui beni demaniali e patrimoniali le cifre allocate sono rilevanti (15 milioni nel 2019, 11 milioni nel 2020 e 7 milioni nel 2021 per complessivi 33 milioni). Non so quanti comuni della ns. dimensione possono vantare simili disponibilità economiche. Queste risorse ci consentiranno di indirizzare importanti interventi di manutenzione verso le case comunali, verso gli edifici scolastici ed in particolare alla scuola di via Manzoni dove è stato pianificato lo spostamento della mensa dallo scantinato dell’edificio al piano terra e la realizzazione di nuovi laboratori. Risorse che ci consentiranno di fare anche investimenti nei centri sportivi in particolare quello di via Buonarroti con il rifacimento delle tribune e gli spogliatoi dello Stadio Scirea, lo sviluppo di nuove strutture a beneficio del rugby, la riqualificazione degli impianti del tennis.

Riqualificazione dei parchi cittadini con in testa il Parco Trabattoni, interventi di riqualificazione delle strade, in primis via Adua con la realizzazione della pista ciclopedonale, un filare piantumato e nuovi marciapiedi. Sono previste le riqualificazione di alcune importanti piazze cittadine. Il primo intervento riguarderà piazza Schuster dove c’è la chiesa del Divin Pianto. (un inciso 1/5 circa della piazza è di proprietà della Parrocchia. Signor Sindaco, l’ho già detto in Commissione lo ripeto oggi: do per scontato che la stessa dovrà contribuire pro quota all’intervento di riqualificazione previsto). Le altre piazze coinvolte nella riqualificazione programmata sono poi Piazza Unità d’Italia e a seguire Piazza Matteotti. In questo caso, a mio modesto parere, sarebbe stato forse più opportuno invertire la tempistica tra queste due piazze. Ma forse ci sono ragioni tecniche al riguardo che mi sfuggono. Confido di ottenere una risposta motivata.

Un argomento che mi sta particolarmente a cuore riguarda l’assegnazione in locazione delle aree verdi, acquisite a patrimonio pubblico a seguito di convenzioni urbanistiche, ad imprenditori agricoli locali sgravando così il Comune degli oneri manutentivi di dette aree. Bene quindi la volontà di proseguire su questa strada.

Sul fronte della sicurezza ho letto che vi è l’impegno della polizia locale a migliorare gli standard di sicurezza della circolazione stradale. Sul tema ho già avuto modo di dirle sig. Sindaco che andrebbero fatti però dalla Polizia Locale più controlli mirati nel centro abitato della città e in periferia. Un esempio:Viale Assunta è diventato una pista dove ci si sente liberi di scorrazzare con moto e motorini a tutta velocità, generando un rumore assordante, nella convinzione che tanto nessuno interverrà. Nella fattispecie potrebbe forse funzionare da deterrente il vecchio motto “colpirne uno per educarne 100”. Pensiamoci!

Anche sul controllo del decoro urbano vale, a mio parere, la stessa correlazione impegni/fatti...Vorrei vedere, e con me i cittadini, risultati concreti, quantificabili e soprattutto pubblicizzati nei modi che Lei riterrà più efficaci circa il corretto conferimento dei rifiuti, la verifica degli obblighi previsti per i possessori di cani (registrazione, guinzaglio, sacchetti raccolta escrementi), la rimozione coatta delle biciclette non più utilizzabili e di quelle parcheggiate in modo selvaggio fuori dagli spazi, anche per evitare che i tanti cartelli posizionati in bella vista circa il divieto di sosta e conseguente rimozione delle stesse si riducano a semplici grida manzoniane.

Sulle attività culturali vedo con piacere che l’obiettivo del triennio è di caratterizzare il Comune di Cernusco come polo culturale, stabile e riconosciuto, in Martesana e a livello regionale. Ma non solo c’è la volontà di incrementare la promozione turistica della ns. città per valorizzare al meglio i suoi beni. Se questo vuole essere un obiettivo importante dell’Amministrazione, come ritengo debba essere, e che ovviamente condivido in pieno, con la stesura del bilancio mi aspetto conseguentemente l’appostamento di adeguate risorse. Questo per dirle in maniera esplicita che le nozze con i fichi secchi non si fanno!

Politiche sociali e famiglia: oltre 7.000.000€ impegnati nel triennio a finanziare l’attività a sostegno dell’infanzia, dei minori con al centro il modello innovativo costituito dal nuovo condominio solidale, e degli asili nido. Quasi 4.000.000€ destinati alle politiche per le persone disabili. Oltre 1.000.000€ destinati invece alle politiche per gli anziani, politiche che spaziano dal centro sociale, all’assistenza domiciliare compreso la consegna dei pasti, al contributo per il ricovero, al centro diurno integrato. Oltre 1.000.000€ viene destinato a interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale così da consentire inserimenti lavorativi protetti, l’housing sociale, le politiche di accoglienza profughi. Insomma stiamo parlando di impegni di spesa consistenti che denotano l’attenzione particolare che l’amministrazione riversa su questo delicato settore. E di tutto ciò non posso che rallegrarmene ed esserne compiaciuto. Però anche qui sig. Sindaco una pecca c’è e gliela voglio sottolineare perché ritengo che vada quanto prima sanata.

Comunicazione. Di fronte ad una mole tanto consistente di servizi ben pianificati, progettati e attuati nonché alla quantità delle risorse messe in gioco (se facciamo i conti stiamo parlando di una quindicina di milioni di euro) i cittadini non sanno nulla o al più sanno qualcosa solamente perché magari sono stati fruitori proprio di uno specifico servizio. Così non può andare bene. In città manca la percezione di quanto viene fatto per offrire una così ampia varietà di servizi di qualità. Pertanto l’invito che Le faccio è: trovi i modi e gli strumenti più efficaci per comunicare e pubblicizzare tutto ciò alla città partendo magari da quello meno impegnativo e tradizionalmente più riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini: l’informatore comunale.

venerdì 27 aprile 2018

In ricordo di Angelo Spinelli - 5 maggio - Serata musicale

Sabato 5 maggio avremo la fortuna di avere con noi il gruppo musicale "TEKA P"...(vedi allegato).
Sarà un evento con tanta e buona musica ma anche la serata per ricordare ANGELO e sostenere un progetto di solidarietà.
I TEKA P sono una band milanese, da tempo continuatori, nella novità, della tradizione musicale di Jannacci, Svampa, Gaber, Cochi e Renato. Anche ora, nella nuova veste che alterna brani in dialetto ad altri in italiano, la band sa offrire uno spettacolo originale e coinvolgente, divertente ed elegante ad un tempo. I TEKA P sono nati nel 2000 e in più di quindici anni di concerti e di attività in studio hanno collezionato premi - Festival Nazionale della Canzone Dialettale (2003), Mantova Musica Festival (2006), MEI-Suoni di confine (2008), La Musica e l’Artista (2009) – e prodotto cinque album: CARAGNA NO (2005), PAN E LARSEN (2008), A RAMENGO (2012), PER FARE CERTE COSE… (2013) e QUATER MALNATT (2015).

giovedì 5 aprile 2018

giovedì 15 marzo 2018

Una festa cittadina ricca di cultura: a Cernusco musica, arte e storia nelle iniziative della fiera di San Giuseppe 2018

Sono davvero numerosi gli appuntamenti culturali in questo S. Giuseppe 2018, a partire dalla serata di consegna delle Benemerenze Civiche "Il Gelso d'oro", giovedì 15 marzo, che vedrà sul palco del teatro Agorà le orchestre giovanili "I Musici" e "Sistema" che apriranno la serata con brani di Haydn, Boccherini e Schostakovich, mentre il maestro Gaspare Raule, in chiusura, eseguirà due Capricci di Paganini. I premiati di quest'anno sono Massimo Recalcati, La Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese, Nello Canducci, Sara Tricella (alla memoria), esempi cittadini di impegno e di eccellenza in campo culturale, economico e sociale.
Sabato 17 marzo aprirà alla cittadinanza la Cappella Gentilizia di Villa Alari, al termine dei lavori di restauro. Visite guidate dalle 9.30 alle 11.30 del mattino e dalle 15.30 alle 18.00 del pomeriggio permetteranno di conoscere questo piccolo gioiello settecentesco: al mattino saranno direttamente il Sindaco Zacchetti, l'Assessore alla Cultura Mariani e il consigliere incaricato Cervellera a fare da Ciceroni, mentre il pomeriggio si avvicenderanno in questo ruolo alcuni esponenti del mondo culturale cernuschese. 
Al termine di ogni visita è previsto un intermezzo musicale: durante la mattinata si esibirà il trio di fiati Scherer con il maestro Rocco Carbonara che, su strumenti storici, eseguirà arie mozartiane dal "Don Giovanni" e da "Le nozze di Figaro", al pomeriggio invece musiche di Vivaldi eseguite al violino da Giulia Raule.
Domenica 18 marzo, dalle 9.30 al mattino e dalle 14.30 nel pomeriggio, saranno gli studenti della quinta classico dell'ITSOS a fare da Ciceroni nelle visite guidate alla Cappella, mentre docenti e studenti della Scuola Civica di Musica si alterneranno per gli intermezzi musicali: duo di flauti al mattino, flauto e chitarra al pomeriggio.
Ma la festa cittadina non si concluderà domenica 18 marzo.
Altre iniziative culturali ci aspettano per tutta la settimana seguente: la sera di mercoledì 21, nella sala consiliare di Villa Greppi, convegno sui lavori di restauro di Villa Alari e sui progetti futuri; la sera di venerdì 23, sempre in Villa Greppi, presentazione del libro di Silvio Mandelli "Vico Viganò da Cernusco", dedicato all'artista cernuschese, tra i più rinomati incisori acquafortisti del '900, conosciuto anche come progettista del mai realizzato campanile-torre civica del Duomo di Milano.
Infine domenica 25, dalle ore 15.30, nella Cappella Gentilizia di Villa Alari, "Mozartiamo", musiche settecentesche da "Il flauto magico" di Mozart eseguite da Daniele Cassamagnaghi e Solange Marchignoli. Le visite guidate alla Cappella Gentilizia di Villa Alari e i concerti di "Mozartiamo" sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria presso InfoURP 02.927844, fino a esaurimento posti disponibili.

mercoledì 28 febbraio 2018

Sabati bio: VIVERE LA NOSTRA TERRA NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Perché questa iniziativa? Non si tratta di una novità: siamo stati i primi a proporla, già una decina d’anni fa; il nostro gruppo è stato precursore di un modo di intendere la qualità di vita nella nostra città basato anche sul suo modo di produrre, consumare e nutrirsi in modo sano, consapevole e rispettuso dell’ambiente.
Il mercato biologico organizzato da VIVERE Cernusco è quindi parte della sua storia e di quella della città.
In un periodo nel quale si stanno sempre più consolidando i principi del cibo sano e della filiera corta e certificata del prodotto, questi SABATI BIO saranno l’occasione per i nostri concittadini di conoscere e apprezzare i prodotti biologici di diverse aziende che da anni operano in varie aree e settori della Lombardia. Tra di esse ci saranno anche aziende agricole, nelle quali alcuni dei giovani di VIVERE Cernusco stanno maturando un’importante esperienza professionale e di vita, dando continuità a queste storiche aziende di Cernusco, nel segno di un valore, il rispetto del nostro territorio e dell’ambiente, che da più di 30 anni rappresenta uno dei cardini dell’azione politica di VIVERE Cernusco.

Aziende presenti:



Diversità biologica e culturale degli esseri umani - di Chiara Beniamino

Durante l'ultimo Consiglio Comunale si è votato la mozione sul rispetto dei valori della costituzione repubblicana antifascista. Ecco l'intervento della consigliera di VIVERE Cernusco Chiara Beniamino.

Buona sera a tutti,
il tema proposto per la deliberazione del consiglio comunale di stasera, richiama in me i valori e i fondamenti propri della costituzione repubblicana e antifascista citati e riportati nel documento in questione, ma ci tengo ad evidenziare come il fenomeno dell'emergere dei movimenti e delle culture legate alla tradizione del fascismo storico in Italia, sia in rapporto con il fenomeno migratorio e con il sistema di attuale accoglienza. Tali fenomeni non sono solo fenomeni italiani, bensì si possono inscrivere in una più ampia tendenza europea purtroppo. Inoltre, la politicizzazione del fenomeno migratorio e la gestione emergenziale con cui è strutturato il sistema di accoglienza in Italia, promuovono l'emergere di una tipologia sottile di conflitto e di violenza. La globalizzazione economica e le trasformazioni sociali che questi fenomeni portano con sé sono al centro di questa relazione tra ri-nascita di movimenti fascisti e movimenti migratori, dove il conflitto e la violenza sono purtroppo espressione di una transizione in corso nei processi di identificazione delle persone, tutte, stranieri e non.
Mi preme quindi condividere con voi e sottoscrivere in pieno il documento unitario di condanna degli antropologi redatto dall’associazione nazionale proprio in questi giorni, che riporta quanto segue:
“Per noi antropologi c’è un dato di fatto, che è una qualità e una ricchezza imprescindibile e degna di essere indagata: la diversità biologica e culturale degli esseri umani. Essa attraversa i gruppi e differenzia gli individui al loro interno. Grazie a tale multiforme diversità, la nostra specie, l’Homo sapiens, è riuscita ad adattarsi e a prosperare in ambienti molto differenti e ad alimentare quella creatività che caratterizza gli esseri umani in quanto esseri sociali.
Gli individui, con i loro geni e le loro istanze culturali, si sono incontrati e confrontati fin dalle nostre origini, dando vita a forme di umanità plurali, diversificate, in continua evoluzione e trasformazione. Nulla di più errato, quindi, che pensare l’umanità reificata in gruppi dati una volta per tutte; insiemi irrigiditi e incapaci di sviluppare forme di convivenza, scambio e condivisione.
Ma qual è la reale entità e il significato della diversità? Studiandola, si è capito che le differenze genetiche tra gli individui sono in realtà molto meno pronunciate e strutturate di quanto si possa percepire guardando semplicemente al colore della loro pelle, alle diverse abitudini e abilità o ascoltando le loro lingue. Così come, non vi sono basi ereditarie che giustificano l’esistenza di “gerarchie sociali” basate su supposte ineguaglianze cognitive o comportamentali tra gruppi umani. Al contempo, le diversità culturali rimandano a una selva di somiglianze piuttosto che a una tragica serie di muri e barriere.
Gli antropologi, ed io con essi, condannano, pertanto, qualsiasi uso strumentale di categorie che sono al tempo stesso prive di fondatezza dal punto di vista genetico e potenzialmente discriminatorie, quali le “razze umane” o le “culture” intese come unità definite e rigide, sia nel discorso scientifico, che in quello pubblico, politico e anche nelle pratiche sociali”.

Oltre la condanna - di Gianni Cervellera

Durante l'ultimo Consiglio Comunale si è votato la mozione sul rispetto dei valori della costituzione repubblicana antifascista. Ecco l'intervento del consigliere di VIVERE Cernusco Gianni Cervellera.

Oltre la condanna
È chiara e ferma la condivisione della condanna di atteggiamenti e rigurgiti fascisti e neofascisti in contrasto con la nostra Costituzione e per contro il plauso all’ordine del giorno ora presentato: nell’emergenza vanno utilizzate misure di emergenza. Ma l’occasione è ghiotta per una riflessione più ampia. Pertanto, vorrei porre l’accento su alcuni aspetti culturali che rendono fragile la convivenza democratica. Noi oggi, possiamo affermare che la democrazia è la forma più alta di governo che conosciamo, eppure essa non è esente da ambiguità, manipolazioni, operazioni strumentali che senza alcun rispetto per la dignità delle persone sfruttano, a vantaggio di pochi, beni pubblici e risorse destinate al più largo utilizzo. Se l’uso privato di beni è posto al vertice e in forma assoluta, l’attenzione al bene pubblico diventa risibile.

E restando nel campo delle idee, se per decenni abbiamo affermato che ogni idea è giusta, ogni parere è accettabile (sempre accettabili sono le persone non esattamente le idee) in una sorta di soggettivismo esasperato che non tiene conto della vera dignità delle persone in quanto tali e dei cittadini come parte di una comunità, è evidente che poi ci ritroviamo a dover ammettere che ogni idea è legittima. La democrazia senza una chiara visione antropologica di che cosa è la persona, di quali sono i suoi diritti e le prerogative del cittadino, è destinata a finire in un “blob” indistinto. Quando ogni desiderio viene preteso a diritto non c’è più alcuno spazio per la crescita democratica e le reclamate immunità personali o di ceto sono contrarie alla comunità. Altresì è tempo di smettere di concedere per favore ciò che va dato per giustizia.

C’è da porre attenzione, quindi, a tutte quelle forme subdole di interesse personale, privatistico e/o collettivo, incapaci di integrare e di accettare la diversità. Alla stessa stregua sono da classificare in negativo modelli di integralismo ideologico e relativismi senza alcun riferimento etico.

Abbiamo eliminato dalle scuole l’educazione civica, rinunciando spesso a qualsiasi forma di educazione sociale.

Sono convinto che le recenti manifestazioni di neofascismo non sorgano come proteste del disagio di fasce deboli della popolazione ma probabilmente sono architettate da cittadini benestanti che possono permettersi anche forme esteriori come segni distinguibili di appartenenza, e nasce il sospetto anche di contiguità con strutture di malavita organizzata, che sfruttano il disagio socio-economico per conquistare popolarità. Ma lo sfruttamento del disagio sociale può non essere solo a destra. Bisogna avere più rispetto dei poveri, dei disoccupati, dei disagiati. È un gioco da incoscienti (qui ci stava meglio un’altra parola che non uso per rispetto istituzionale) sfruttare le miserie.

Se non è possibile pensare di far giungere a più miti manifestazioni gli ultra convinti, è possibile sostenere quei cittadini che cadrebbero facili vittime di ideologie distruttive.

Credo che nessuno si debba sentire escluso dal porre più seriamente attenzione a non ridurre la convivenza democratica ad una sorta di farsa. Che non farebbe neppure ridere.

Gianni Cervellera

Costituzione, antifascismo e democrazia - di Giordano Marchetti

Durante l'ultimo Consiglio Comunale si è votato la mozione sul rispetto dei valori della costituzione repubblicana antifascista. Ecco l'intervento del capogruppo di VIVERE Cernusco Giordano Marchetti.

Comincerei il mio intervento declinando e mettendo in risalto alcuni concetti insiti nella Costituzione per poi far discendere un ragionamento sulla democrazia e il ruolo che stanno ritagliandosi nella nostra società i gruppi neofascisti.
Chi si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza, della diversità e della giustizia sociale si riconosce nei valori propri della costituzione repubblicana nata dalla resistenza.
Organizzazioni neofasciste come CasaPound e Forza Nuova sono invece, per loro natura, la negazione, il disconoscimento e la confutazione di quei valori che sono alla base del sistema democratico.

Se partiamo dunque da questi assunti viene allora da chiedersi perchè a queste organizzazioni, le istituzioni democratiche nei loro diversi ruoli di potere, anzichè opporsi continuano, in nome di un astratto concetto di democrazia, a concedere piazze, spazi e agibilità rischiando così di innestare una pericolosa spirale di violenza politica all'interno della quale non viene più fatta distinzione alcuna e che ricorda purtroppo, per chi come me c'era, un film già visto: quello degli anni settanta.

E il clima politico teso di questo ultimo periodo ne è un campanello d'allarme.

Ecco che allora, in nome dell'antifascismo, le bravate di alcuni individui o gruppi, come quelle registrate per esempio qualche giorno fa a Torino nel corso di una manifestazione, piuttosto che salvaguardare, non fanno altro che tradire proprio i valori di democrazia, libertà e tolleranza che sono i pilastri della nostra Costituzione.
L'antifascismo, anche quello militante, non può e non si deve porre fuori dal perimetro costituzionale. E questo va detto con nettezza, decisione e fermezza.

Fuori da questo perimetro intendono invece collocarsi le forze neofasciste che perseguono, intenzionalmente, questo obiettivo attraverso azioni e gesta violente, eclatanti, squadriste perchè il loro fine è e resta l'abbattimento dei principi e delle regole di convivenza democratica.
Quando il leader di Casa pound, Simone Di Stefano, dichiara da Napoli, non più tardi di 15 giorni fa,“quando andremo in parlamento faremo volare le sedie” o rivolto ai candidati al parlamento delle diverse formazioni politiche lancia strali minacciosi del tipo“mentre mangerete il tramezzino alla buvette una dozzina dei nostri ragazzi, uomini e donne di Casapound, verranno a prendervi per il cravattino” o ancora “noi siamo gli eredi del fascismo italiano” beh credo sia un'altro dei tanti segnali di come la riorganizzazione del disciolto partito fascista è in essere!!
Di fronte a questi fatti quello che mi stupisce e mi lascia perplesso è, come già detto, la continua sottovalutazione del fenomeno da parte di chi invece ha compiti e doveri di vigilanza sul rispetto della Costituzione e mi riferisco in primis ai giudici della Corte Costituzionale, così attenti a cavillare su ogni questione che viene loro sottoposta e sentenziare prosaicamente se e dove il dettame costituzionale è stato o meno violato, e non trovano invece il coraggio, di fronte a una conclamata evidenza di atti e dichiarazioni pubbliche di soggetti legati a formazioni che si ispirano al ventennio riproponendone, ai giorni nostri, quei contenuti e quei simboli, di pronunciarsi esplicitamente sulla violazione del titolo XII delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione, che recita “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Mi stupisce anche che un Ministro della Repubblica come Marco Minniti, Ministro degli Interni, che avendo costruito la sua storia politica partendo dalle file del vecchio PCI e quindi avere nel proprio DNA una particolare sensibilità antifascista e un'attenzione ai pericolosi rigurgiti fascisti che derivano dall'operato di questi gruppi, dichiari in maniera quanto meno superficiale che “il fascismo in Italia è morto per sempre”.

I fatti e gli eventi, specie di questo ultimo periodo, ci dicono, purtroppo, che non è così!!
Ho l'impressione che nel ns. Paese, a qualsiasi livello, ci sia troppa indulgenza se non addirittura condiscendenza nei confronti dei fascisti del terzo millennio!!

Di più. Ho l'impressione che la nostra democrazia stia sottovalutando questi demagoghi e le radici delle loro posizioni.

In seguito non vorrei che diventasse troppo tardi per porvi rimedio e il successivo risveglio essere doloroso.
L'azione di queste forze organizzate con caratteri paramilitari che contestano radicalmente ed esplicitamente la democrazia, i suoi valori, le sue regole e su questa contestazione riescono a raccogliere consensi tra i cittadini fino a qualche tempo fa impensati, facendo leva proprio sul fatto che oggi il nostro sistema democratico, un po' più fragile rispetto al passato, fa più fatica a dare soluzioni ai molteplici problemi del vissuto quotidiano specie tra le classi meno abbienti, le quali covano quel senso di insofferenza e frustrazione che deriva dalla convinzione dell'essere messe ai margini della società, nelle scelte decisionali su questioni primarie come il lavoro, la casa, la sicurezza, la redistribuzione del reddito, il fenomeno migratorio tanto per citarne alcune, e quindi diventa più facile identificare nel sistema stesso il principale dei problemi.
La presenza di Casapound a questa tornata elettorale, a cui non è stato possibile porre impedimento perchè ahimè mai messa fuori legge, dicevo questa presenza alle elezioni non è affatto casuale ne contraddittoria: è fatta per farsi conoscere ancora di più, darsi una parvenza di forza democratica, veicolare il malcontento che c'è in alcuni strati della popolazione, raccogliere consensi e piazzare così un grimaldello per provare a insidiare proprio quelle regole portanti del sistema democratico che si intende abbattere.

Senza scandalizzarci, ma con razionalità, dobbiamo però anche dirci che, ahinoi, una fetta di cittadini, non so se consapevolmente o meno, non sempre sceglie per il meglio e anzi non considera i valori della democrazia come assolutamente necessari a una civile convivenza.
Del resto non scordiamoci che la salita al potere del partito fascista in Italia e di quello nazionalsocialista in Germania, pur in condizioni socio economiche sicuramente diverse da oggi, è avvenuta mettendo in discussione i sistemi vigenti attraverso un linguaggio aggressivo finalizzato alla costruzione del nemico interno e alla sua delegittimazione, attraverso le azioni violente di gruppi organizzati anche se minoritari nella società, per poi concludersi comunque attraverso il consenso elettorale.
Per tornare a noi, con onestà intellettuale, non possiamo però nasconderci che nella nostra società è in corso un processo di progressivo raffreddamento degli entusiasmi democratici, dove viene trascurata la necessità dei doveri che servono a dare prospettive di sviluppo alla propria vita e a quella della comunità nazionale.

Insomma sta venendo meno l'idea che i cittadini abbiano una propria specifica responsabilità nella costruzione e nel consolidamento della democrazia.

E su questo le forze democratiche e i partiti dovrebbero fare una profonda disamina sul ruolo che hanno avuto e sugli errori compiuti, condizione necessaria se si vuole invertire questa tendenza.

Insomma sta venendo meno l'idea che i cittadini abbiano una propria specifica responsabilità nella costruzione e nel consolidamento della democrazia.
E su questo le forze democratiche e i partiti dovrebbero fare una profonda disamina sul ruolo che hanno avuto e sugli errori compiuti, condizione necessaria se si vuole invertire questa tendenza.

La democrazia non può essere percepita come un'entità astratta. Essa è il prodotto di un insieme di abitudini, di forze, di relazioni, e nel momento in cui il contesto cambia la democrazia, in tutte le sue espressioni, ha l'obbligo e il dovere di reagire adattando le sue regole alla nuova realtà che si sta configurando.

In assenza di ciò la democrazia va verso un lento suicidio. Quando le idee di libertà e di giustizia attorno alle quali la democrazia si è costituita cominciano a diventare estranee lentamente viene persa la sua ragion d'essere.
Ecco perchè, pur nel nostro piccolo ruolo istituzionale, dobbiamo avere il coraggio di prendere una posizione chiara, contrastare con gli strumenti a nostra disposizione chi mette in discussione i principi democratici e di pacifica convivenza, dire un secco No a chi vuole il ritorno ad un passato sconfitto dalla storia.
Bene ha fatto il Presidente del Consiglio a presentare stasera questo OdG.

Lo condivido appieno perchè va proprio nella direzione che dicevo poc'anzi.

Allo stesso tempo mi auguro che su questo testo via sia la più ampia convergenza delle forze politiche rappresentate in questo Consiglio Comunale.

Sarebbe un segnale forte non solo per la nostra comunità.