Intervento
della consigliera Chiara Beniamino
In
un momento storico delicato e surreale quale quello in cui stiamo
vivendo oggi, questo piano di diritto allo studio va’ in
controtendenza e me ne compiaccio molto. I fatti di qualche settimana
fa ci hanno mostrato una scuola piegata a leggi sempre più
esclusive, che mettono davanti al diritto d’istruzione la
provenienza, i redditi familiari e la diversità dei bambini.
Le
misure invece qui proposte e a cui siamo chiamati a votare stasera,
vanno nella direzione dell’inclusione e del benessere degli
studenti, ed è questa la scuola cui auspico per i nostri bambini,
che poi saranno gli adulti del domani che ci amministreranno: una
scuola per tutti e di tutti, capace di includere la così detta e
tanto temuta diversità, qualunque essa sia, dalla disabilità alla
provenienza geografica. Lo sportello dedicato ai disturbi specifici
dell’apprendimento per genitori, studenti e insegnanti è un
esempio di ciò, come anche il progetto di prevenzione alla violenza
sulle donne, al bullismo e l’incremento della mediazione
linguistico- culturale per gli alunni neo arrivati in Italia.
In
merito a ciò mi sento di aggiungere che per ottenere un’integrazione
che vada oltre i confini della scuola sarebbe interessante provare a
mettere in rete sul territorio esperienze quali lo sportello dedicato
ai disturbi specifici dell’apprendimento per cercare di offrire
alle famiglie un punto di riferimento anche fuori dall’ambiente
scolastico che li supporti nel lavoro che i genitori possono svolgere
a casa coi loro figli e anche per coinvolgere quelle realtà che già
collaborano con le scuole e che affiancano i ragazzi nello
svolgimento dei compiti con gli strumenti compensativi di cui
necessitano, quali i servizi Variopinto, CAG friends, ma anche la
stessa UONPIA che emette le diagnosi e altre realtà private.
Citando
questi servizi presenti sul nostro territorio che da anni si occupano
di integrazione e proseguendo nell’analisi del piano di diritto
allo studio, mi sento di fare un’osservazione alla possibile nuova
ubicazione del servizio CAG Friends rivolto agli studenti della
scuola secondaria di primo grado: come qualcuno sa, il servizio nasce
storicamente unito all’altro servizio simile ma rivolto a studenti
della scuola primaria, ovvero il Variopinto e anche al vecchio e
ormai non più esistente sportello di assistenza per stranieri.... La
continuità dei servizi è molto importante per gli alunni stessi,
per le loro famiglie ma anche per le scuole e per gli insegnanti, che
trovano in questi servizi dei punti di riferimento territoriali per
la crescita dei ragazzi, dei punti di riferimento extra scolastici ma
con forte collegamento alla scuola. Questa continuità tra i due
servizi è garantita dalla professionalità degli operatori che vi
operano, anche se assunti da datori di lavoro diversi e nonostante lo
spostamento del servizio Variopinto dalla parrocchia alla struttura
della Filanda; alla luce della prossima riprogettazione sia del
servizio CAG che dell’offerta dei servizi della Filanda, sarebbe
opportuno ottimizzare e facilitare questa continuità spostando il
Cag Friends nel medesimo luogo in cui si svolge il Variopinto.
Continuando
poi nell’analisi dei progetti presentati, è apprezzabile che in
tutto il documento sia presente un taglio educativo delle proposte
messe a disposizione dall’amministrazione comunale alla scuola: è
sicuramente un valore aggiunto che apre nuovi scenari possibili nella
scuola, non più vista solo ed esclusivamente come luogo di
istruzione ma anche come luogo di educazione in cui gli studenti
possono fare esperienze significative nel percorso della loro
crescita e in cui le famiglie possono sentirsi supportate nel loro
importante ruolo di genitori. Lo si evince dalle scelte messe in
campo in tutte le diverse fasce di età cui questo piano di diritto
allo studio si rivolge: ne sono esempio l’apertura del nuovo nido e
l’adesione a “nidi gratis” che sollevano le famiglie dal carico
di cura e favoriscono il rientro nel mondo del lavoro alle donne; il
consiglio comunale dei ragazzi che fa loro sperimentare la
consapevolezza di essere attori della propria comunità e che aiuta a
formare i futuri amministratori della nostra città.
Inoltre
tutti i progetti di sensibilizzazione ai problemi di disturbi
alimentari, alle dipendenze, alle violenze di genere, al bullismo,
come anche il progetto di educazione musicale, alimentare ed
ambientale, sono tutti progetti che mirano a sviluppare
l’intelligenza emotiva dei nostri ragazzi, che contribuiscono a
creare in loro una personalità coerente attraverso modalità
didattiche stimolanti e alternative alla lezione frontale che
istruiscono ed educano mediante possibili e diversi canali.
Per
concludere, sicuramente questi sono anni di cambiamento e ampliamento
per le scuole e gli istituti scolatici di Cernusco, ma se dal punto
di vista della struttura degli edifici molto ancora resta da fare e
da affinare, dal lato della progettazione ed implementazione dei
possibili interventi a sostegno delle politiche educative, invece,
ritengo che si sia lavorato bene e che la direzione intrapresa
garantisca una proposta educativa/scolastica di alto livello e di
qualità.
Da
ultimo, una provocazione, come diceva il professor Umberto Galimberti
settimana scorsa al convegno sull’educazione emozionale “la
scuola oggi pensa troppo a dotarsi di lavagne elettroniche e altre
strumentazioni tecnologiche, quando invece dovrebbe essere strapiena
di letteratura e romanzi che permettono di definire le proprie
emozioni immedesimandosi nella vita degli altri. il razzismo nasce
proprio dall’incapacità di riconoscersi nell’altro, e su questo
dobbiamo intervenire oggi più che mai”.