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martedì 26 novembre 2019

Messaggio di solidarietà di VIVERE Cernusco a Liliana Segre

La nostra stima e solidarietà a Liliana Segre 

 Cara Senatrice, con questa lettera vogliamo esprimerle tutta la nostra stima e la nostra solidarietà. La sua storia di vittima innocente di persecuzioni razziali, di sopravvissuta all'abominio dei campi si sterminio nazisti, e poi il suo assiduo impegno nel testimoniare e trasmettere la memoria, fanno ben comprendere l’alto senso morale di una vita non trascorsa invano e che ancora oggi ha molto da insegnare a tutti noi. Ricordiamo in particolare quando, nella nostra città, su invito dell'Amministrazione Comunale, incontrò 400 ragazzi di terza media: era il 2011 e, in un teatro Agorà che si riempì di emozioni a stento trattenute, lei parlò ai ragazzi di quello che fu costretta a subire quando aveva la loro età, ma non solo; la sua fu una lezione di educazione al rispetto e alla tolleranza, fu una lezione di vita, un richiamo a non essere indifferenti, a non voltare la testa da un'altra parte, ma a leggere con attenzione la realtà, oggi come ieri, consapevoli che l'odio, l'intolleranza, le discriminazioni, sono germi pericolosi da cui dobbiamo difenderci. 
 Lei era una bambina quando, a 8 anni, venne espulsa dalla scuola italiana, solo per "il fatto di essere nata", come disse ai ragazzi: le leggi razziali avevano infatti espulso dalla scuole italiane docenti e studenti ebrei. Sempre per il solo fatto di essere ebrea ha dovuto subire prima il carcere e poi la deportazione verso il campo di concentramento nazista. Sopravvissuta insieme a soli altri 25 bambini. Per molti anni fu troppo difficile per lei parlare di questa esperienza ma, dopo un lungo travaglio esistenziale, emerse il desiderio di diventare testimone di quell'orrore. 
 Come il nostro concittadino, Roberto Camerani. 
Lo sentì come un dovere nei confronti delle nuove generazioni. Proprio per questo suo incessante impegno, nel gennaio del 2018, quando ricorrevano gli 80 anni dall’emanazione delle vergognose leggi razziali, il presidente Mattarella l’ha nominata Senatrice a vita, un grande onore per tutti noi e per la nazione italiana. Lei ha sempre sostenuto il primato della democrazia, l’avversione ad ogni tipo di discriminazione e persecuzione; il dovere della memoria, l’apertura nei confronti dell’altro sono una costante del suo pensiero, coerente con quei valori universali che sono alla base della nostra Carta Costituzionale. 
 Proprio per difendere ancora una volta questi valori lei ha chiesto l’istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, commissione ora approvata. I suoi alti meriti e la sua storia non sono purtroppo bastati a vedere il Senato unito in un’approvazione all’unanimità della Commissione, con un’astensione compatta del centrodestra; tanto meno sono bastati a risparmiarle l’odio che si diffonde come un morbo pestilenziale nei social: odio razzista e pericoloso, tanto che ora è costretta a vivere sotto scorta, ancora in qualche modo prigioniera, in un clima intimidatorio sempre più preoccupante. Lo sdoganamento di un linguaggio violento e volgare da parte certi politici ha fomentato questo clima d’odio ed è per questo che, nel condannare fortemente ogni forma di incitamento all’odio razziale, le offriamo la nostra piena e convinta solidarietà. Siamo orgogliosi, cara Senatrice Segre, che lei ci rappresenti nell’Aula del Senato. VIVERE Cernusco


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