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martedì 26 febbraio 2008

Raccolte 5.000 firme contro le rotte di Linate

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eureka! Grazie Sindaco di Cernusco. Qui a Bussero, per la non "precisa" interessenza delle Istituzioni tutte , si sono raccolte ben 41 firme !!!
Solo chi aveva comprato la GdM sapeva della raccolta. Una tiratina di orecchi al Comune di Bussero.

Anonimo ha detto...

Ho letto entrambi gli articoli sia su Repubblica che su Aero Habitat e sono arrivato alla conclusione che bisogna stare attenti a non farsi prendere in contropiede. La disponibilià di Cernusco ad accettare alcuni sorvoli è pericolosissima dopo aver conosciuto il non preavviso, il diniego alla realtà dei sorvoli mascherato da "effetto di dispersione di rotta " come riportato dall'articolo di Repubblica. Ma ci si chiede che se fosse vero Linate non ha controllo sulle rotte e anche"con un occhio di riguardo"(Grazie presidente) noi siamo insicuri. Riport l'articolo di Aero Habitat :
Linate, la sperimentazione fallita, un articolo su “la Repubblica”

Aerohabitat lo aveva evidenziato da tempo, quel scenario di mitigazione, ovvero la sperimentazione dei nuovi decolli, sarebbe stato un fallimento. Anzi avrebbe peggiorato la situazione. Era purtroppo facile stimarlo, basta interpretare correttamente la modelizzazione matematica INM scaturita da una proposta che non era praticabile:
- quello stretto l’arco di virata a 850 piedi sulla destra senza un punto fisso d’inizio virata avrebbe generato maggior impatto acustico, anche con taglio del 50% dei voli;
- i voli su Milano (zona 3) evidentemente non si dovevano proporre;
- quei voli sulla radiale 005 con le virate a 2.5 e 4 miglia non possono che accrescere il carico acustico.
Mentre continua, comunque (???), la fase cosiddetta sperimentale, i tecnici dovranno riformulare lo scenario di “mitigazione” ed il compito non sarà facile.
Chi si carica i voli che andavano su Milano? Quale Comune sacrificherà i suoi cittadini?
In attesa di registrare i prossimi eventi proponiamo l’interessante articolo a firma Ilaria Carra apparso il 28 febbraio su la Repubblica.

Via da Milano, più voli sull´hinterland di Ilaria Carra
La sperimentazione delle nuove rotte per i decolli da Linate è terminata. Ma solo sulla carta, dato che i 60 voli che da settembre passano ogni giorno sulla zona nord-est proseguiranno comunque fino al 2 luglio. Dalle rilevazioni effettuate in questi cinque mesi sul quadrante che interessa la città «il tentativo di spalmare le rotte non ha dato esito positivo», spiega Alberto Basile, direttore dello scalo di Linate e presidente della commissione aeroportuale anti-rumore, «non ci sono stati miglioramenti in quest´area e pertanto stiamo lavorando a un nuovo piano».
L´assessore comunale ai Trasporti Edoardo Croci conferma: «La settimana prossima si riunirà la Commissione aeroportuale con i comuni interessati e chiederò che per quanto riguarda Milano si torni alle rotte preesistenti, dato che la sperimentazione ha avuto risultati non previsti sull´area di sorvolo cittadina». Si torna quindi alla vecchia radiale 341, che interessa una porzione minore della città, precisamente la zona industriale dell´ex Innocenti, al Rubattino.
Ma i comitati di quartiere chiamati in causa dall´attuale sorvolo - Loreto, Rubattino, Città studi, Lambrate, Udine e Bottini - non hanno accolto con favore la notizia della proroga fino a luglio. Anzi, sul piede di guerra, nell´ennesima lettera al sindaco Letizia Moratti, chiedono che il test cessi prima dell´estate. «La sperimentazione è finita e non si spiega perché i voli debbano continuare fino all´estate - si chiede Giuseppe Raimondi, coordinatore dei comitati - dato che oltretutto gli esiti dell´impatto su Milano sono risultati negativi. Se entro metà marzo non avremo nessuna risposta bloccheremo Linate».
In replica alla proroga, Basile spiega che «ci sono tempi tecnici obbligati per cambiare delle rotte, anche se sperimentali, occorre seguire un iter che è lungo. Ne va della sicurezza aerea dello scalo e del territorio circostante». E aggiunge che «nel nuovo piano si terrà conto degli esiti positivi riscontrati in questi mesi». Ovvero quelli che riguardano il passaggio sulla zona nord-est dell´hinterland milanese, che comprende i comuni di Pioltello, Segrate e Peschiera Borromeo, gravati fino a qualche mese fa dal passaggio del 70 per cento dei voli in partenza da Linate e ora beneficiati dalla sperimentazione. Sul quadrante nord-est, quindi, le rotte resteranno sostanzialmente invariate.
Non sono d´accordo però i cittadini di Cernusco sul Naviglio (30mila abitanti) che, pur essendo esclusa sulla carta dal passaggio dei voli, è stata sorvolata in questi mesi dal 32 per cento del traffico complessivo. «È l´effetto della dispersione di rotta, gli aerei non viaggiano su binari - spiega Basile, - nel prossimo piano avremo un occhio di riguardo per questa situazione». Ma il sindaco di Cernusco che guida la protesta dei cittadini, Eugenio Comincini, ci tiene a precisare che «siamo disposti sì a fare un sacrificio, ma non in questa dimensione e con questo trattamento. Non siamo nemmeno stati avvisati. Dalla sera alla mattina ci siamo trovati gli aerei sopra le case».
29 febbraio 2008

Inoltre teniamo presente che tenuto conto che Air France, - probabile acquirente di Alitalia - vede nella esistenza dell’hub di Malpensa il più grosso scoglio alla rinascita di Alitalia, ed è quindi probabile un futuro ridimensionamento di Malpensa a favore di Linate . Ciò si tradurrebbe in un aumento del traffico aereo, andando ad aggravare il bilancio già ampiamente in rosso dei decibel scaricati sulle popolazioni residenti intorno all’aeroporto di Linate.

E non illudetevi che i Comuni limitrofi a Linate , Pioltello Segrate e Peschiera Borr, si spartiscano le rotte addizionali o forse lo faranno solo sulla carta (vedi Cernusco al contrario).

Saluti