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martedì 3 febbraio 2015

Chi ha paura di VIVERE Cernusco?

Da mesi assistiamo sui media locali a uno stillicidio di accuse, non documentate e pretestuose, che hanno come principale obiettivo la posizione assunta dal nostro gruppo politico in merito al possibile ampliamento del Carosello. Ex politici in disarmo, consiglieri rampanti in vena di protagonismo, anime belle di un ambientalismo ideologico e chiuso ad ogni confronto, tutti insieme a gridare che l’Amministrazione di cui facciamo parte – noi, da sempre difensori del verde – sta tradendo i suoi valori di riferimento, distruggendo un parco per consentire l’ampliamento di un centro commerciale.

Non è così, e l’abbiamo spiegato in più occasioni, documenti e numeri alla mano. Ma, si sa, basta ripetere ossessivamente per mesi la stessa bugia e questa prende le sembianze di realtà.

La piccola porzione di Parco degli Aironi, circa l’8% del totale, che potrebbe essere oggetto dell’ampliamento (sempre che la Giunta Regionale dia l’ok), è oggi del tutto inutilizzata, in quanto sponda di una ex cava mai riqualificata; a fronte di questo piccolo sacrificio, Cernusco acquisirebbe 36.000 mq di aree verdi, pari a quattro volte quelle cedute, completando così il grande parco lungo il Naviglio Martesana; la nostra città otterrebbe poi la completa riqualificazione del Parco degli Aironi e anche la sua manutenzione non graverebbe più sulle casse comunali. Senza parlare degli interventi viabilistici che permetterebbero di decongestionare il traffico che attualmente gravita in quella zona. E al problema occupazionale non si pensa? In un periodo ancora di crisi non è poca cosa la possibilità di avere qualche centinaio di nuovi posti di lavoro vicino a Cernusco, oltre alla salvaguardia di quelli esistenti.

Paradossale poi che le accuse più veementi alla nostra posizione sulla questione Carosello arrivino da un ex sindaco, improvvisamente folgorato sulla via della partecipazione e della tutela del verde. Ma non è lo stesso sindaco che per anni ha negato ogni strumento di partecipazione, ha approvato tante edificazioni al di fuori del Piano Regolatore, e proprio per tutto questo è stato bocciato dai Cernuschesi?

Vivere Cernusco non è solo un movimento ambientalista, anche se la difesa del territorio è una delle sue priorità, è una forza di governo che, responsabilmente, di fronte a scelte difficili, mette sui piatti della bilancia costi e benefici per la città. Sulla base di questa analisi e non di pregiudizi ideologici, fa le sue scelte.

Evidentemente c’è chi teme questa nostra indipendenza di giudizio, questo nostro essere alieni da ideologismi e giudizi precostituiti. 
Certo è strano questo attacco concentrico, da destra e da sinistra…

Chi ha paura di Vivere Cernusco?

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