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giovedì 1 ottobre 2020

Cernusco aumenta le aree verdi assegnate agli agricoltori

Intervento del capogruppo Giordano Marchetti durante il consiglio comunale del 30 settembre:

L’assegnazione in locazione delle aree verdi da sempre un tema, condiviso ovviamente anche con il mio gruppo, che mi sta particolarmente a cuore perché ha rappresentato e rappresenta ancora oggi uno dei punti forza dell’ormai datato PGT. L’idea, sicuramente innovativa dal punto di vista urbanistico (stiamo parlando di una scelta fatta una dozzina di anni fa), di definire nel Piano dei Servizi l’attività di cura e coltura del territorio comunale da parte degli agricoltori un servizio di interesse generale per la città rappresentava allora una scommessa sul futuro che, col senno di poi, credo sia stata vincente. Credo sia percepibile a ciascuno di noi il fatto che le attività agricole a Cernusco sono consolidate, le coltivazioni sono di qualità e ben curate e tra le conseguenze di ciò vi è un patrimonio verde della città tutelato e preservato.

Attraverso il PGT abbiamo riconosciuto ai nostri agricoltori il ruolo, non solo di imprenditori, ma anche quello di custodi e garanti della qualità paesaggistica della città attraverso la realizzazione di siepi e filari, il ripristino dei percorsi poderali, la cura della rete irrigua, l’estensione delle colture biologiche e tutto ciò non solo sulle aree di loro proprietà ma anche su quelle di proprietà comunale, acquisite nel tempo a patrimonio pubblico a seguito di convenzioni urbanistiche, e date loro in concessione attraverso bandi pubblici definiti all’interno di regole condivise con le lo Organizzazioni Imprenditoriali.

Ciò ha consentito di garantire non solo la qualità paesaggista del ns. territorio ma anche di sgravare il Comune dagli impegni manutentivi ad oggi di 576.000 mq di aree in nostro possesso grazie alla concessione d’uso delle stesse date agli agricoltori e che nelle prossime settimane, dopo l’espletamento del bando di assegnazione, diverranno 700.000 mq.

Molto bene quindi la volontà dell’Amministrazione di proseguire su questa strada che rappresenta un modello di conservazione e utilizzo del suolo che credo abbia pochi uguali a livello nazionale. L’ho già detto in altra occasione ma lo ripeto ancora non avendo avuto riscontro: questo modello dovrebbe essere portato come esempio di buone pratiche esportandolo e pubblicizzandolo al meglio a partire dai vari consessi sovracomunali di carattere politico e non. E’ una cosa che ho fatto in passato e vi assicuro che il tema aveva suscitato, nei vari consessi, molto interesse.

Chiudo dichiarando già da ora il voto favorevole di VIVERE e invitando nuovamente l’Amministrazione a non lasciare cadere la sollecitazione che ho fatto poc’anzi riguardo l’esportazione di queste buone pratiche.



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