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giovedì 22 gennaio 2009

Vittoria della campagna acqua bene comune

VIVERE Cernusco annuncia con piacere che ieri, mercoledì 21 gennaio 2009, la VI Commissione Ambiente e Protezione Civile della Regione Lombardia ha approvato quasi all'unanimità le modifiche alla Legge sulle Risorse Idriche.
Il percorso è stato lungo, Cernusco, su proposta di tutti i consiglieri della maggioranza, aveva approvato una mozione che chiedeva la revisione della legge regionale che, di fatto, obbligava alla privatizzazione di tutte le società che gestiscono la distribuzione dell'acqua. Nelle altre regioni italiane in cui la privatizzazione ha già avuto luogo ciò ha portato ad un aumento dei prezzi anche di 2 o 3 volte.
154 sindaci di comuni lombardi avevano chiesto un referendum abrogativo. I sindaci ‘referendari' lamentavano, in particolare, tre questioni: l'obbligatorietà della divisione tra la gestione di reti e impianti e l'erogazione del servizio idrico, l'obbligo di assegnazione solo con gara dell'erogazione del medesimo, e l'ingresso di soggetti diversi dai Comuni nelle società patrimoniali.
Il progetto di legge, definitivamente perfezionato da quattro emendamenti che recepiscono in pieno le istanze dell’opposizione e dei sindaci, verrà ripresentato, martedì prossimo, appena prima del Consiglio regionale, durante l'incontro già fissato della Commissione (presente l'assessore alla partita), coi sindaci referendari. Ciò al fine di approdare in Consiglio con un documento in tutto e per tutto condiviso.

Erica Spinelli, che 17 settembre 2007 aveva presentato la mozione in Consiglio Comunale a Cernusco, evidenziando come la legge regionale fosse in contrasto con gli articoli 114, 117 e 118 della nostra Costituzione, ha dichiarato: "Questa battaglia, che ha superato i confini delle forze politiche, ha mostrato come esistano dei beni che sono e devono rimanere comuni. L'acqua è un diritto di tutti, su cui non si può lucrare. Per questo siamo soddisfatti ed orgogliosi di essere tra i moltissimi comuni lombardi che si sono opposti a questa minaccia rivendiacando l’importante principio secondo cui l’acqua e le sue reti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica, per il bene comune della nostra città".

Per VIVERE Cernusco si tratta di un'altra buona notizia dopo il ripristino dei finanziamenti per i lavori di miglioramento dell'efficienza energetica.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di acqua,sarebbe interessante un'inchiesta "pubblica" sul modo di gestire le rilevazione dei consumi e la bollettazione del CAP. E' notorio che Amministratori condominiali poco onesti, hanno qui intravisto la debolezza del Consorzio che si accorge dei mancati pagamenti dopo anni e intascano loro. I poveri malcapitati Condomini che loro malgrado si accorgono della truffa anni dopo, si vedono (cornuti e mazziati) appioppare interessi di mora sbalorditivi. Eppure il CAP non è esente da responsabilità per mancato controllo. Del debito devi rientrare subito perché gl'interessi di mora scattano solo quando hai pagato l'inevaso. Se poi non paghi tutto e subito o a rate ti calcolano gl'interessi degli interessi. Alcune volte gl'interessi sono addirittura superiori al capitale. Ma credo che il "non accorgersi" dei mancati pagamenti possa essere un metodo ed un sistema del CAP: si guadagna di più riscuotendo gl'interessi che non con la semplice bolletta dei consumi! E' ora di mettere un punto fisso!