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mercoledì 11 marzo 2009

Sviluppo sì, ma sostenibile

Non ci sorprendono le dichiarazioni dell’ex sindaco Cassamagnaghi, che fa passare come occasione di “sviluppo” la possibilità di cementificare il Parco delle Cascine con l’operazione relativa allo stadio dell’Inter. Da chi, in cinque anni di governo, ha quasi totalmente bruciato un Piano regolatore da centinaia di migliaia di metri cubi non ci si poteva attendere altro che un invito ad asfaltare un Parco.
Ma, se proviamo a ragionare sui numeri, possiamo facilmente capire che questo presunto sviluppo sarebbe davvero insostenibile per la nostra città.
  • spazio commerciale: la Juventus, che a Torino sta portando avanti un progetto simile a quello di Pioltello, ha reso pubblico che lo spazio commerciale legato allo Stadio avrà una media di 10.000 visitatori al giorno e sarà aperto 7 giorni su 7, funzionando anche in occasione delle partite;
  • nuove abitazioni: i progetti sono vari, ma si parla comunque di oltre 7.000 nuovi abitanti, che graveranno sulla rotonda tra Padana e via San Francesco;
  • infrastrutture: tra le proposte in essere non esiste nessuna nuova fermata della metropolitana, ma solo una piccola linea di collegamento tra Cascina Burrona e il cinema multisala, una linea di nessuna utilità per Cernusco;
  • 65.000 mila posti: se la capienza dello Stadio venisse confermata, come si muoveranno tutte queste persone in entrata ed uscita? Anche ipotizzando un elevato utilizzo dei mezzi pubblici, ci saranno 30.000 persone per strada, cioè la Padana tra Cernusco e Vimodrone.
Non è sviluppo quello che porta un abbassamento della qualità della vita per l’aumento del traffico, dell’inquinamento e della densità abitativa.
Qualcuno, a destra, usa spesso e volentieri la definizione "sinistra del no" per non affrontare il merito delle questioni, per decontestualizzare ogni idea, ogni parola, nascondendola dietro un siparietto.
VIVERE Cernusco invita invece tutti a rimanere nell’ambito dei progetti e a discutere nel merito delle questioni. Solo in questo modo si eviterebbero prese di posizioni ideologiche, per confrontarsi invece su elementi concreti.

Per gli iscritti a FACEBOOK segnaliamo la causa per dire NO allo Stadio.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bruciare centinaia di migliaia di mc.,detto francamente, non è il peggiore dei mali. Semmai occorre chiedersi come mai erano disponibili centinaia di migliaia di mc. edificabili e/o ancora da edificare. Resto sempre meravigliato dalla politica del territorio di questi ultimi anni che passa sopra tutto e su tutto come non fosse successo niente. Ma Cernusco e i Cernuschesi sono fantastici. "Digeriscono" tutto perché hanno uno stomaco di ferro. Non sono affatto un giustizialista, ma vedere che, oltre alle sacrosante critiche a Cassamagnaghi che ci ha messo del suo e mica poco in fatto di mc., è sottaciuta o passata in second'ordine la questione fondamentale e centrale di un PRG fatto in un certo modo e vera origine di tutto, mi da un sacco di fastidio. Certe scelte territoriali incredibili ed inconcepibli meriterebbero una bella “azione di classe” risarcitiva. Ma sarei disposto a passare sopra anche a questo visto che errare è umano. Purché chi li ha commessi, prima di pontificare nuovamente come sta succedendo di questi ultimi tempi, abbia il coraggio di ammetterli visto che c'è di mezzo il territorio "bene comune". Ma questa è un’arte che i “politici” non conoscono. Ecco perché la “politica” ha perso il suo ruolo.