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giovedì 13 gennaio 2011

Nuovo tentativo per il Biglietto Unico Metropolitano

All'insegna di uno dei punti fondamentali per questa amministrazione, ovvero il potenziamento della mobilità sostenibile il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini si è riunito ieri con gli altri sindaci dell'hinterland milanese per chiedere ancora una volta che venga istituito una tariffa unica per l'accesso ai mezzi pubblici eliminando così il balzello che grava sui pendolari e sui cittadini che vivono alle porte di Milano.

Il Giorno di oggi offre un'analisi della situazione:
Da Novate a Bresso, da Cesano Boscone a Rozzano, da San Donato a Corsico il ritornello è lo stesso: «Il trasporto pubblico locale così com’è non va». È ora di dire «Basta», dicono in coro. Vogliono la riorganizzazione delle linee, tariffe adeguate e soprattutto vogliono contare di più nei tavoli di lavoro. Un’altra volta hinterland contro Metropoli per il trasporto locale. I sindaci fanno vedere i muscoli e promettono azioni eclatanti per attirare l’attenzione. Arrivano pure a chiedere alla Regione di schierarsi.

A tirare in ballo il Pirellone è Daniela Gasparini, sindaco Pd di Cinisello Balsamo. «È l’istituzione competente in materia di trasporti. Per questo chiediamo un incontro con l’assessore Raffaele Cattaneo». La carica dei sedici ha prodotto un documento che sarà inviato al Comune di Milano, ad Atm e alla Regione. Un documento che «rappresenta le istanze di 538mila abitanti». «I temi che vogliamo affrontare sono tre — spiega Oldrini —. I tagli pesantissimi del Governo al trasporto pubblico locale, la constatazione che i nostri cittadini pagano un prezzo spropositato per una qualità di servizi non sempre all’altezza» e il tanto rincorso biglietto unico, vero cavallo di battaglia delle amministrazione dell’hinterland.

A ribadirlo è Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco Sul Naviglio, che rappresenta i colleghi della zona Martesana. «Chiediamo a Milano di svolgere il ruolo di città capoluogo e di farsi carico delle responsabilità nei confronti della cintura e di un servizio metropolitano di cui è proprietaria. C’è la necessità di ammodernare la rete e rivedere le tariffe». Prezzi in base ai chilometri realmente effettuati e non biglietti a dazio. «Ci hanno sempre detto che è il Comune di Milano che paga la differenza per avere tariffe più agevoli — conclude Oldrini —. In queste settimane abbiamo scoperto che è Atm a pagare Milano: 25 milioni di euro nei giorni scorsi e 50 milioni nei prossimi».


VIVERE Cernusco aveva più volte, in passato, sollevato il problema. In questi anni Cernusco ha investito per dotare la fermata della metropolitana di ascensori per disabili, aprire un parcheggio custodito e gratuito per le biciclette e istituire diversi chilometri nuovi di piste ciclabili in percorsi protetti.

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