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domenica 3 agosto 2014

Ampliamento Carosello: l'intervento dell'assessore Giordano Marchetti

Riportiamo l'intervento con le risposte ai consiglieri tenuto in Consiglio Comunale dall'assessore Giordano Marchetti in occasione della presentazione dell'atto di indirizzo rispetto all'ampliamento del Centro Commerciale Carosello.

Tante le domande, alcune anche comuni a consiglieri di maggioranza e opposizione, alle quali cercherò di rispondere in questo intervento.
Inizio con il consigliere Gargantini (anche perchè alcune sue richieste sono state poi riprese da altri). Prima di entrare nel merito di queste, però, visto che mi ha citato innumerevoli volte, voglio dirle che, con l’intervento che ha fatto questa sera, ha solo ribadito quanto sta affermando da giorni sul suo blog, cioè una serie di giudizi ripetuti a mo’ di slogan contro alcuni suoi avversari politici, in particolare contro la mia persona e il mio gruppo politico, e solo per conquistare spazi residuali sulla stampa locale; i giudizi in questione denotano infatti superficialità e mancanza di conoscenza dell’argomento in discussione; ma, si sa, gli approfondimenti richiedono tempo e impegno e questa, ahimè, è merce che non si può comprare a basso prezzo in qualsiasi mercato.


Lei perde molte occasioni per presentarsi in commissione e avere quindi qualche conoscenza in più. Vede, essere Consigliere è un privilegio, perché grazie a quel ruolo si può sapere e conoscere di più, e avere l’opportunità di criticare, contestare e decidere, alla fine, se approvare o dissentire; ma qualsiasi decisione si voglia prendere, per essere credibili, è fondamentale saperla argomentare con fatti e ragionamenti e non con discorsi raffazzonati, costruiti su suggerimenti di qualche frequentatore del suo blog.

Ora comunque entro nel merito di alcune sue affermazioni.

Partiamo dal Parco degli Aironi. Sul suo blog ha pubblicato tante belle foto del Parco e in particolare dello specchio di cava, dei percorsi, della vegetazione…, e stasera questi argomenti li ha ripresi con un video e verbalmente. Cosa si vuole insinuare? Che tutto ciò (lago, percorsi, verde…) non ci sarà più? Non è così, e lo sa anche lei, perché quello che c’è - e che mostra con dovizia di immagini - continuerà ad esserci, anzi sarà finalmente migliorato perché verrà fatta una manutenzione continua che oggi non siamo in grado di fare (anche ci ha preceduto ha portato a casa l’area, ma non ha poi provveduto alla sua cura) e finalmente quell’area potrà diventare un parco “vero” a vocazione naturalistica.

Fuori da ogni polemica, oggi quello che chiamiamo Parco degli Aironi continua, a distanza di anni, ad essere, ahimè, un ibrido tra un’area di risulta di cava e un’intenzione, o sogno, mai concretizzatosi, di riuscire a trasformare “il brutto anatroccolo (l’area residua di cava) in cigno”. Per carità, poi possono anche piacere i butti anatroccoli, ma converrà che il cigno è un’altra cosa.

Questo per dirle, fuori da ogni metafora – lo dico anche ad altri consiglieri - che nessuno scempio ci sarà su quell’area, bensì opportunità per rimettere in gioco una fetta importante di territorio oggi non utilizzata. Anche i Pescatori, che hanno resistito per anni, oggi hanno abbandonato l’area, che rimane un ambito naturalistico sì, ma che oggi non riusciamo a valorizzare.

Altra questione: Aree lungo il Naviglio tra Ronco e Cernusco. Lei ha citato una mia intervista, in cui dico quello che piacerebbe a me, ma non solo: poter ampliare il parco storico della Martesana – per inciso ricordo che non è un pallino mio: ho avuto la fortuna di redigere il PGT, negli anni scorsi, e ricordo a lei e a tutti i consilgieri che nel Documento di Piano del PGT è contenuto un progetto strategico che riguarda proprio questo punto, demandando al Piano dei Servizi l’obiettivo di portare a completamento e consolidamento il Parco della Martesana attraverso l’acquisizione al demanio pubblico delle aree non ancora disponibili – chiudo l’inciso. Quindi questo ampliamento del Parco, non è una novità di oggi, lo sto facendo già da tempo: sto infatti chiedendo che tutte le aree esterne - cedute dagli operatori nell’ambito dei piani attuativi nei campi della modificazione - siano quelle che gravitano lungo l’asse della Martesana; questo anche in previsione del futuro PLIS della Martesana, previsto dalla Provincia, che sta muovendo proprio in questi mesi i suoi primi passi (ci sono stati già incontri con gli altri sindaci della zona).

Detto questo, voglio ricordare a tutti che le aree di compensazione ambientale non sono aree verdi qualsiasi, scelte a caso sul nostro territorio: sono aree ben definite nel Piano dei Servizi del PGT e, guarda caso, la maggior parte di esse ricadono proprio lungo l’asta del Naviglio. Questa quindi è la sollecitazione che faccio; starà poi ad Eurocommercial – non certo al Comune - prendere i necessari contatti con i proprietari di quelle aree per farci poi una proposta che, nel caso ci convinca, potremo accettare.

Sul Patto di Stabilità: Gargantini, lei sostiene che i 3.5 milioni di € per la cessione dell’area non sarebbero spendibili per il patto di stabilità. Come le ha già detto un consigliere, forse non le è ancora chiaro il meccanismo di questo Patto. La invito a fare un giretto dall’Assessore al Bilancio, Rosci, che saprà spiegarglielo al meglio.

Afferma poi che i benefici ambientali ed economici possono essere recuperati in altro modo. Anche qui qualche consigliere di maggioranza le ha già risposto. Se vuole le rispondo anch’io: Come? Quando? Posso dirle che i suoi sono solo proclami! Noi tutti abbiamo aspettato le sue proposte alternative che, come in altre occasioni, non sono arrivate. Se le ha, questa è la sede e la serata per farle. Spero che, nella replica, abbia l’opportunità di tirarle fuori.

Torriana Guerina: sapevo che sarebbe arrivato con questa obiezione: ai tempi io e il sindaco Comincini, dai banchi dell’opposizione, avevamo contestato duramente quel Piano di Intervento. Cosa è cambiato? Ricordo, a lei ma anche ai consiglieri più giovani, che non hanno avuto modo di seguire la vicenda, i numeri di quel PII, assolutamente non paragonabili a quelli di stasera: 94.256 mc, di edifici a torre con destinazione commerciale, espositiva e direzionale (piano adottato, senza nessuna discussione o atto d’indirizzo preventivo come quello che portiamo stasera in consiglio, dal Consiglio Comunale il 22/07/2004) da realizzarsi sull’ultima area verde posta a nord di Cernusco, al confine con il comune di Carugate lungo la strada S.P. 121, lato est ed ovest.

Un’operazione stimata in quasi 14.000.000 di Euro, tra oneri di urbanizzazione e standard di qualità, che non prevedeva la cessione di nessuna area standard, ma solo di incamerare soldi...

Anche se, di questi, 8 milioni se ne andavano in scomputi per opere connesse all’intervento urbanistico e per la sistemazione e cessione dell’ex cava dei pescatori; i rimanenti 6 milioni sarebbero invece dovuti servire per la realizzazione di un plesso scolastico ma, siccome nel Piano Regolatore non era prevista alcuna area a tale scopo, fu inserito nel Piano adottato la dicitura ”Qualora l’Amministrazione comunale non riuscisse però a reperire l’area, indicherà alla società interessata al Piano una o più opere da realizzarsi fino al concorrimento della cifra stabilita”.

Parlare di compensazioni ambientali, su un intervento di quelle dimensioni, allora, era come dire una bestemmia e i soldi, che sembravano sempre tanti sulla carta, non si concretizzavano mai nelle casse comunali. Come paragonare quel PII, quello sì un vero scempio, a quanto in discussione stasera?

E passiamo al punto successivo, l’occupazione
Viene da molti messo in dubbio lo sviluppo occupazionale. Certo, non sarà Eurocommercial che dovrà individuare i lavoratori da assumere nei vari esercizi commerciali ma, sulla scorta di quanto mi è stato sollecitato in commissione, ho chiesto alla società quali sono i dati occupazionali di oggi:

escludendo i lavoratori occasionali e stagionali, gli occupati oggi (a tempo indeterminato e determinato, a tempo pieno e a part time) sono 1297, di cui 191 da Carugate, 105 da Brugherio, 48 da Cernusco, 69 da Cologno, 47 da Agrate, 38 da Pessano, quindi 498, più qualche decina che viene da altri comuni vicini (Pioltello, Bussero, Vimodrone). Sono perciò ben oltre 500 i lavoratori che provengono dal territorio prossimo al centro commerciale Carosello; se stimiamo mediamente un costo di 25/30.000 euro/anno per lavoratore, significa che sul territorio l’investimento economico riferito al solo personale assunto è di circa 15 milioni di euro; e dobbiamo anche considerare tutto l’indotto, cioè il lavoro, ad esempio, di pulizia, manutenzione del verde, degli impianti elettrici e così via…, che vale qualche centinaio di migliaia di euro l’anno. La ricaduta economica sul territorio è quindi evidente.

Altra questione sollevata da più consiglieri: l’impatto sul commercio locale
Riporto alcuni dati, riferiti alle sole strutture commerciali di vicinato (fino a 250 mq di superficie di vendita): nella variante commerciale del PGT, adottata e poi approvata lo scorso anno, abbiamo tenuto conto di uno studio che analizzava i dati sul commercio a Cernusco negli anni 2002-2012.

I dati sono questi: superfici di vendita aumentate del 24,5%, unità di vendita aumentate del 5,8%. Un altro dato (la fonte è l’Osservatorio regionale del Commercio) riguarda gli ultimi 5 anni (2008-2013). Nei comuni limitrofi al Carosello i negozi di vicinato sono quasi ovunque aumentati di numero: Carugate + 10 unità, Cernusco + 18, Brugherio + 5, Agrate + 16, Caponago + 10, Pessano – 3, Bussero -2

Tutto ciò in un periodo in cui altri comuni hanno visto invece un decremento in qualche caso notevole: Concorezzo – 33, Cologno – 7, Vimodrone – 6, Sesto San Giovanni - 168

Quindi gli esercizi di vicinato tengono, anzi in molti casi aumentano, nonostante la vicinanza del centro commerciale 
Altra questione: no ai centri commerciali.
Abbiamo sempre detto che non li volevamo sul nostro territorio, infatti nel c.c. del 29/7/13, quando abbiamo adottato la variante commerciale al PGT, dissi:

“per le grandi strutture di vendita (GS), le condizioni di sostenibilità ambientale, infrastrutturale, logistica e di mobilità che queste strutture richiedono ci hanno convinti nella scelta di escludere un loro insediamento su tutto il territorio comunale. Tuttavia, visto anche le notizie circolate recentemente sulla stampa e l’interrogazione del Consigliere Mandelli, non nascondo che a fronte di un eventuale richiesta Regionale di Accordo di Programma finalizzato all’ampliamento dell’esistente grande struttura di vendita operante nel Comune di Carugate, l’Amministrazione Comunale, così come avevo già detto nel corso del C.C. di approvazione del Documento di Inquadramento Commerciale, non esclude a priori un confronto che, limitatamente ai campi posti immediatamente a confine con questa grande strutture di vendita, possa, se ci saranno le condizioni di sostenibilità ambientale e infrastrutturale, consentire a quei campi una destinazione commerciale”.

Non ho quindi nascosto nulla al consiglio, anzi a dicembre, quando la variante è stata posta in approvazione, ho ribadito le medesime cose.

Andiamo avanti: questione traffico
Come mi era stato sollecitato in commissione, ho chiesto ad Eurocommercial se avesse mai fatto delle rilevazioni sul traffico in prossimità del centro commerciale Carosello. Questi sono i dati che mi sono stati forniti, riferiti alla prima settimana di giugno, sulle 24 ore, nel quadrante che circonda il centro commerciale, ricomprendendo a sud la provinciale 121 all’altezza del distributore Q8, a nord all’altezza della rotonda Ikea e, sull’asse est ovest (provinciale 208) alla rotonda di Brugherio/tangenziale:

giorno feriale (dato medio) - 156.836 veicoli leggeri e 6.780 pesanti, quindi 163.616 totali, di cui 24.716 in entrata/uscita dal centro commerciale Carosello (solo il 15,1% del totale)
sabato: 148.562 veicoli totali, di cui 34.200 nel centro commerciale (23%)
domenica: 123.466 veicoli, di cui 25.141 nel centro commerciale (20,4%)

Una rilevazione concentrata sull’orario di massimo traffico (ore 18-19 dei giorni feriali) ha fornito questi dati: 11.236 veicoli leggeri e 268 pesanti, 11.503 totali, di cui 2.220 nel centro commerciale (19,3%). Questi i dati di oggi, che evidenziano quanto il traffico, notevole, su quelle strade, non è per buona parte imputabile alla presenza del Carosello.

Chiaro che l’ampliamento porterà un aumento di veicoli, ma abbiamo visto che la maggioranza del traffico che gravita sulle provinciali 121 e 208 non è interessato al Carosello, inoltre la Tem diventerà pienamente operativa nella primavera 2015. Avremo quindi la possibiltà di chiedere nuove rilevazioni sul traffico delle provinciali 121 e 208. I tecnici della Tem ritengono che la riduzione, in particolare sulla 121, sarà di circa il 30%, quindi avremo un saldo complessivo che, tra incremento dovuto all’ampliamento del Carosello e riduzione dovuta alla nuova arteria, quasi sicuramente comporterà una diminuzione del traffico rispetto all’attuale.

Riguardo ai problemi di inquinamento atmosferico che sono stati sollevati in commissione, posso ricordare che, pur non avendo rilevazioni che riguardano l’area del Carosello, abbiamo comunque i dati rilevati dalla centralina mobile posizionalta da Arpa nel 2011/2012 in via Leonardo da Vinci, in un punto particolarmente trafficato, in periodo invernale (con riscaldamenti quindi attivi), con temperature rigide e scarsa ventilazione, per un periodo di 40 giorni: questo dati ci dicono che i valori degli inquinanti nella nostra città sono tutti ben al di sotto dei valori limite previsti dalle norme.

L’Arpa ha una serie di centraline fisse a Milano e hinterland e tutte, anche quella in via Pascal (zona Lambrate) che registra i valori migliori, registrano comunque valori superiori a quelli registrati dalla centralina posizionata a Cernusco.

Sono arrivate inoltre molte sollecitazioni su come rendere più sostenibile il consumo di suolo legato alle trasformazioni. Come provvedere a restituire qualità e valore ambientale al territorio comunale?

Con il PGT abbiamo introdotto due meccanismi, quelli della Mitigazione ambientale e della Compensazione ambientale, immaginando così di attribuire ad ogni trasformazione una diretta responsabilità nei confronti della qualità ambientale del territorio.

Mitigazione e Compensazione sono due concetti che contengono azioni di diversa natura il cui scopo è quello di produrre contropartite agli effetti prodotti da trasformazioni urbanistiche.

Per mitigazione ambientale si intende la riduzione o l’attenuazione dell’effetto dell’impatto ambientale generato e, solitamente, queste mitigazioni sono collocate in prossimità del luogo dove avviene l’impatto ambientale. Un esempio potrebbe essere la generazione di verde all’interno del lotto o il mantenimento di un certo coefficiente di permeabilità: nel caso in discussione stasera abbiamo ipotizzato una permeabilità intorno al 40%, e sulla generazione del verde ricordo l’ipotesi di unire in un unico parco i due ambiti verdi oggi esistenti a Cernusco e Carugate, la loro riqualificazione anche con nuovi interventi di ripiantumazione, che coinvolgeranno anche le zone dove si verifica una deframmentazione di aree verdi/agricole a causa delle nuove infrastrutture viabilistiche.

Per compensazione ambientale invece si intende la generazione di valori ambientali, persi a causa dell’intervento urbanistico, attraverso la riproduzione di nuovi valori che possono essere collocati altrove rispetto al luogo ove i primi si sono persi: nel caso in questione non ci limitiamo ad una riproduzione sic et simpliciter – 9000 mq persi da una parte 9000 mq recuperati da un’altra – ma vorremmo imporre la stessa riproduzione di valori prevista dal PGT per i campi della Modificazione e cioè per ogni mq di superficie edificata calpestabile, 4 mq di aree verdi. Una norma, questa, contenuta nel nostro PGT, praticamente unica nel panorama regionale e tra le poche anche a livello nazionale, che distingue il nostro PGT proprio per l’attenzione all’ambiente.

Ma non dimentichiamo che nel PGT, al di fuori dei campi della modificazione, non è prevista nessuna compensazione ambientale avente queste caratteristiche (1 a 4) e dunque, nel caso del Carosello, questa richiesta non è cosa semplice da far digerire agli operatori, in quanto potrebbero richiedere l’applicazione della L.R. 6 del 2010 nella quale, all’art. 150, si dice che le aree destinate a grandi strutture di vendita devono prevedere attrezzature pubbliche o ad uso pubblico nella misura del 200% della SLP di cui la metà da destinare a parcheggi ad uso pubblico. Tradotto, ragionando sempre sui 9000 mq di superficie calpestabile, 9000 mq di parcheggi ad uso pubblico e solo 9000 mq di aree standard.

Noi invece stiamo sostenendo di volere, solamente di compensazione ambientale, una superficie pari a 4 volte la SLP realizzata, e aggiuntiva rispetto alle dotazioni standard, come per esempio i parcheggi: oltre 35.000 mq, quindi, di compensazione ambientale, e inoltre nuove superfici a parcheggio, distribuite su tre piani, di cui due interrati per ridurre l’impatto paesaggistico.

Ultima questione, sollevata da parecchi consiglieri, quella dei rapporti causa effetto che l’intervento potrebbe generare.

Riguardo alla questione, riferita all’intervento nel suo complesso (ampliamento di struttura esistente, procedura da AdP, nuova viabilità), tutto ciò risulta ricadere nella disciplina VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e nella procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).

Questo significa che gli operatori dovranno produrre elaborati tecnici che contengano indagini e valutazioni finalizzate a determinare i potenziali effetti che l’intervento potrà avere sulle principali componenti ambientali coinvolte e cioè indagini e valutazioni su: traffico indotto, impatto acustico, qualità dell’aria, paesaggio, gestione dei rifiuti producibili, prestazioni energetiche (consumi ed inquinamento), potenziali effetti riguardanti il suolo ed il sottosuolo.

Sulla base di quanto emergerà potremo capire se l’intervento sia sostenibile e quindi decidere se sottoscrivere o meno l’Accordo di Programma.

Concludo dicendo che, di tutto l’iter i consiglieri saranno via via informati, così come mi sono già impegnato a fare in commissione. Periodicamente saranno quindi convocate commissioni territorio per dare a tutti la possibilità di conoscere ogni sviluppo del progetto.

Un’ultima questione, che non riguarda l’Atto di indirizzo in delibera, ma che è stata sollevata dal consigliere Radaelli e sulla quale anche il consigliere Mandelli ha espresso preoccupazioni, riguarda le aree limitrofe al Carosello da conferire al PLIS delle Cave.

Intendo rassicurare tutti sul fatto che, così come già affermato nel Consiglio comunale dello scorso giugno, a settembre il nostro comune trasmetterà alla Provincia la planimetria contenente le aree che si richiede di destinare ad ampliamento del PLIS, aree per almeno 2 milioni di mq. Di queste fanno parte anche quelle prossime al centro commerciale Carosello; credo che questo possa rassicurare tutti sulla nostra volontà di salvaguardarle da possibili nuovi ampliamenti del Centro commerciale.

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