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giovedì 2 febbraio 2017

Eurocommercial: nuovo atto di indirizzo del Consiglio Comunale. L'intervento dell'assessore Giordano Marchetti.

Ieri sera si è discusso e votato in Consiglio Comunale un atto di indirizzo relativo una nuova richiesta di avvio dell’iter inerente un Accordo di Programma con Regione Lombardia per l’ampliamento del centro commerciale “Carosello”, l’adeguamento del sistema viabilistico connesso al Centro commerciale stesso nonchè interventi di riqualificazione territoriale.

VIVERE Cernusco si è espresso favorevolmente rispetto all'avvio dell'iter.

Riportiamo l'intervento di presentazione dell'assessore Giordano Marchetti e la replica esposta dopo gli interventi dei consiglieri.


EUROCOMMERCIAL: NUOVO ATTO DI INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Intervento dell'assessore all'urbanistica Giordano Marchetti

Credo sia ormai noto a tutti i Consiglieri che la Società Eurocommercial Properties Italia nei primi giorni di novembre 2016 ha depositato presso il ns. Comune e quello di Carugate una nuova richiesta di avvio dell’iter inerente un Accordo di Programma con Regione Lombardia per l’ampliamento del centro commerciale “Carosello”, l’adeguamento del sistema viabilistico connesso al Centro commerciale stesso nonchè interventi di riqualificazione territoriale.

La nuova richiesta nasce come conseguenza della revoca deliberata dal Comune di Carugate, comune capofila, a fine luglio 2016 dell’atto di indirizzo approvato due anni prima dalla precedente Amministrazione e dalla consequenziale revoca deliberata dal ns. Consiglio nel settembre 2016.

Considerato che il Consiglio Comunale di Carugate nella seduta di giovedì scorso ha deliberato l’atto di indirizzo finalizzato ad avviare nuovamente l’iter per la definizione di un AdP per l’ampliamento del Centro Commerciale Carosello e i relativi interventi ad esso connessi, la nostra Amministrazione Comunale, di conseguenza, ha deciso di portare ancora all’attenzione del Consiglio Comunale il nuovo atto di indirizzo tenuto conto che il progetto presentato a novembre dalla Società Eurocommercial ricomprende quanto già condiviso tra la Proprietà e le Amministrazioni Pubbliche, Regione compresa, nel lasso di tempo intercorso tra l’approvazione dell’atto di indirizzo del luglio 2014 e la sua revoca, in ottemperanza ai contenuti del punto 3) della Deliberazione di Consiglio Comunale del 13/09/2016 riguardante lo specifico atto di revoca che, ricordo a tutti, recita testualmente “di riservarsi l’approvazione di un nuovo atto di indirizzo che tenga conto della ridefinizione dei contenuti progettuali e contenga almeno le soluzioni progettuali fin qui emerse, anche durante la Conferenza dei Rappresentanti, tutelando l’interesse del Comune sotto i diversi profili di carattere generale, viabilistico, edilizio, economico e paesaggistico-ambientale.”

Al Consiglio Comunale, in sostanza, viene quindi chiesto di esprimersi nuovamente sulla richiesta avanzata da Eurocommercial mediante l’atto di indirizzo finalizzato a definire il percorso istruttorio e i contenuti da inserire in un possibile Accordo di Programma oltre all’esplicito mandato al Sindaco e al sottoscritto a partecipare, di concerto con il Comune di Carugate, alla definizione di tale Accordo.

Fatta questa doverosa premessa di inquadramento, vorrei ora soffermarmi sugli aspetti più importanti del nuovo atto, il cui testo integrale è già nelle vostre disponibilità, e in particolare:

  1. Riguardo gli aspetti edilizi viene confermato quanto contenuto nel precedente atto e cioè una previsione di ampliamento del Centro Commerciale di 31000 mq di SLP ripartita, come prima, in circa 22000 mq di SLP nel Comune di Carugate su un area ricomprendente spazi commerciali, parcheggi e 600 mq di verde e circa 9000 mq di SLP su un’area di circa 5000 mq posta sul lato nord del parco degli Aironi; 
  2. Rispetto alle questioni viabilistiche siamo invece di fronte ad una sostanziale modifica dell’atto precedente in quanto la riqualificazione viaria proposta, pur confermando il nuovo ingresso-uscita dal Centro Commerciale, l’ampliamento del sovrappasso sulla Tangenziale Est con due altre corsie di marcia e l’eliminazione della contrapposizione dei flussi veicolari in uscita dalla Tangenziale Est direzione Milano/Venezia e quelli provenienti da Carugate, esclude completamente l’utilizzo dell’area agricola racchiusa tra la tangenziale est e il fronte ovest dell’attuale struttura del Carosello mentre prima era ipotizzato un suo uso per infrastrutture viarie; questa area manterrà quindi la destinazione d’uso impressa dal PGT, cioè agricola e – qui apro una parentesi - non agricola di interesse strategico come aveva invece deciso dovesse essere la ex Provincia di Milano nel suo PTCP perchè il TAR, a seguito di ricorso da parte della proprietà, ha ritenuto incoerente detta scelta per l’insussistenza dei presupposti per la classificazione di detta area in agricola strategica dichiarando conseguentemente illegittima tale decisione.- Chiusa parentesi-. Sempre sull’aspetto viabilistico oltre a questo, è poi prevista la realizzazione di una nuova rotatoria nel Comune di Brugherio e lo sviluppo di piste ciclabili da integrarsi con la rete esistente di collegamento tra Cernusco e Carugate includendo il parco degli Aironi e Increa. 
  3. Per quanto riguarda gli aspetti economici con questo atto riconfermiamo ancora la volontà di cedere ad Eurocommercial l’area di circa 5000mq, di proprietà comunale, per un valore che stimiamo debba essere valutato intorno ai 3,5 milioni di euro. Vengono invece introdotti rispetto al passato, interventi a sostegno del commercio locale tramite un’allocazione periodica di risorse economiche per tutta la durata dell’attività del Centro Commerciale, e questo in aggiunta alle compensazioni economiche previste per legge, nonché il sostegno alle iniziative sportive, culturali e sociali promosse dal comune di Cernusco e da quello di Carugate. 
  4. Relativamente agli aspetti paesaggistici-ambientali viene confermata la volontà a che vengano cedute al Comune di Cernusco sul Naviglio aree a servizi di cui all’Art. 14 del Piano delle Regole del PGT nella misura non inferiore a 4 mq per ogni mq di SLP realizzato, viene confermata poi l’unione del Parco degli Aironi con l’attuale parco urbano di Carugate ma con l’interramento della viabilità di accesso al Centro Commerciale dalla SP121 così da creare un’unica e più fruibile area verde; vengono infine confermati gli impegni che riguardano la rinaturalizzazione del Parco degli Aironi ed il consolidamento delle sponde del lago ex-cava con la relativa manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco a carico dell’Operatore per tutto il tempo in cui sarà operativo il centro commerciale, l’attenzione all’inserimento paesaggistico delle facciate dell’edificio commerciale che guarderanno il Parco, anche secondo le indicazioni proposte dai Comuni, nonché interventi di ingegneria naturalistica e l’uso di fonti energetiche alternative. Inoltre, diversamente dal precedente atto, viene inserito in questo nuovo atto di indirizzo l’impegno assunto dalla ns. Amministrazione nel corso della Conferenza dei Rappresentanti svoltasi in Regione nel Maggio scorso quale ulteriore elemento di mitigazione ambientale per l’uso dei 5000 mq del Parco degli Aironi di conferire all’interno dell’AdP la superficie di circa 9400 mq di proprietà comunale destinata dal Piano dei Servizi del PGT a lottizzazione per la realizzazione di edilizia residenziale sociale e destinando l’area stessa a verde. 
  5. Per gli aspetti di carattere generale viene confermato la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali (1514 lavoratori di cui 77% assunti a tempo indeterminato e 23% a tempo determinato; oltre la meta lavorano full time; 2/3 degli occupati sono donne) e lo sviluppo di ulteriori nuovi 320 posti di lavori,il vincolo ad aprire al pubblico le aree di nuova edificazione solo a completamento delle infrastrutture viarie oltre ad una serie di impegni unilaterali della proprietà riguardanti il trasporto pubblico, la rinuncia alla concessione di spazi da dedicare a sale giochi e similari. 
Prima di chiudere vorrei ricordare ancora una volta che l’insieme di questi interventi potranno essere attuabili solo passando da un Accordo di Programma perché il piano di ampliamento del Centro Commerciale vede coinvolte più Entità pubbliche, perché il disegno prevede nuovi assetti urbanistici e ambientali, perché sono messe in gioco risorse economiche di una certa rilevanza e importanti ricadute occupazionali e quindi, anche se tecnicamente non dovuto, per come intendiamo la politica e il ruolo che Consiglieri rivestono non potevano non passare da un preventivo atto di indirizzo che coinvolgesse l’intero Consiglio comunale.

Io mi fermo qui. Con attenzione seguirò il dibattito cercando di cogliere le proposte, le richieste e i chiarimenti che emergeranno dal dibattito stesso.


REPLICA DELL'ASSESSORE MARCHETTI DOPO IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE


Non accetto di passare per il cementificatore o di quello che fa scempio del territorio di Cernusco specie sentendo da che pulpito arrivano certe affermazioni.

Certo non nego che questo percorso, che comprende il sacrificio di un’area di 5000 mq di risulta della ex cava, sia stato facile da fare soprattutto per chi in questi anni, dando continuità alla propria storia personale e a quella del proprio gruppo politico, ha contribuito a fare scelte di politica territoriale e ambientale in questa città coraggiose e coerenti.

Voglio ricordare, a chi ha la memoria corta, la scelta di cancellare due Piani di Intervento Integrati (PII) già adottati per 160000 mc esempio forse unico a livello nazionale, di ridurre del 40% gli indici edificatori presenti nel Piano Regolatore, il recupero delle aree industriali dismesse, l’introduzione del concetto di compensazione ambientale per ogni mq di SLP realizzato: scelta che ha consentito di acquisire a patrimonio pubblico oltre 350.000 mq di nuove aree verdi per un valore di stima che supera i 20 milioni di euro; voglio rammentare agli ambientalisti last minute che abbiamo un indice di verde pubblico a disposizione dei ns. cittadini che è pari a 60.3mq/ pro capite - valore tra i più alti d’Italia (Milano è al 26.5, la media nazionale del 30.3), voglio ricordare che abbiamo portato da 732.000 mq a 3.068.000 mq le aree da destinare al PLIS delle Cave corrispondente al 38% del’intera superficie del Parco e che abbiamo messo a disposizione degli agricoltori locali oltre 600.000 mq di aree coltivabili di proprietà comunale e potrei proseguire su questa linea.

Tutto ciò per dire che stanno in queste scelte, nella dimensione di questi numeri, o almeno in parte di esse, le ragioni per cui Cernusco, nonostante l’Italia abbia attraversato una delle crisi economiche più pesanti dal dopoguerra, ha continuato ad essere una realtà attrattiva come poche per vivere, lavorare, investire e i numeri parlano da soli oltre 12 M € cash versati in OOUU negli ultimi 5 anni, oltre 32 M € il corrispondente valore delle opere a scomputo realizzate negli ultimi 10 anni. E attraverso le risorse a disposizione abbiamo potuto investire in scuole, case comunali, infrastrutture, servizi, ambiente.

Governare un territorio significa guardarlo a 360 gradi, avere una visione complessiva della città e dei suoi bisogni.

Per chi mi conosce sa che non mi sono mai nascosto dietro un dito. Per me governare significa assumersi la responsabilità delle scelte e le scelte, a volte, possono essere determinate anche dalle opportunità che, amministrando, si possono incontrare.

L’importante è, prima di prendere qualsiasi decisione in merito, analizzare attentamente quanto viene proposto, valutare con attenzione quali possono essere i rischi, cercare di capire, senza farsi condizionare dalle sirene del consenso elettorale o dai blog, se la città, con quel tipo di scelta che si intenderebbe fare, ne potrà trarre un beneficio complessivo capace di superare di gran lunga anche quello che ci viene chiesto come sacrificio.

In passato già un’altra Amministrazione comunale, politicamente agli antipodi rispetto alla nostra, ha percorso la strada dell’accordo di programma (unico caso finora di AdP urbanistico concretizzatosi a Cernusco) per seguire un’opportunità che si era manifestata.

Mi riferisco all’allora Sindaco Paolo Frigerio e all’AdP riguardante il Fatebenefratelli, la Regione Lombardia e il Comune con la ricollocazione dell’ospedale psichiatrico.

Allora non fu fatto un atto di indirizzo specifico ma il Sindaco presentò comunque in Consiglio Comunale un progetto abbastanza delineato redatto dalla proprietà FBF con indicate le aree che avrebbero voluto o si sarebbero dovuto mettere in gioco, (inserirono anche quelle di proprietà comunale), le loro destinazioni future e i valori delle stesse.

Il Consiglio Comunale, chiese l’introduzione di alcuni correttivi, ma all'unanimità diede mandato al Sindaco di proseguire nel percorso dell’AdP.

AdP che si concluse qualche mese dopo con la ratifica del Consiglio Comunale.

Quel piano generò un impatto sulla città non indifferente perché al posto dei vecchi padiglioni ospedalieri in via Cavour vennero realizzati edifici residenziali e spazi commerciali per 40.500 mc, fu realizzato il nuovo centro psichiatrico da 120.000 mc su un’area agricola, venne permutata un’area verde di 35.000 mq di proprietà comunale in zona Molinetto, sulla quale furono poi realizzati edifici residenziali per 65.000 mc, con 178.000 mq di area agricola trasformata in seguito nel Parco dei Germani, il restauro (ahimè mai avvenuto!) di Villa Alari.

Capite anche Voi che la dimensione della messa in gioco delle entità che ho citato poc'anzi (aree agricole, verdi, edificabili) fa impallidire quelle in gioco con il progetto di ampliamento del Carosello.

Ho voluto citare il passato per dire che quel Consiglio comunale, dove la militanza e le posizioni politiche erano sicuramente più radicalizzate di quelle presenti oggi in questa aula, non si nascose dietro posizioni ideologiche o di opportunità ma scelse, nell'interesse della città, di andare a vedere le carte dando all'unanimità pieno mandato al Sindaco.

Dagli interventi fatti stasera ho capito che alcuni Consiglieri dissentono a prescindere; chiedo a loro, prima di esprimere il voto, di fare, in coscienza, una ulteriore riflessione.

L’atto di indirizzo, l’ho già detto, non era un passaggio dovuto ma abbiamo sempre ritenuto necessario farlo per far partire un percorso di partecipazione e condivisione finalizzato a definire paletti entro cui muovere la trattativa per un possibile accordo di programma.

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