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venerdì 5 ottobre 2018

Intervento di Giordano Marchetti rispetto all'approvazione del Documento Unico di Programmazione

Accolgo con piacere come sia diventata ormai prassi consolidata la presentazione del Documento Unico di Programmazione, con già inserite in modo dettagliato le indicazioni economiche relative al bilancio previsionale del triennio, entro la scadenza del 31 dicembre. In tal modo si consente alla Amministrazione ed agli Uffici di poter partire per tempo ad amministrare, programmare, pianificare e gestire la città, in primis per l’anno 2019, avendo però lo sguardo attento e lungo rivolto al 2021....

Quello che vorrei invece esprimere è il giudizio politico riguardante la manovra economica e pianificatoria ipotizzata dalla Amministrazione sulla base della quantità e modalità di reperimento delle risorse, sulla base della quantità e modalità di spesa delle risorse disponibili.....

Partirei con le entrate correnti. Per tutto il triennio ho visto che verranno mantenute inalterate le aliquote attuali riguardanti la TASI, l’IMU e l’Addizionale IRPEF con la soglia di esenzione a 15.000 € il che significa non far pagare questo tributo a circa 6600 contribuenti rinunciando consapevolmente ad un introito per le casse comunali di oltre 350.000€. Queste scelte sono significative perché rappresentano ancora una volta l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dei suoi cittadini ed in particolare delle fasce più deboli. Anche la tariffa sui rifiuti, trattandosi di un tributo destinato a coprire i costi complessivi del servizio, consente, grazie alla scelta fatta a suo tempo di introdurre l’equo sacco, un risparmio sia per le famiglie che per le imprese. Al risparmio economico va aggiunto l’incremento significativo delle frazioni riciclabili il che sta a significare come la scelta dell’equo sacco sia stata, nel suo insieme, accolta e condivisa favorevolmente dai cittadini.

L’equilibrio di bilancio: ho visto che i saldi degli anni 2019, 2020 e 2021 risultano positivi ( 5,423 milioni di euro nel 2019, 1,574 milioni nel 2020 e 2,700 milioni nel 2012). Questo significa darci la possibilità di poter applicare un avanzo di amministrazione al bilancio o poter assumere, in caso di necessità, mutui in aggiunta a quello di 4.500.000 € già previsto per l’anno 2020 per la realizzazione della scuola media a completamento del nuovo polo scolastico.

Riguardo alle spese per investimenti sui beni demaniali e patrimoniali le cifre allocate sono rilevanti (15 milioni nel 2019, 11 milioni nel 2020 e 7 milioni nel 2021 per complessivi 33 milioni). Non so quanti comuni della ns. dimensione possono vantare simili disponibilità economiche. Queste risorse ci consentiranno di indirizzare importanti interventi di manutenzione verso le case comunali, verso gli edifici scolastici ed in particolare alla scuola di via Manzoni dove è stato pianificato lo spostamento della mensa dallo scantinato dell’edificio al piano terra e la realizzazione di nuovi laboratori. Risorse che ci consentiranno di fare anche investimenti nei centri sportivi in particolare quello di via Buonarroti con il rifacimento delle tribune e gli spogliatoi dello Stadio Scirea, lo sviluppo di nuove strutture a beneficio del rugby, la riqualificazione degli impianti del tennis.

Riqualificazione dei parchi cittadini con in testa il Parco Trabattoni, interventi di riqualificazione delle strade, in primis via Adua con la realizzazione della pista ciclopedonale, un filare piantumato e nuovi marciapiedi. Sono previste le riqualificazione di alcune importanti piazze cittadine. Il primo intervento riguarderà piazza Schuster dove c’è la chiesa del Divin Pianto. (un inciso 1/5 circa della piazza è di proprietà della Parrocchia. Signor Sindaco, l’ho già detto in Commissione lo ripeto oggi: do per scontato che la stessa dovrà contribuire pro quota all’intervento di riqualificazione previsto). Le altre piazze coinvolte nella riqualificazione programmata sono poi Piazza Unità d’Italia e a seguire Piazza Matteotti. In questo caso, a mio modesto parere, sarebbe stato forse più opportuno invertire la tempistica tra queste due piazze. Ma forse ci sono ragioni tecniche al riguardo che mi sfuggono. Confido di ottenere una risposta motivata.

Un argomento che mi sta particolarmente a cuore riguarda l’assegnazione in locazione delle aree verdi, acquisite a patrimonio pubblico a seguito di convenzioni urbanistiche, ad imprenditori agricoli locali sgravando così il Comune degli oneri manutentivi di dette aree. Bene quindi la volontà di proseguire su questa strada.

Sul fronte della sicurezza ho letto che vi è l’impegno della polizia locale a migliorare gli standard di sicurezza della circolazione stradale. Sul tema ho già avuto modo di dirle sig. Sindaco che andrebbero fatti però dalla Polizia Locale più controlli mirati nel centro abitato della città e in periferia. Un esempio:Viale Assunta è diventato una pista dove ci si sente liberi di scorrazzare con moto e motorini a tutta velocità, generando un rumore assordante, nella convinzione che tanto nessuno interverrà. Nella fattispecie potrebbe forse funzionare da deterrente il vecchio motto “colpirne uno per educarne 100”. Pensiamoci!

Anche sul controllo del decoro urbano vale, a mio parere, la stessa correlazione impegni/fatti...Vorrei vedere, e con me i cittadini, risultati concreti, quantificabili e soprattutto pubblicizzati nei modi che Lei riterrà più efficaci circa il corretto conferimento dei rifiuti, la verifica degli obblighi previsti per i possessori di cani (registrazione, guinzaglio, sacchetti raccolta escrementi), la rimozione coatta delle biciclette non più utilizzabili e di quelle parcheggiate in modo selvaggio fuori dagli spazi, anche per evitare che i tanti cartelli posizionati in bella vista circa il divieto di sosta e conseguente rimozione delle stesse si riducano a semplici grida manzoniane.

Sulle attività culturali vedo con piacere che l’obiettivo del triennio è di caratterizzare il Comune di Cernusco come polo culturale, stabile e riconosciuto, in Martesana e a livello regionale. Ma non solo c’è la volontà di incrementare la promozione turistica della ns. città per valorizzare al meglio i suoi beni. Se questo vuole essere un obiettivo importante dell’Amministrazione, come ritengo debba essere, e che ovviamente condivido in pieno, con la stesura del bilancio mi aspetto conseguentemente l’appostamento di adeguate risorse. Questo per dirle in maniera esplicita che le nozze con i fichi secchi non si fanno!

Politiche sociali e famiglia: oltre 7.000.000€ impegnati nel triennio a finanziare l’attività a sostegno dell’infanzia, dei minori con al centro il modello innovativo costituito dal nuovo condominio solidale, e degli asili nido. Quasi 4.000.000€ destinati alle politiche per le persone disabili. Oltre 1.000.000€ destinati invece alle politiche per gli anziani, politiche che spaziano dal centro sociale, all’assistenza domiciliare compreso la consegna dei pasti, al contributo per il ricovero, al centro diurno integrato. Oltre 1.000.000€ viene destinato a interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale così da consentire inserimenti lavorativi protetti, l’housing sociale, le politiche di accoglienza profughi. Insomma stiamo parlando di impegni di spesa consistenti che denotano l’attenzione particolare che l’amministrazione riversa su questo delicato settore. E di tutto ciò non posso che rallegrarmene ed esserne compiaciuto. Però anche qui sig. Sindaco una pecca c’è e gliela voglio sottolineare perché ritengo che vada quanto prima sanata.

Comunicazione. Di fronte ad una mole tanto consistente di servizi ben pianificati, progettati e attuati nonché alla quantità delle risorse messe in gioco (se facciamo i conti stiamo parlando di una quindicina di milioni di euro) i cittadini non sanno nulla o al più sanno qualcosa solamente perché magari sono stati fruitori proprio di uno specifico servizio. Così non può andare bene. In città manca la percezione di quanto viene fatto per offrire una così ampia varietà di servizi di qualità. Pertanto l’invito che Le faccio è: trovi i modi e gli strumenti più efficaci per comunicare e pubblicizzare tutto ciò alla città partendo magari da quello meno impegnativo e tradizionalmente più riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini: l’informatore comunale.

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