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mercoledì 31 ottobre 2018

PIANO DIRITTO ALLO STUDIO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 - intervento di Chiara Beniamino


Intervento della consigliera Chiara Beniamino
In un momento storico delicato e surreale quale quello in cui stiamo vivendo oggi, questo piano di diritto allo studio va’ in controtendenza e me ne compiaccio molto. I fatti di qualche settimana fa ci hanno mostrato una scuola piegata a leggi sempre più esclusive, che mettono davanti al diritto d’istruzione la provenienza, i redditi familiari e la diversità dei bambini.
Le misure invece qui proposte e a cui siamo chiamati a votare stasera, vanno nella direzione dell’inclusione e del benessere degli studenti, ed è questa la scuola cui auspico per i nostri bambini, che poi saranno gli adulti del domani che ci amministreranno: una scuola per tutti e di tutti, capace di includere la così detta e tanto temuta diversità, qualunque essa sia, dalla disabilità alla provenienza geografica. Lo sportello dedicato ai disturbi specifici dell’apprendimento per genitori, studenti e insegnanti è un esempio di ciò, come anche il progetto di prevenzione alla violenza sulle donne, al bullismo e l’incremento della mediazione linguistico- culturale per gli alunni neo arrivati in Italia.
In merito a ciò mi sento di aggiungere che per ottenere un’integrazione che vada oltre i confini della scuola sarebbe interessante provare a mettere in rete sul territorio esperienze quali lo sportello dedicato ai disturbi specifici dell’apprendimento per cercare di offrire alle famiglie un punto di riferimento anche fuori dall’ambiente scolastico che li supporti nel lavoro che i genitori possono svolgere a casa coi loro figli e anche per coinvolgere quelle realtà che già collaborano con le scuole e che affiancano i ragazzi nello svolgimento dei compiti con gli strumenti compensativi di cui necessitano, quali i servizi Variopinto, CAG friends, ma anche la stessa UONPIA che emette le diagnosi e altre realtà private.
Citando questi servizi presenti sul nostro territorio che da anni si occupano di integrazione e proseguendo nell’analisi del piano di diritto allo studio, mi sento di fare un’osservazione alla possibile nuova ubicazione del servizio CAG Friends rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado: come qualcuno sa, il servizio nasce storicamente unito all’altro servizio simile ma rivolto a studenti della scuola primaria, ovvero il Variopinto e anche al vecchio e ormai non più esistente sportello di assistenza per stranieri.... La continuità dei servizi è molto importante per gli alunni stessi, per le loro famiglie ma anche per le scuole e per gli insegnanti, che trovano in questi servizi dei punti di riferimento territoriali per la crescita dei ragazzi, dei punti di riferimento extra scolastici ma con forte collegamento alla scuola. Questa continuità tra i due servizi è garantita dalla professionalità degli operatori che vi operano, anche se assunti da datori di lavoro diversi e nonostante lo spostamento del servizio Variopinto dalla parrocchia alla struttura della Filanda; alla luce della prossima riprogettazione sia del servizio CAG che dell’offerta dei servizi della Filanda, sarebbe opportuno ottimizzare e facilitare questa continuità spostando il Cag Friends nel medesimo luogo in cui si svolge il Variopinto.
Continuando poi nell’analisi dei progetti presentati, è apprezzabile che in tutto il documento sia presente un taglio educativo delle proposte messe a disposizione dall’amministrazione comunale alla scuola: è sicuramente un valore aggiunto che apre nuovi scenari possibili nella scuola, non più vista solo ed esclusivamente come luogo di istruzione ma anche come luogo di educazione in cui gli studenti possono fare esperienze significative nel percorso della loro crescita e in cui le famiglie possono sentirsi supportate nel loro importante ruolo di genitori. Lo si evince dalle scelte messe in campo in tutte le diverse fasce di età cui questo piano di diritto allo studio si rivolge: ne sono esempio l’apertura del nuovo nido e l’adesione a “nidi gratis” che sollevano le famiglie dal carico di cura e favoriscono il rientro nel mondo del lavoro alle donne; il consiglio comunale dei ragazzi che fa loro sperimentare la consapevolezza di essere attori della propria comunità e che aiuta a formare i futuri amministratori della nostra città.
Inoltre tutti i progetti di sensibilizzazione ai problemi di disturbi alimentari, alle dipendenze, alle violenze di genere, al bullismo, come anche il progetto di educazione musicale, alimentare ed ambientale, sono tutti progetti che mirano a sviluppare l’intelligenza emotiva dei nostri ragazzi, che contribuiscono a creare in loro una personalità coerente attraverso modalità didattiche stimolanti e alternative alla lezione frontale che istruiscono ed educano mediante possibili e diversi canali.
Per concludere, sicuramente questi sono anni di cambiamento e ampliamento per le scuole e gli istituti scolatici di Cernusco, ma se dal punto di vista della struttura degli edifici molto ancora resta da fare e da affinare, dal lato della progettazione ed implementazione dei possibili interventi a sostegno delle politiche educative, invece, ritengo che si sia lavorato bene e che la direzione intrapresa garantisca una proposta educativa/scolastica di alto livello e di qualità.
Da ultimo, una provocazione, come diceva il professor Umberto Galimberti settimana scorsa al convegno sull’educazione emozionale “la scuola oggi pensa troppo a dotarsi di lavagne elettroniche e altre strumentazioni tecnologiche, quando invece dovrebbe essere strapiena di letteratura e romanzi che permettono di definire le proprie emozioni immedesimandosi nella vita degli altri. il razzismo nasce proprio dall’incapacità di riconoscersi nell’altro, e su questo dobbiamo intervenire oggi più che mai”.

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