Intervento
del consigliere Giordano Marchetti
Sgombro
subito il campo dichiarando il pieno apprezzamento per un Piano per
il Diritto allo Studio che, come già in passato, rappresenta uno
degli aspetti più qualificanti dell’azione di governo di questa
maggioranza. Innanzi tutto la condivisione sulle scelte di fondo che
stanno alla base della sua predisposizione e cioè: quella di aver
mantenuto un proprio forte impegno finanziario a sostegno del settore
educativo ( quasi 3.500.000 ! ); quella di aver pensato e pianificato
interventi sempre più mirati ed efficaci per l’inclusione ed il
benessere scolastico a favore di studenti con disabilità
implementando, rispetto al passato, le risorse necessarie per
consentire l’attuazione di quegli interventi e, poi, quello, novità
assoluta, della collegialità nella definizione del Piano di Diritto
allo Studio attraverso il fattivo coinvolgimento e condivisione di
più assessorati nella predisposizione dei progetti educativi.
Le
Amministrazioni di centro sinistra di questo Comune, dunque,
continuano ad avere come mission
strategica
del loro operato la scuola perché si crede al ruolo fondamentale che
la stessa riveste nella formazione dei ns. piccoli cittadini: ne sono
la prova, oltre alla recente attuazione del Polo Scolastico di via
Lazzati, il completamento di ulteriori 3 aule alla scuola
dell’infanzia, l’istituzione della nuova sezione di scuola
dell’infanzia portando così a 12 sezioni il comprensivo Margherita
Hack tra l’altro senza ridurre sezioni in don Milani ( devo dire
un’operazione quest’ultima quasi da mission
impossible portata
a compimento ritengo grazie alle alle capacità relazionali
dell’Assessore) e, sempre in quel Polo l’apertura di un nuovo
asilo nido comunale suddiviso in due sezioni (6-12 mesi) e (12-36
mesi) consentendo l’accoglienza di 30 bambini.
E
poi i continui interventi di riqualificazione delle strutture
scolastiche esistenti per manutenzioni straordinarie, e non, con un
investimento, per quest’anno, stimato di ben 1.130.000 ! così da
garantire una sempre maggiore qualità e sicurezza delle strutture in
cui i nostri ragazzi passano gran parte delle loro giornate. Su
questo tema una citazione doverosa riguarda la scuola di via
Manzoni dove, oltre al rifacimento completo dei bagni, è stato già
pianificato con il DUP lo spostamento della mensa dallo scantinato al
piano terra dell’edificio e la realizzazione di nuovi laboratori
con un investimento stimato in 350.000 !
Che
dire poi delle spese correnti allocate nell’insieme del sistema
scuola cernuschese: tanto per citarne alcune - riscaldamento, luce,
telefono, acqua - (950.000 !), trasporto pubblico dedicato per gli
alunni senza alcuna esclusione ( mi riferisco agli alunni con
disabilità (86.000 !), interventi di assistenza educativa
specialistica per consentire l’integrazione di 115 alunni disabili
nelle scuole infanzia-primarie-secondarie di primo grado (un servizio
dove vengono dedicate risorse per 551.000 !) a cui vanno aggiunti
altri 175.000 ! per l’attuazione del servizio di assistenza
educativa anche agli alunni disabili frequentanti le scuole
superiori, e poi il consolidamento dei servizi pre e post scuola,
(tanto per continuare a citare numeri: quasi 300 alunni iscritti al
pre scuola primaria e 85 al post scuola primaria raddoppiando, in
quest’ultimo caso, gli iscritti rispetto a quelli dell’anno
prima, 214 sono invece quelli al post scuola dell’infanzia pari ad
un + 23%).
Andando
incontro alle esigenze delle famiglie vedo che è stata decisa
l’aggiunta di una settimana al servizio del centro estivo. Questa
scelta ha determinato l’ incremento del 35% degli iscritti segno
che l’offerta e il servizio reso sono apprezzati. I contributi per
176 mila euro finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa
ed educativa (32.300 euro in più rispetto al piano 2017/2018 senza
tenere in considerazione gli interventi pianificati a
favore dei ragazzi
disabili).
Fatto
questo breve escursus per
delineare le finalità, gli obiettivi e le risorse impegnate in
questo Piano di diritto allo Studio vorrei porre l’accento su
alcuni degli aspetti per me più qualificanti:
Il
dimensionamento della rete scolastica:
l’avvio del nuovo polo scolastico di via Lazzati con l’apertura
della scuola dell’infanzia e della primaria ha consentito di
ridurre la pressione della popolazione scolastica sulle altre
strutture garantendo, contestualmente, una più razionale
distribuzione territoriale degli utenti scolastici su più edifici.
Partendo da questa evoluzione concordo appieno con le intenzioni
dall’Assessore Acampora di avviare un percorso che, coinvolgendo le
diverse istituzioni scolastiche, abbia come obiettivo nel prossimo
triennio, sulla base anche della realizzazione della scuola media in
via Lazzati, la riorganizzazione della rete delle scuole statali
attraverso l’istituzione di tre Istituti Comprensivi invece dei due
attuali. Per la popolazione studentesca che abbiamo oggi (3445
alunni) il mantenimento di due Istituti Comprensivi così
sovraccarichi rendono la loro gestione complessa e difficoltosa e la
cartina di tornasole è ben impressa se guardiamo la girandola
continua dei Dirigenti scolastici che, di volta in volta, arrivano ma
appena possono se ne vanno in altri lidi più gestibili. La creazione
del terzo Istituto Comprensivo avrebbe perciò l’effetto di
ridistribuire in maniera equa gli studenti e gli organici garantendo
quell'
appeal gestionale
che oggi manca.
Interventi
per l’inclusione e il benessere scolastico
Ancora
una volta il nostro Comune si distingue per un impegno concreto e
consistente per l’integrazione degli alunni disabili frequentanti
le scuole di infanzia, primaria e medie del nostro territorio. Al
fine di accogliere tutte le richieste pervenute (115) e garantire a
tutti un servizio di assistenza educativa specialistica, l’Assessore
ha definito per l’anno scolastico in corso un monte ore di
assistenza educativa pari a 28565 ore/annue contro le 24600 dell’anno
scorso e le 19500 dell’anno prima ancora. Per coprire questo
sostanziale incremento di ore credo che l’Assessore abbia dovuto
fare i salti mortali per reperire le risorse necessarie ad
incrementare il fondo dedicato a questi interventi portandolo a ben
551.300 ! ( che significa ben 65.000! in più rispetto all’anno
scorso e 170.000! dell’anno prima). A questo va poi aggiunto
l’intervento di inclusione dei 28 alunni disabili delle scuole
superiori con una spesa di 175.000 !. Se uno degli
slogan più citati, con vanto, da questa amministrazione è “noi
non lasciamo indietro nessuno” con
i numeri che ho appena riassunto credo si possa affermare che si sia
concretizzato il passaggio “dalle
parole ai fatti” .
Mi
fermo qui, scusandomi con i colleghi se, come già in altre
occasioni, li obbligo a sopportare interventi pieni di cifre e dati.
Capisco che possono sembrare a volte logorroici ma io ritengo che sia
invece un modo, ovviamente non l’unico, per capire il peso che si
vuole dare alle cose che si intendono perseguire.
Quello
che voglio dire è che se si declinano degli obiettivi bisogna poi
capire se questi hanno effettivamente le gambe per potersi
concretizzare, se cioè sono stati appostati i necessari stanziamenti
economici, se c’è stata condivisione e adesione alle proposte e
così via. E i numeri servono proprio a questo: capire se si è stati
coinvolti per partecipare a un banchetto di nozze oppure a una tavola
imbandita di fichi secchi. Nel ns. caso ringrazio di essere stato
invitato a un banchetto di nozze!
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