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venerdì 28 giugno 2019

Facilitazione linguistica e Mediazione culturale: interrogazione di Vivere Cernusco

INTEGRAZIONE ALL’INTERROGAZIONE

Oggetto: Facilitazione linguistica e Mediazione culturale

PREMESSO che

  • Ci vediamo costretti a modificare il testo dell’interrogazione in questione a poche ore dal consiglio comunale odierno, perché contattati dal Presidente del Consiglio in quanto è stato presentato un esposto al Prefetto circa il contenuto riportato. 
  • Pur senza aver alcun riscontro scritto di tale esposto, per il rispetto che da sempre ci contraddistingue verso le Istituzioni, procediamo alla modifica seguente. 
  •  Le questioni valoriali e politiche suscitano sempre sentimenti contrastanti ma necessitano di una presa di posizione chiara e netta, che da parte nostra c’è ed è chiaramente a favore dell’integrazione culturale e a sfavore di razzismi spiccioli di tale tipo. 
  • Sabato 18 maggio, su volere di un’esponente della lega è apparso sul giornale La Gazzetta della Martesana l’articolo ”Lezioni di arabo alle elementari”, ben evidenziato anche dalle locandine in tutte le edicole della città. 
  • Nei giorni seguenti il medesimo esponente della lega ha voluto estendere la notorietà dell’accaduto anche a livello di stampa nazionale e di social network ancor prima di avere delle risposte tecniche dagli uffici preposti alimentando un clima immotivato di paura verso il diverso. 
  • A nostro parere gli articoli contengono inesattezze oltre che affermazioni tendenziose e offensive della dignità professionale dei docenti e della dirigenza dell’Istituto Levi Montalcini. 
  • Riteniamo non sia nostro compito né di consiglieri comunali né di politici interferire con le scelte didattiche di un Istituto scolastico, ma che invece sia nostro compito riportare in questa sede il dialogo politico e tecnico sulla questione, prima che sui giornali, al fine di evitare falsi allarmismi inutili.

CONSIDERATO che

  • Nel novero delle possibili attività che le scuole hanno a loro favore per ampliare la proposta didattica, ci sono numerosi progetti e laboratori, e che alcuni di questi sono inseriti nel piano del diritto allo studio, altri si introducono durante il corso d’anno su singola necessità o su singola proposta delle agenzie del territorio; che altre, come la facilitazione linguistica e la mediazione culturale in questione sono regolate nientemeno che dal Piano di zona che,ricordiamo, è lo strumento di progettazione dei servizi sociali distrettuale redatto e concordato dall’assemblea dei Sindaci dei Comuni che ve ne fanno parte e dalle realtà del Terzo settore territoriali coinvolte.
  • Tale strumento di programmazione è normato dalla legge 328/2000 e che quindi si è solamente utilizzato un valido strumento a disposizione della scuola e della comunità,finanziato con soldi pubblici
  • I laboratori in questione rientrano nel piano di diritto allo studio che questo stesso consiglio ha approvato ad ottobre 2018.


PRESO ATTO che

  • Le insegnanti hanno quindi a loro disposizione un pacchetto, esiguo, di ore per la facilitazione linguistica e un altro pacchetto di ore di mediazione linguistico-culturale, anch’esso esiguo.
  • Spetta all’insegnante quindi decidere di farne richiesta, sicuramente con una decisione meditata e condivisa dal corpo docente.
  • Entrambi i servizi sopra citati devono essere richiesti al Piano di zona che stanzia le ore tra le scuole dei diversi paesi in base alla popolazione e che delega alla cooperativa incaricata la realizzazione dei due tipi di laboratorio.


LA INTERROGO AL FINE DI SAPERE

Se il laboratorio di mediazione linguistico culturale in questione è lecito e se è in linea con il Piano di Diritto allo studio già votato in essere e con quanto la nostra Amministrazione, le nostre scuole, il Terzo Settore e la comunità tutta, stanno facendo per favorire con tutti gli strumenti a disposizione l’inclusione e l’integrazione, ovvero il benessere di tutti i bambini e i ragazzi che frequentano le nostre scuole e delle loro famiglie; benessere ed integrazione quantomai oggi necessari per evitare proprio che questioni tendenziose e mistificatorie della realtà come questa trovino spazio e consensi.

La ringrazio e rimango in attesa di una sua risposta.

Chiara Beniamino (VIVERE Cernusco)

La risposta del sindaco Ermanno Zacchetti



venerdì 7 giugno 2019

Cernusco: VERSO IL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

VERSO IL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
GARANTIRE SVILUPPO E SERVIZI PER LA CITTÀ TUTELANDOL'AMBIENTE

“Questa amministrazione ha costruito case, a noi il compito di costruire una comunità.Sarà necessario tornare a una pianificazione condivisa del territorio, prestando attenzione all’interesse collettvo, alla qualità della vita, alla salute dei cittadini”. 

Sulla base di queste dichiarazioni, nel 2007, la coalizione di centrosinistra guidata dal candidato Sindaco Eugenio Comincini conseguiva un risultato storico, vincendo le elezioni comunali a Cernusco. Ci impegnammo quindi alla definizione di un PGT (Piano di Governo del Territorio) che tenesse fede a quell'impegno. Pur nell'impossibilità di azzerare una serie di diritti acquisiti,si trovò comunque il modo di ridurre notevolmente l'impatto edificatorio residuo che sarebbe derivato dal vigente Piano Regolatore. Il nuovo PGT stabilì infatti che gli interventi edilizi ammessi fossero solo di completamento e riqualificazione urbanistica, e in quantità pari a solo il 60% di quanto complessivamente prevedeva il Piano Regolatore per le funzioni residenziali. Un esempio? Sulla via Vespucci, dove in questi mesi i cittadini hanno visto l'edificazione di alcune palazzine, il Piano Regolatore prevedeva edifici per complessivi 70 mila metri cubi,oltretutto a ridosso della strada e con la possibilità di recuperare ulteriore volumetria con i sottotetti.

Con il nuovo PGT la volumetria è stata ridotta a 45 mila metri cubi, senza possibilità di recupero sottotetti e si è inoltre imposta una fascia di mitigazione ambientale, verde e alberata, di 50 metri dalla strada.Sempre con il PGT vigente si è imposto per ogni intervento edificatorio la cessione al Comune di aree verdi da destinare a parco o al rafforzamento della naturalità, è stata ampliata in modo significativo l'area tutelata del PLIS (Parco Locale Sovracomunale) delle Cave, portando la sua superficie nel territorio di Cernusco da 750 mila mq a oltre 3 milioni di mq, sono state valorizzate le aree agricole e l’attività agricola, anche attraverso la messa a disposizione degli operatori del settore di oltre 600.000 mq aree verdi di proprietà comunale, privilegiando l'imprenditorialità giovanile in questo settore.

Non solo: in questi anni la nostra città ha visto ampliata la quantità e qualità delle strutture pubbliche a servizio dei cittadini. Pensiamo alla realizzazione di nuove strutture educative,sociali e sportive (nuovo Polo scolastico, Centro Diurno Disabili, Nuovo centro natatorio...),ma anche al recupero e riqualificazione di spazi aggregativi importanti come la Filanda e il Parco Trabattoni.

Vivere Cernusco ha creduto e continua a credere fortemente nell'impegno preso in quel 2007 e questo è il momento di mantenere ancora fede a quell'impegno. La nostra amministrazione, allo scadere dei 10 anni dall'elaborazione del PGT vigente, ha infatti iniziato il lavoro di definizione del nuovo Piano di Governo del Territorio.

Il nuovo PGT è per noi di VIVERE lo strumento fondamentale grazie al quale abbiamo l’opportunità di continuare a perseguire una pianificazione urbanistica attenta agli aspetti che più ci stanno a cuore: la qualità della vita dei cittadini (che implica la necessità di porre un forte limite all’incremento demografico nei prossimi 10 anni per poter garantire l'attuale qualità e quantità dei servizi), la sostenibilità ambientale (pensiamo al completamento del parco storico monumentale del Martesana fino a Ronco, ma anche al potenziamento della mobilità dolce e delle aree per il benessere e lo sport) e, soprattutto, la salvaguardia delle aree verdi (consumo di suolo zero).

Questi sono i cardini del nostro impegno più che trentennale per Cernusco, questi i riferimenti che dovranno guidarci, in piena condivisione con l'intera maggioranza, alla definizione di ciò che rappresenterà lo scenario futuro per uno sviluppo armonico e sostenibile della nostra città. VIVERE CERNUSCO