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domenica 13 ottobre 2019

Documento Unico di Programma 2020/2022.

Pubblichiamo ampi stralci dell'intervento del nostro capogruppo Giordano Marchetti, nel consiglio comunale del 9 ottobre, in merito al Documento Unico di Programma 2020/2022.
 Buona lettura...

Una città si basa su una molteplicità di funzioni, servizi, opere e il DUP (Documento unico di programmazione) è il documento di programmazione che li raccoglie tutti.
Dunque la discussione nel merito del Documento di programmazione serve proprio a esprimere il giudizio politico riguardante la manovra economica e pianificatoria ipotizzata dalla Amministrazione sulla base della quantità e modalità di reperimento delle risorse, sulla base della quantità e modalità di spesa delle risorse disponibili.
Ho ascoltato i Consiglieri di opposizione, e seppur nel loro ruolo c’è sicuramente quello della critica all’Amministrazione, gli interventi fatti sono parsi più dichiarazioni da processo alle intenzioni che di sostanza. Ho sentito parlare più del futuro PGT, che al momento non c’è, che non si sa quando ci sarà perché così si vuol nascondere scenari urbanistici tesi a stravolgere la città. Ho sentito parlare di opere che, pur senza conoscere i progetti, non vanno bene.
Ricordo ai colleghi che la pianificazione contenuta nel DUP, anche se non è stato fatto il nuovo PGT, è basata su uno strumento urbanistico tuttora in vigore.
Fatto questo doveroso inciso, con l’intervento di stasera cercherò di stare con i piedi ben piantati per terra, ponendo l’attenzione su qualche specifico e qualificante punto contenuto nel documento di programmazione, evidenziandone laddove presenti le positività, i suggerimenti per meglio attuare ciò che ci si propone di fare ma anche mettendo in luce alcune criticità che a mio modesto parere ci sono e sulle quali vale la pena che il Sindaco faccia una ponderata riflessione.
Entrate correnti
Per tutto il triennio ho visto che verranno positivamente mantenute inalterate, come già avvenuto nel recente passato, le aliquote riguardanti la TASI, l’IMU e l’Addizionale IRPEF, con la soglia di esenzione a 15.000 € il che significa non far pagare questo tributo a circa 6700 contribuenti rinunciando consapevolmente ad un introito per le casse comunali di oltre 350.000€. Queste scelte sono significative perché rappresentano ancora una volta l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dei suoi cittadini ed in particolare delle fasce più deboli. Quello che chiedo è l’impegno che tali scelte vengano comunque mantenute anche se il Governo non dovesse, per una qualsiasi ragione, riuscire a sterilizzare con la propria manovra di bilancio, in tutto o in parte, il previsto aumento dell’IVA che per il ns. Comune significherebbe, se completo, un aggravio stimabile in circa 300.000 € .
Imposta di Soggiorno
Sul fronte delle entrate correnti prendo atto della volontà di introdurre, se ho ben capito, sperimentalmente l’Imposta di Soggiorno con l’obiettivo di introitare per l’anno prossimo risorse per circa 100.000€/anno. La motivazione di ciò risiederebbe nella necessità di contribuire al parziale reperimento di quei 300.000€ che l’Amministrazione avrebbe deciso di mettere in gioco per finanziare eventi straordinari legati a “2020 Cernusco Città dello Sport”. Prima di procedere in tal senso, considerata l’entità abbastanza contenuta della risorsa in gioco, chiedo se sia stata valutata dall’Amministrazione l’ipotesi, per coprire questa spesa, di attingere direttamente dagli avanzi di bilancio che sommano, ormai ogni anno, diverse centinaia di migliaia di euro e che anche il 2020 credo non sfuggirà a questo trend. Solo dopo l’esito di questa verifica, e qualora da questa verifica non dovesse manifestarsi quella necessaria disponibilità economica, allora comprenderei la decisione di introdurre questa specifica Imposta. Se questa dovrà allora essere la strada da percorrere non possiamo però non dirci che, pur trattandosi di una tassa che non colpirà direttamente i cittadini di Cernusco perché racchiusa in ambiti ben definiti (hotel B&B e similari), ciò determinerà inevitabilmente un aggravio burocratico per gli operatori del settore perchè diventeranno di fatto gli esattori per conto del Comune. Di questa, chiamiamola “obbligata collaborazione”, se vogliamo che sia proficua per il Comune credo che bisognerà in qualche modo tenerne conto quando si metterà mano al regolamento applicativo attraverso la definizione di un qualcosa che sia riconducibile a una sorta di “riconoscimento premiale” per gli operatori del settore. Se sarà così, e quindi vuol dire che si sarà fatta una scelta precisa e che saremo arrivati al termine di un percorso complesso, ritengo che allora che l’introduzione di questa Imposta non possa essere più né sperimentale né temporanea ma andrebbe stabilizzata negli anni a venire vincolando quei proventi per eventi culturali e promozionali della città anche in collaborazione con le associazioni e i commercianti della città.
Scuola
Ho visto che abbiamo un’ottima disponibilità di spesa annuale (circa 2.800.000€) a contrarre nuovi mutui per finanziare opere pubbliche. Nel Dup, al momento, l’unica opera che vedo finanziabile con un mutuo di 4.500.000 per l’anno 2021 è la realizzazione della scuola media a completamento del nuovo polo scolastico. Questo significa per il Comune un costo per il rimborso del prestito (interessi e quota capitale) di circa 260.000€/anno, per la durata di 20 anni, e che questo impatterà tutto sulla spesa corrente laddove, come sappiamo, è sempre difficile far quadrare i conti senza dover penalizzare i servizi. Come si può capire è una cifra importante, da non sottovalutare, per cui prima di dare il via libera a un’opera del genere, che non nego negli anni scorsi io e un po’ tutti credo abbiamo sostenuto, ritengo sia necessario sapere, anche alla luce di quello che sarà il nuovo PGT, quale è e quale sarà nel prossimo futuro lo sviluppo abitativo della città e, conseguentemente, il fabbisogno dell’utenza scolastica. Senza questi dati proiettati sul medio e lungo periodo la decisione di oggi appare più una scommessa - abbiamo detto che andava fatta e allora dobbiamo farla - piuttosto che una scelta attentamente vagliata. Va da sé invece che qualora dall’analisi dei dati dovesse risultare necessaria questa struttura è evidente che ne sosterrò, senza se e senza ma, la sua realizzazione.
Investimenti sui beni demaniali e patrimoniali
Riguardo alle spese per investimenti sui beni demaniali e patrimoniali finanziate con le entrate annuali le cifre allocate sono rilevanti (15,4 milioni nel 2019, 10,3 milioni nel 2020, 9,3 milioni nel 2021 e 3,4 milioni nel 2022 per complessivi 38 milioni). Non so quanti comuni della ns. dimensione possono vantare simili disponibilità economiche. Queste risorse ci consentiranno di indirizzare importanti interventi di manutenzione e di riqualificazione delle strade, marciapiedi e piazze cittadine (in primis il rifacimento di via don Sturzo e piazza Matteotti), la riqualificazione del centro sportivo di via Buonarroti con lo sviluppo di nuove strutture a beneficio del rugby, la riqualificazione degli impianti del tennis, e poi interventi puntuali sul verde pubblico, il patrimonio edilizio pubblico residenziale e non, e gli edifici scolastici, in particolare la scuola di via Manzoni dove dovrebbe finalmente partire, dopo la stagione degli annunci, lo spostamento della mensa dallo scantinato dell’edificio al piano terra e la realizzazione di nuovi laboratori.
Aree verdi ad imprenditori agricoli locali
Un altro tema che voglio evidenziare perché mi sta particolarmente a cuore riguarda l’assegnazione in locazione delle aree verdi, acquisite a patrimonio pubblico a seguito di convenzioni urbanistiche, ad imprenditori agricoli locali per le loro attività colturali ma che consentono contestualmente di sgravare il Comune dagli impegni manutentivi di dette aree che ammontano ormai a oltre 781000 mq. Molto bene quindi la volontà di proseguire su questa strada che rappresenta un modello di conservazione e utilizzo del suolo che credo abbia pochi uguali addirittura a livello nazionale. L’appunto che mi permetto di suggerire è che questo modello dovrebbe essere portato come esempio di buone pratiche esportandolo e pubblicizzandolo al meglio a partire dai vari consessi sovracomunali di carattere politico e non.
Sicurezza 
Sul fronte della sicurezza ho letto, come del resto negli anni passati, l’impegno della polizia locale a migliorare gli standard di sicurezza a 360 gradi: dal controllo della circolazione stradale alla sicurezza negli eventi pubblici, dai presidi nei parchi e del centro storico al furto negli appartamenti, dal controllo nei cantieri edili al decoro urbano e così via. Ho già avuto modo di sottolinearlo in altre occasioni in Consiglio Comunale e cioè se a questo impegno dichiarato non si affiancano dati che in qualche modo possano mostrare, da un anno con l’altro, quali sono stati i miglioramenti ottenuti e in quali ambiti, ovvero quali sono state e dove sono le criticità, si rischia di avere ogni anno nel DUP solo uno scritto, fine a se stesso, che non consente a noi, cioè alla politica, di capire se c’è bisogno di intraprendere ulteriori azioni e se c’è la necessità magari investire di più, dove e come per il conseguimento di quelli che saranno ritenuti gli obiettivi prioritari. E’ un modo anche per la politica di confrontarsi, su basi certe e non sul percepito, con le sollecitazioni, per non dire lamentele, che giungono dai nostri cittadini.
Attività culturali
Sulle attività culturali vedo con piacere che l’obiettivo del triennio è di caratterizzare sempre più il Comune di Cernusco come polo culturale, stabile e riconosciuto, in Martesana. Ma non solo, c’è la volontà di incrementare la promozione turistica della ns. città per valorizzare al meglio i suoi beni. Se questo vuole essere un obiettivo importante dell’Amministrazione, come ritengo debba essere, e che ovviamente condivido in pieno, con la stesura del bilancio mi aspetto, di conseguenza, l’appostamento di adeguate risorse. Questo per dire in maniera esplicita che le spese promozionali della città non possono essere riservate esclusivamente agli eventi sportivi o ad essi connessi.
Politiche sociali
Sul capitolo delle politiche sociali vedo una quantità e varietà di progetti in sinergia con i comuni del distretto 4 che spaziano dalla attività di sostegno all’infanzia alle politiche per gli anziani, dagli interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale alle politiche mirate per le persone con disabilità, dall’housing sociale alle politiche di affido, dall’accoglienza profughi alle politiche per i migranti, il tutto attuato con impegni di spesa consistenti che denotano l’attenzione particolare che l’amministrazione riversa su questo delicato settore. E di tutto ciò non posso che rallegrarmene ed esserne compiaciuto.
Comunicazione
Però anche qui sig. Sindaco voglio mettere in evidenza quanto già detto in passato. Di fronte ad una mole tanto consistente di servizi ben pianificati, progettati e attuati nonché alla quantità delle risorse messe in gioco i cittadini sanno poco o nulla. Così non può andare bene. Mi spiace ma in città manca la percezione di quanto viene fatto. Pertanto l’invito che Le faccio è quello di trovare i modi e gli strumenti più efficaci per comunicare e pubblicizzare tutto ciò alla città, partendo magari da quello che ritengo meno impegnativo ma tradizionalmente più riconosciuto ed efficace, almeno finora, dalla stragrande maggioranza dei cittadini, cioè l’informatore comunale. Certo che se però prevale la scelta di farlo uscire una volta all'anno, a metà luglio (come successo quest’anno), in pieno clima feriale, per di più distribuito non nella cassetta della posta ma in quella deputata alla pubblicità dei volantini dei supermercati, beh allora, oltre a buttare via i soldi, ne deduco che si sta facendo di tutto per annullare la sua ragion d’essere.

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