Qualche settimana orsono ha tenuto banco, nell’ambito del dibattito politico locale, la seria intenzione che il comune di Brugherio avrebbe di rendere edificabile una vasta porzione di territorio che oggi è incluso nel Parco Sovracomunale delle Cave.
Successivamente abbiamo assistito ad una ‘frenata’ da parte dei rappresentanti della Lega di Cernusco sul Naviglio che si erano inizialmente dichiarati intenzionati a raccogliere firme contro l’eventuale trasformazione urbanistica prospettata dal comune di Brugherio.
Soffermiamoci un istante ad approfondire la questione in termini urbanistici: l’intenzione della Lega e del PDL di Brugherio è di trasformare una zona destinata a “Parchi e a verde ambientale ed attrezzato” - totalmente inserita nell’ambito del PLIS delle Cave e pienamente coerente con esso - in zona edificabile, per “funzioni e attività di interesse generale, pubbliche e private, di livello metropolitano, provinciale e regionale, garantendo comunque la prevalenza di spazi liberi e a verde rispetto alle superfici da destinare all’insediamento di funzioni pregiate” (da notare che per le stesse funzioni il PRG di Brugherio aveva già identificato altre due aree che non ci risulta siano state ancora impiegate); noi, e come noi altri soggetti, temiamo che le destinazioni siano essenzialmente commerciali, assolutamente non coerenti con le finalità del Parco delle Cave.
Fra le varie interpretazioni su quanto potrebbe accadere vi è anche quella di chi ritiene che l’intera area oggetto della variante finisca per tagliare il Parco in due, in maniera tale da mettere in discussione la stessa esistenza del PLIS delle Cave.
Ricordiamo che tale scelta urbanistica va a stridere fortemente con gli indirizzi del PRG di Brugherio che puntava a salvaguardare il verde, creare PLIS, diminuire il consumo di suolo, valorizzare il patrimonio agricolo, mantenere l’identità locale e territoriale di Brugherio.
In aggiunta a ciò va considerato che la trasformazione di aree inserite in un parco sovracomunale prevede l’accordo da parte della Provincia e degli altri comuni costituenti il parco stesso. Non ci risulta che il comune di Cernusco – così come probabilmente gli altri comuni - sia stato consultato da Brugherio, così come non sappiamo se sia stato fatto un passaggio in Provincia e che tipo di parere preliminare abbia fornito la giunta Podestà.
Consideriamo questo come un pericoloso ‘precedente’ che potrebbe ‘autorizzare’ tutti gli altri comuni a muoversi allo stesso modo e minare così l’integrità del Parco; inoltre, non avendo ancora avuto più specifiche informazioni su quale possa essere il progetto di trasformazione, e il relativo impatto, rimaniamo fortemente preoccupati sul futuro di quell’area e dello stesso PLIS.
Non conosciamo le ragioni per le quali i giovani della Lega di Cernusco abbiano desistito dall’intento di raccogliere le firme; sarà perché hanno ricevuto informazioni da Brugherio e si sono tranquillizzati? Se fosse questa la chiave di lettura corretta, apprezzeremmo una condivisione di queste informazioni anche con noi e con chi ha a cuore questo importante tema.
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