Un tavolo permanente per monitorare gli effetti della crisi economica e adottare eventuali azioni comuni e condivise tra istituzioni locali e parti sociali. Questo è l’impegno preso alla conclusione della riunione che, il 10 maggio scorso, ha visto attorno allo stesso tavolo alcuni dei Comuni del Distretto 4 Asl (Bussero, Carugate, Cernusco e Pessano con Bornago), i sindacati CGIL e CISL, le Associazioni ACLI e Caritas e l’Agenzia provinciale per la Formazione AFOL. All’incontro sono intervenuti anche due rappresentanti di Assolombarda, fra cui Lorenzo Vimercati, Presidente del Consiglio di Zona Est. Il tavolo è stato convocato dall’Assemblea del Distretto 4, presieduta dall’Assessore cernuschese alle Politiche Sociali, Rita Zecchini.
Apertura affidata a Mario Palermo, Direttore dell’Agenzia provinciale per la formazione e orientamento al lavoro (AFOL), che ha fornito un aggiornamento dei dati su disoccupazione e nuove assunzioni nei 32 comuni dell’Est Milano e della Martesana che fanno capo al Centro per l’impiego di Melzo.
Alla fine del 2009 poco meno di 6.000 persone hanno dichiarato la propria “immediata disponibilità” al Centro di Melzo. Fra essi 941 sono di Pioltello, 449 di Melzo e 355 di Cassano D’Adda. In questa poco confortante classifica Cernusco è al sesto posto, con 340 persone che di fatto hanno dichiarato di avere perso il lavoro.
La Provincia di Milano nel suo complesso offre dati ancora meno confortanti: avviamenti al lavoro in calo del 10% nel primo trimestre 2010 con un -19,6% nel tempo indeterminato e un -58,5% nel lavoro cosiddetto “somministrato”. Se è vero che l’ISTAT segnala a febbraio 2010 il primo saldo attivo della produzione da 2 anni a questa parte (+2,7%), è altrettanto evidente che la ripresa è lenta e molto faticosa, soprattutto sul piano dell’occupazione.
“Per questo dobbiamo andare oltre le misure emergenziali e adottare invece provvedimenti più strutturali,” ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini. Molti Comuni, come Cernusco, hanno stanziato contributi a favore delle famiglie colpite dalla crisi, ma ora, secondo Zecchini, “è necessario adottare misure che coinvolgano le politiche per il lavoro e che sciolgano altri nodi importanti come il caro-affitti o le agevolazioni sui mutui”.
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