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martedì 22 gennaio 2013

TARES: una tassa iniqua e un ritardo preoccupante

A decorrere dal 1° gennaio 2013 è stato istituito, a livello nazionale, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), a copertura dei costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, e dei servizi indivisibili dei Comuni quali ad esempio l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade.

La tariffa, che viene calcolata sulla base di un piano finanziario che il Comune o la società incaricata del servizio dovranno redigere annualmente, è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione rifiuti (investimenti, ammortamenti), e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.


Inoltre, sulla tariffa così determinata è stata prevista una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni: tale importo potrà essere portato fino a 0,40 euro con deliberazione del consiglio comunale.

Noi riteniamo che questo aumento di tariffa, che colpisce chiunque detenga un immobile a qualsiasi titolo (proprietà o affitto), sia iniquo perché va di fatto a colpire le fasce più deboli dei cittadini, quelli che già in questi ultimi anni hanno sofferto maggiormente la crisi, con difficoltà occupazionali, tagli alle pensioni, riduzione dei servizi, nuove tasse che non rispettano minimamente criteri di progressività legati al reddito.

Questo si avvertirà ancora di più nella nostra città dove, negli ultimi anni, il Comune con la sua partecipata Cernusco Verde è riuscito a contenere ai livelli più bassi il costo della tariffa rifiuti (TIA), pur facendo fronte a investimenti sia economici (circa 1 milione di euro) che organizzaivi per ottimizzare la raccolta differenziata e potenziare la piattaforma ecologica di via Resegone.

Oltre a ritenere iniqua la nuova tassa, siamo anche preoccupati per quanto deciso dal Parlamento in questi giorni in merito al rinvio del pagamento della prima rata Tares. Lo spostamento da aprile a luglio rischia infatti di mettere in seria difficoltà la possibilità di Cernusco Verde di adempere ai pagamenti, in un momento di carenza generale di liquidità e di sofferenza di tutto il settore rifiuti, anch’esso colpito dalla crisi economica nazionale.

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