Nella giornata di oggi sono giunte tantissime testimonianze e riflessioni:
Mariangela Mariani (assessore alla Cultura):
"Abdul, un ragazzo cernuschese di 19 anni, è morto.
Lo avevo conosciuto quando frequentava il CAG Friends al Paolo VI: un ragazzino vivace, come tanti preadolescenti, non studiosissimo, come invece sua sorella, oggi all’università, ma curioso e attento. Non volevo credere che fosse lui, quando ho sentito il telegiornale, poi un amico me l’ha purtroppo confermato." Leggi tutto.
Ernastina Galimberti:
"Io dico che è orrendo anche solo pensare di ammazzare una persona per un furto. E mi turba profondamente immaginare la violenza bestiale di un uomo ( ma è ancora uomo?) nel calare una spranga di ferro su un ragazzo che potrebbe essere suo figlio. Ma in più quel ragazzo è nero, e si merita anche parolacce e insulti razzisti prima di essere fatto fuori." Leggi tutto.
Bruno Apolloni:
"Quanti disgraziati Abdul dovremo aspettare per realizzare la drammaticità della situazione? Colpa della televisione e dell'immortale Berlusconi? Senz'altro, ma non basta, come non ci sollevano le autoaccuse di vigliaccheria." Leggi tutto.
Gianni Zanini:
"Per giorni e settimane, i mass media non hanno fatto che parlare di caccia ai rom, di blitz notturni della polizia nei luoghi dove vivono accampati gli extracomunitari, hanno continuato a diffondere immagini raccapriccianti di campi nomadi messi a fuoco, di volti smarriti e spaventati di uomini, donne e bambini; hanno divulgato i risultati di numerosi sondaggi, tutti concordi nell'attribuire ai clandestini la colpa principale dell'insicurezza che oggi affligge il nostro Paese." Leggi tutto.
Claudio Gargantini:
"La notizia è un lutto non solo per i famigliari e gli amici.
La notizia è un lutto per l'intera umanità." Leggi tutto.
PD di Cernusco:
"Abdul Guiebre era uno di noi. Nato in Burkina Faso, cittadino cernuschese, era conosciuto da molti, come tutta la sua famiglia." Leggi tutto.
Obiettivo Cernusco:
"Non possiamo e non vogliamo credere che il clima politico attuale sia l’input e la risposta che hanno portato a un atto criminale di questa portata." Leggi tutto.
Le maestre di Abdul, Teresa e Loredana:
"la prima cosa che ci preme dire, anzi gridare a gran voce è che tu non se morto perché hai preso un pacchetto di biscotti, ma perché in questo nostro Paese l’odio per il diverso è arrivato ad una misura insostenibile.
E’ successo proprio a Te che diverso non eri perché sei venuto in Italia da piccolino e qui hai vissuto la tua breve esistenza." Leggi tutto.
Roberto Codazzi:
"ieri c'era tristezza, oggi incomincia a salire la rabbia. perchè piano piano riemergono i ricordi del mio passato con abdul, quando ero suo educatore all'oratorio feriale, quando gli donai la mia bicicletta, lui aveva solo 7 anni, io 16." Leggi tutto.
Loris Navoni:
"Era un ragazzo italiano. Era un cernuschese. Morto per odio. Morto per nulla." Leggi tutto.
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