Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha fissato al 24 novembre l’udienza che concerne il ricorso del Comune di Cernusco contro ENAV sul piano di distribuzione delle rotte aeree, deviate sul territorio di Cernusco e di alcuni altri Comuni confinanti senza il preventivo coinvolgimento delle autorità locali.
L’udienza era stata rinviata il 21 ottobre 2009 perché un allagamento della sede milanese del TAR aveva reso inservibile parte del faldone con i documenti presentati dalle parti in causa. Dopo numerosi solleciti dei legali di Villa Greppi ecco finalmente la nuova data del dibattimento.
L’esito del ricorso è atteso da Villa Greppi come un momento importante nella battaglia sui sorvoli troppo rumorosi, per sostenere la quale il Sindaco, Eugenio Comincini, ha dato vita nel 2008 a un comitato di 9 Comuni, che ha a suo tempo ha organizzato una manifestazione a Linate e raccolto firme per una petizione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
Assolutamente d'accordo con lei. Ottima idea, sono d'accordo con lei.
Condivido pienamente il suo punto di vista. Ritengo che questa sia un'ottima idea. Sono d'accordo con te.
Non si capisce nè quale sia l'ottima idea nè il punto di vista da condividere.
La vicenda del TAR ha messo chiaramente in luce sia la scarsa autorevolezza di questa giunta verso terzi(8 mesi si è aspettato la fissazione di una nuova udienza)che l'abitudine a prendere in giro le persone pensando che tutti siano dei cretini (ma quali continui solleciti, dal sito del TAR si evince che solo nel mese di giugno us c'è stato un passo ufficiale del Comune di Cernusco dopo l'ottobre 2009).
Ora speriamo veramente che il dibattimento sia stato ben preparato e che qualcuno abbia ben individuato la stategia da adottare; dico speriamo, perchè dopo il caso Scienze Motorie c'è proprio da incrociare le dita.
In riferimento al commento qui sopra si invita ad utilizzare un linguaggio appropriato altrimenti ci vedremo costretti a cancellare i contributi.
Caro Kuda,
prova a riscriverla tu in un linguaggio che tu ritieni appropriato così tutti capiamo.
Perchè l'anonimo c, che è così aggressivo con il lavoro di questa amministrazione, non si rimbocca le maniche e organizza un comitatodove aggregare più cernuschesi possibili su questo tema? Forse perchè non riuscirà a trovare molte oersone a mettersi in gioco in questo paese come si è visto quando è stata organizzata la manifestazione a Linate!! Lori
Esiste la possibilità di criticare a fare osservazioni senza trascendere nell'insulto e nell'offesa. Se ci si applica si capisce come fare.
Ricordo a Lori che un Comitato già esiste (il cosiddetto Comitato Rotte Comuni)anche se si sono perse le tracce; al punto in cui siamo credo che serva di più mettere in campo competenza e serietà, qualità che vedo poco in questa Amministrazione.
Ma ripeto, incrociamo le dita e speriamo nel TAR.
Spero di non aver trasceso nell'insulto e nell'offesa, come ho sempre fatto ma veramente sopporto poco quelli che fanno i furbi con i cittadini!
Carissimi,finalmente qualcosa si muove. Ho letto sulls GdM la dichiarazione del Sindaco di Pioltello inerente la risoluzione del problema sorvoli e la conclusione...tutto risolto nonostante Cernusco ..mi è sembrata un pochetto ridicola visto che Pioltello è stato un promotore della spalmatura rotte in particolare su Cernusco. Mi auguro che venga ripristinato il Comitato Rotte Comuni e questa volte seriamente e con l'attiva partecipazione dei Sindaci dei vari Comuni senza, come l'altra volta, collaborazionie trasversali.
Speriamo in bene. Cari saluti a tutti. Temporeale-
Finisce in nulla il ricorso contro le nuove rotte di decollo dall’aeroporto di Linate: ad appellarsi al Tribunale amministrativo regionale, nell'ormai lontano 2002, era stato il comune di Cernusco sul Naviglio, che si trova a nord est dello scalo, affiancato da due cittadini. Controparti Ente nazionale assistenza al volo ed Enac, controinteressati Regione, Provincia di Milano, ministero dell'Ambiente e comuni di Segrate, Peschiera, San Donato Milanese, Peschiera, Cologno Monzese, Vimodrone, Sea, Arpa e prefettura di Milano, non costituiti in giudizio, mentre il comune di Pioltello si è costituito.Cernusco, contestando tra l'altro mancate valutazioni sul rumore, chiedeva l’annullamento “del provvedimento non noto di modifica delle rotte aeree dei velivoli” e di altri atti connessi, tra i quali una nota del 15 febbraio 2002 con la quale Enav ha comunicato ad Enac le nuove procedure di partenza, e “di tutti gli atti con cui sono state modificate le rotte in modo da comportare il sorvolo sul territorio di Cernusco” oltre che delle procedure di salita che dispongono il divieto di sorvolo sul polo chimico di Pioltello.Tutta la documentazione è stata acquisita solamente nel 2008 e il verdetto è di queste ore. Le nuove rotte sperimentali, con il sorvolo del territorio di Cernusco, sarebbero state però introdotte solamente nel 2007. Secondo gli avvocati difensori di Enav ed Enac, però, queste nuove rotte sarebbero state definite solo per correggere le declinazioni magnetiche: le indicazioni cartografiche, quindi, e non le rotte effettive. Inoltre, non ci sarebbe stato alcun aumento dei voli sul territorio di Cernusco sul Naviglio, accusato dalle difese di aver compiuto un errore grossolano nel suo ricorso, riferendosi alle radiali 330 e 340, che però riguardano lo spazio aereo dal lato opposto allo scalo. Il Tar riconosce che l'assetto attuale dei decolli è mutato solo dal 20 novembre 2008: rispetto al 2004 la popolazione esposta alle immissioni acustiche eccessive «si sarebbe ridotta da circa 17mila a 9mila unità».Il problema di fondo, però, secondo i giudici della prima sezione del Tar di Milano, è che il provvedimento di modifica delle rotte datato 2002 non sarebbe mai esistito. Viene però riconosciuto che una delle nuove rotte avrebbe provocato un effettivo aumento dei voli su Cernusco, ma solo a seguito di inevitabili imprecisioni nelle manovre, «in quanto i velivoli non viaggiano su binari come treni».Carlo Catena
Fonte: Il Cittadino, quotidiano del lodigiano del 14/01/2011
Posta un commento