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lunedì 12 novembre 2012

Interrogazione in merito alla collaborazione tra Comune di Cernusco s/N e Teatro Agorà per la Stagione di Prosa 2013

Durante il consiglio comunale dell'8 novembre il capogruppo di VIVERE Cernusco, Mariangela Mariani ha rivolto due interrogazioni al Sindaco. La seconda è stata fatta in merito alla collaborazione con il teatro Agorà. 

Ecco il testo dell'interrogazione:



Premetto che ho notato con piacere che è stata rinnovata la collaborazione tra Amministrazione Comunale e Teatro Agorà per la Stagione di Prosa 2013, una proposta culturale sempre di grande livello per la nostra città.
Devo però lamentare come, per la prima volta in questi ultimi anni, ci sia stato un notevole aumento del costo dei biglietti riferito alla fascia ridotta (giovani fino a 25 anni e gruppi).
Il prezzo del biglietto intero è infatti passato da 17.50 a 18.00 Euro (+ 0.50), mentre il ridotto da 12.50 a ben 15.00 Euro (+2.50). Inoltre, mentre l’abbonamento intero è rimasto invariato, a 75 Euro, il ridotto (per giovani fino a 25 anni) è passato da 50 a 60 Euro (+10).
Mi rendo conto che, data la situazione finanziaria degli Enti Locali, il sostegno comunale alla Rassegna si sia ridotto negli anni e che quindi il Comune abbia, per così dire, sempre meno potere “contrattuale” nel definire l’accordo di collaborazione con Teatro Agorà.
Ritengo comunque doveroso che il sostegno di un’Amministrazione Comunale a una proposta culturale sia sì legato al suo valore, ma anche finalizzato all’ampliamento del numero di cittadini che possa accedere alla stessa.

Alla luce di quanto esposto, le chiedo, signor Sindaco,
  • Perché si è abbandonata una linea, che pure aveva dato negli scorsi anni ottimi risultati, e non si è subordinato il sostegno del Comune al mantenimento di una politica di prezzi che agevolasse l’accesso dei giovani alla Rassegna di Prosa?
  • Perché, nel caso non fosse possibile mantenere i prezzi dello scorso anno, non si è almeno chiesto ad Agorà di “spalmare” l’incremento sulle due fasce (biglietto e abbonamento interi, biglietto e abbonamento ridotti) invece di concentrare la quasi totalità degli aumenti su biglietto e abbonamento ridotti?
So che per l’anno in corso non è più possibile intervenire su quanto concordato. Mi auguro però che, per il futuro, si tengano in considerazione anche gli aspetti sociali legati alla fruizione della cultura, perché questa non diventi qualcosa che pochi possono permettersi (.. e sicuramente i tanti giovani senza lavoro non sarebbero tra questi).

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