Cernusco ha avviato, con questa amministrazione, una seria politica di contenimento del consumo del suolo, salvaguardando ed ampliando, in particolare, la tutela di aree verdi ed agricole.
Alla base di questa scelta c’è la consapevolezza che la qualità della vita si salvaguarda in questo modo, evitando cioè di creare grandi agglomerati privi di verde fruibile, di servizi, di spazi liberi da edificazioni che evitino la saldatura tra città e città. Si è scelto quindi di preservare la fascia di verde che ancora circonda Cernusco ad est (aree agricole di Ronco) e a nord-ovest (Parco di interesse Sovracomunale delle Cave). A sud invece il territorio urbanizzato è già saldato con quello di Pioltello, ad eccezione dell’area attualmente occupata dal Parco delle Cascine. Quest’area è molto importante perché si tratta - citiamo un documento della Provincia di Milano – dell’unica “realtà agricola di rilevanti dimensioni praticamente incontaminata: un piccolo gioiello da salvaguardare e consegnare ai nostri figli […], un valore prezioso non solo per Pioltello, ma anche per i comuni adiacenti”.
Attualmente il Parco delle Cascine ha per la maggior parte destinazione agricola e non prevede la costruzione di residenziale ma, recentemente, è stato presentato
un progetto che ci preoccupa moltissimo ma che - incredibilmente - la giunta di Pioltello ha ritenuto accoglibile e si è riservata di valutare.
Il progetto, presentato da uno dei proprietari delle aree del parco – quella Creafin che sta edificando, nell’area verde alle spalle dell’Auchan, il quartiere Santa Monica di Segrate – creerebbe una vera colata di cemento sull’area del parco al confine con Cernusco. La bozza sulla quale la giunta di Pioltello è chiamata ad esprimersi prevede 300.000 mc di residenziale (1.200 appartamenti per circa 3.000 nuovi abitanti) e 60.000 mc di commerciale, oltre a una struttura di pubblica utilità (Scienze Motorie?) su una superficie di 150.000 mq.
Praticamente è l’equivalente di una nuova cittadina, concentrata in un’area ridotta e già congestionata dal punto di vista viabilistico, che graverebbe pesantemente anche sulla qualità della vita di Cernusco.
Scelte di questo tipo, che hanno un impatto sovracomunale, non dovrebbero essere fatte senza il confronto con le amministrazioni dei paesi limitrofi.
VIVERE Cernusco ritiene che il Parco debba rimanere area tutelata per garantire la separazione tra la città metropolitana e l’hinterland; VIVERE Cernusco rilancia quindi l’idea di unire il Parco delle Cascine con il Parco delle Cave per costituire un unico polmone di verde che, da Brugherio a Pioltello, segni il limite dell’espansione della città di Milano, un grande parco che, sottoposto al governo di ben sei distinte amministrazioni comunali, sia al riparo dalla bramosia di questo o quel costruttore e dalla compiacenza di questo o quel sindaco.
Oggi Cernusco in Folio riporta le dichiarazioni del Sindaco in Consiglio Comunale
Mercoledì in aula Spinelli il sindaco Comincini ha presentato ciò che attualmente di concreto c’è sul piatto. «Non si parla più dello stadio, ma di qualcosa di peggio che mi preoccupa perché andrebbe a creare ulteriori problemi di traffico e inquinamento» ha riferito tra lo stizzito e il demoralizzato il primo cittadino. Che in via ufficiale dal collega Concas non ha ricevuto nessuna comunicazione e si è dovuto arrangiare da solo per procurarsi le carte del progetto. «Spiace poi che all’interno del mio partito si faccia tutto e il contrario di tutto. Si fanno tanti convegni e poi...».
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