Vivere Cernusco apprezza il Piano per il Diritto allo Studio presentato questa sera, condividendo prima di tutto la scelta che sta alla base della sua predisposizione: quella di mantenere il forte impegno finanziario dell’Amministrazione comunale a sostegno del settore educativo. Scelta tanto più meritoria in una situazione nazionale in cui la scuola si è vista progressivamente sottrarre risorse e, direi, anche dignità, con uno svilimento del suo ruolo fondamentale nella formazione dei cittadini. Il nostro Comune, nonostante abbia dovuto subite tagli da “spending revew” non di qualche centinaia di migliaia di euro, ma di qualche milione, ha continuato ad operare in controtendenza, credendo ed investendo sulla scuola: ne sono la prova i numerosi interventi di riqualificazione delle strutture scolastiche e il sostegno finanziario per il funzionamento e i progetti educativi delle scuole che questo documento oggi ci presenta.
Fatta questa premessa vorrei entrare un po’ più in dettaglio nelle diverse aree conteplate nel PDS, per sottolineare i punti per noi più qualificanti (e sono molti..) ed indicare quali siano per noi le criticità (poche…) contenute in questo documento.
Area 1CONTRIBUTI DIRETTI ALLE SCUOLE PER IL LORO FUNZIONAMENTO
E PER L’AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA.
Positivo è il giudizio di Vivere Cernusco su una serie di scelte che qualificano e differenziano il PDS di Cernusco da quello di molti altri Comuni. Voglio sottolinearne alcune:
L’essersi fatti carico, anche per quest’anno, delle spese per l’innovazione, anche a quelle che sarebbero a carico dello Stato: mi riferisco alla connessione a Banda larga per facilitare l’accesso a internet nelle scuole e al progetto Scuole Wi Fi, che procede al fine di garantire la copertura wireless di tutte le scuole
Il progetto di rete che si propone di rendere evidenti e condivise le iniziative di supporto psicopedagogico e di sostegno alla genitorialità dalla scuola d’infanzia fino alla scuola media
L’attivazione di percorsi di formazione rivolti sia ai docenti che ai genitori sui processi di apprendimento, con particolare attenzione ai disturbi specifici, come la dislessia o la discalculia, disturbi spesso misconosciuti, ma che possono trovare soluzione se identificati per tempo
Giudizio positivo anche in merito alla scelta di distribuire le risorse relative a quest’area in modo omogeneo, usando come parametro il numero di utenti per ciascun Circolo o Direzione Didattica
Qualche osservazione rispetto all’intervento A, che riguarda le spese di funzionamento. Dal prospetto appaiono francamente molto alti i costi sostenuti da Comune per le spese telefoniche delle diverse scuole: sommando i 4.000 Euro della scuola d’infanzia con i 9.500 della primaria e i 6.000 della secondaria di I grado, arriviamo a quasi 20.000 Euro. Credo che, così come all’interno della struttura comunale in questi anni si sia riusciti a ridurre notevolmente questo tipo di spese, anche nelle scuole se debba procedere in tal senso. Tutto ciò che potrà essere risparmiato su queste tipo di spese potrà essere impiegato su servizi e progetti rivolti all’utenza, quindi sull’intervento B.
Per quanto riguarda l’intervento C, fatta salva l’imprescindibilità di un contributo, anche importante, all’asilo Suor Sorre, che da sempre svolge un prezioso servizio di sussidiarietà nell’ambito della scuola d’infanzia, riteniamo comunque sia stata opportuna una ridefinizione dello stesso, concordata tra le parti, alla luce delle complessive riduzioni di risorse a disposizione dei Comuni.
Area 2REFEZIONE SCOLASTICA E SERVIZI DI SUPPORTO E CONTROLLOPer quanto riguarda il servizio di refezione scolastica apprezziamo ovviamente l’introduzione da qualche anno di cibi biologici, la filiera corta e i prodotti del commercio equo solidale (sono aspetti su cui Vivere era intervenuto sin da quando era all’opposizione).
Notiamo inoltre con piacere come abbia trovato consenso il nuovo sistema di pagamento con Rid bancario o con sistema di prepagato a ricarica. I due meccanismi, più comodi e funzionali del classico bollettino, hanno, come si evince dai dati, avuto un consenso che si è ripartito quasi equamente tra i due (il 51% dell’utenza ha scelto il RID, il 49% il prepagato).
Valutiamo anche positivamente l’idea di un questionario di soddisfazione da sottoporre agli utenti del servizio. Strumento utile per monitorare la situazione e valutare eventuali interventi correttivi/migliorativi.
Area 3SERVIZI RIVOLTI ALLE SCUOLE, ALLE FAMIGLIE, AGLI UTENTI
PER L’ATTUAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIOSiamo favorevoli ai progetti presentati, in particolare a quelli che educano i ragazzi alla cittadinanza e che si propongono di rinnovare la memoria storica nelle nuove generazioni.
A questo proposito, però, vorrei chiedere pechè non è stato riproposto un progetto che, negli scorsi anni, è stato molto apprezzato, e che risulterebbe a costo zero per l’amministrazione, in quanto gestito direttamente dall’Assessorato e dall’Ufficio scuola: il progetto, denominato “Un giorno in Comune”, ha visto numerosi alunni della scuola media entrare nella sede municipale per una visita che ha fatto loro conoscere non solo gli ambienti e la storia della villa comunale ma, soprattutto, il funzionamento del Comune. Un modo per rendere i ragazzi consapevoli del loro essere cittadini, prendendo coscienza del funzionameno di quella che è l’Istituzione più vicina, il loro Comune.
Area 4SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLA DISABILITA’
E SERVIZI DI SOSTEGNO E PREVENZIONE DEL DISAGIO DEGLI ALUNNI A RISCHIO DI EMARGINAZIONEAncora una volta il nostro Comune si distingue per un impegno concreto e consistente anche in questo ambito. L’impegno finanziario è infatti quasi identico a quello dello scorso anno, così da garantire circa 7 ore di sostegno settimanali pro capite ai 77 ragazzi seguiti dagli educatori. Punto qualificante è anche la supervisione di uno psicologo al lavoro di questi educatori.
Il nostro Comune, inoltre, continuerà a farsi carico anche del sostegno di ragazzi cernuschesi che frequentano scuole superiori in altri comuni. Intervento che dovrebbe essere a carico della Provincia, che però non ha mai ottemperato a questo impegno. Ben venga quindi la decisione del Comune di procedere per vie legali per chiedere alla Provincia il pagamento di quanto dovuto. Se dovessimo vincere la causa ( e c’è già un precedente favorevole) la Provincia dovrebbe rimborsare il Comune dei circa 112.000 Euro spesi dal 2006 al 2011, oltre ai 30.000 di questo 2012.
Area 5SERVIZI RIVOLTI ALLA COMUNITÀ PER L’EDUCAZIONE PERMANENTERelativamente a quest’area valutiamo come molto positivo il lavoro di collaborazione che la nuova gestione della Scuola Civica di Musica sta avviando con le scuole cernuschesi. Apertura, dialogo, collaborazione sono infatti le parole che da sempre Vivere Cernusco considera foriere di positive realizzazioni in ogni comunità.
Concludo rimarcando la positività complessiva di questo Piano per il Diritto allo Studio. Vivere Cernusco voterà quindi convintamente a favore.
martedì 13 novembre 2012
Approvato il Piano di Diritto allo Studio 2013. La posizione di VIVERE Cernusco
Durante il Consiglio Comunale di settimana scorsa è stato discusso e approvato il Piano di Diritto allo Studio 2013. Ecco l'intervento in aula del capogruppo di VIVERE Cernusco Mariangela Mariani:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento