È con soddisfazione, e con una punta di orgoglio, che oggi posso dire di essere finalmente arrivato, nei tempi previsti, all’ultimo appuntamento tecnico/politico del nuovo strumento di pianificazione urbanistica, il PGT, che disegnerà il futuro di Cernusco.
Non saremmo qui oggi senza il lavoro, la dedizione, la passione e la competenza delle tante persone che, insieme a me e al Sindaco, hanno creduto e condiviso gli obiettivi che, fin dall’inizio, ci siamo posti riguardo all’immagine da dare alla nostra città per i prossimi anni.
La costruzione di questo Piano di Governo del Territorio ha richiesto un lungo lavoro, impegnativo e faticoso, durato oltre due anni, un lavoro in cui si sono succedute e integrate indagini, analisi, attività di ascolto, dialogo e comunicazioni strutturate - vale a dire: un convegno, 5 assemblee pubbliche, 4 tavoli tecnici tematici, 2 conferenze di valutazione della VAS, 1 pubblicazione specifica recapitata a tutte le famiglie; e poi incontri con tutte le forze politiche (anche quelle non rappresentate in Consiglio Comunale) prima, durante e al termine del lavoro, riunioni con i portatori di interessi locali e sovracomunali in ambito economico e sociale, incontri con le Consulte e con i cittadini – e, ancora, dopo l’adozione in Consiglio Comunale dello scorso 5 maggio, la fase delle osservazioni, preceduta dall’invio dei documenti alla Provincia, all’ARPA e all’ASL, il deposito e la pubblicazione di tutti gli atti con la relativa comunicazione degli stessi sul BURL, su un quotidiano di diffusione nazionale e locale, sul sito web del comune.
Ho fatto questo rapido riassunto per ricordare a tutti ciò che è stato fatto, perchè il tempo tende a far dimenticare, e qualche politico pure...
È per questo che, nonostante il maldestro tentativo di qualche esponente politico locale di escludere intenzionalmente dai propri ragionamenti o dalle proprie dichiarazioni questa mole di lavoro, al solo scopo di confondere e guadagnarsi una sterile ribalta al mercato dell’amplificazione mediatica, oggi mi aspetterei da tutti coloro che siedono sui banchi di questo Consiglio Comunale non certo la condivisione dell’impianto e della struttura del PGT, ma almeno un atto di onestà intellettuale nel riconoscere questo tipo di lavoro.
Sono perfettamente consapevole che questo PGT non può piacere a tutti; sarebbe utopia pensare il contrario, cioè ipotizzare un impossibile unanimismo su un tema che obbliga a fare scelte che mettono in gioco interessi economici, grandi o piccoli che siano.
Ma, detto questo, non mi si venga a dire che nella costruzione del PGT non ci sono state comunicazione, coinvolgimento e occasioni di confronto.
Sfido chi sostiene il contrario a portare ad esempio qualche altra realtà del territorio circostante - amministrata dal Centro Destra o dal Centro Sinistra - che abbia fatto tanto quanto noi in termini di informazione e partecipazione.
Certo si potrà sempre obiettare che questo è solo un punto di vista, per giunta di parte, e che ci vuole ben altro per mettere in dubbio metodi e convinzioni da battaglie politiche, frutto dall’appartenenza a un altro schieramento.
A mio modesto parere, però, la cartina di tornasole di quanto affermo c’è: è rappresentata proprio dalla fase delle Osservazioni.
Una fase che è stata altamente partecipata da parte di professionisti, operatori di settore e cittadini comuni con proposte, in diversi casi, motivate, articolate, ben congegnate e, in più circostanze, fondate.
Segno che questo PGT, oltre ad aver creato interesse tra i cittadini per le sue scelte urbanistiche innovative, è noto ai più non solo nelle sue linee guida, ma anche nei suoi dettagli, segno che la comunicazione prodotta è stata efficace e segno anche della facilità con cui si sono potuti reperire e leggere i documenti che compongono il Piano.
Sottolineo un unico neo. All’appello sono mancati i contributi, che invece mi aspettavo, di parecchie forze politiche della nostra città.
Come interpretarlo? Non lo so. Le motivazioni potrebbero essere diverse e comunque ritengo non spetti a me entrare nel merito di un qualsivoglia giudizio.
Dico solamente che, nella fattispecie, deve essere almeno escluso l’alibi della non conoscenza: poi ciascuno guardi in casa propria e si dia una risposta senza nascondersi dietro un dito.
Comunque, tornando al tema della partecipazione, credo che la sua portata possa racchiudersi in pochi numeri, che fotografano il fenomeno meglio di qualsiasi argomentazione:
250 osservazioni, portatrici di ben 620 quesiti, che hanno spaziato dai servizi, agli spazi pubblici, alle regole, passando per le varie destinazioni d’uso del territorio, dalle modalità esecutive dei nuovi edifici residenziali alle possibilità di ampliamento e ristrutturazione di quelli esistenti, dalle attività agricole a quelle industriali/commerciali.
Insomma quesiti a tutto campo!
Altri numeri servono invece per fare alcuni confronti con realtà vicine simili o più grandi della nostra.
Comune di Melzo: 45 osservazioni;
Comune di Sesto San Giovanni: 78 osservazioni;
Comune di Carugate: 100 osservazioni;
Comune di Abbiategrasso: 80 osservazioni;
Comune di Bergamo: 604 osservazioni.
Leggendo questi numeri si può comprendere quale dimensione abbia assunto la fase delle osservazioni del nostro PGT.
Una portata così ampia è da interpretare, da un lato come conseguenza della conoscenza (se non si sa diventa difficile osservare), dall’altro come percezione diffusa di avere di fronte uno strumento urbanistico del tutto nuovo, caratterizzato da forti elementi di discontinuità rispetto al passato: un PGT in cui gli interessi di parte, sia pur legittimi, una volta tanto sono messi in secondo piano rispetto all’interesse generale.
Insomma finalmente la politica, quella che si occupa della polis, della città tutta, torna a governare la pianificazione urbanistica: un cambio di rotta che alcuni non hanno condiviso e che hanno cercato di contrastare facendo uso proprio dello strumento delle osservazioni.
Ma 250 osservazioni hanno anche voluto dire un impegno e un carico di lavoro senza precedenti per la struttura del nostro comune.
La Legge fissa in 90 giorni il tempo per l’approvazione del PGT dalla data di termine delle osservazioni, pena la decadenza del PGT adottato: tempo più che sufficiente se le osservazioni sono in numero limitato, ma che rischia di essere inadeguato quando in gioco ci sono numeri importanti come i nostri.
Le osservazioni pervenute hanno dovuto essere catalogate e lette, i quesiti hanno dovuto essere verificati con i documenti adottati, discussi e poi controdedotti uno per uno, sulla base della coerenza con le scelte strategiche del PGT adottato e nel rispetto delle norme tecniche e di diritto.
In seguito ad ogni ipotesi di accoglimento, anche di un singolo quesito, si sono dovute verificare le eventuali ricadute sull’impianto complessivo del PGT e, infine, si sono dovute compiere le integrazioni e le modifiche ai contenuti dei documenti dei Piani delle regole e dei servizi, oltre che dei disegni.
Adesso tutto quello che resta ancora da fare è compito di questo Consiglio. Abbiamo davanti il lavoro gravoso di valutare le controdeduzoni alle osservazioni predisposte dall’Amministrazione; controdeduzioni che abbiamo già approfondito settimana scorsa nel corso delle tre serate di lavoro della commissione urbanistica.
Come metodo di lavoro mi permetto di riproporre quello già adottato con efficacia in Commissione, basato sull’analisi delle osservazioni e relative controdeduzioni organizzate, fin dove possibile, per gruppi omogenei di argomenti.
Naturalmente le votazioni riguarderanno invece ogni singola osservazione e verranno fatte al termine di ciascun gruppo omogeneo.
mercoledì 3 novembre 2010
PGT: l'intervento dell'assessore Giordano Marchetti in Consiglio Comunale
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2 commenti:
PECCATO CHE IL SITO DEL COMUNE PARLI SOLO DELLE CATENE DA NEVE E IL GEOPORTALE PGT TACE GUARDA CASO... DELL'APPROVAZIONE!
E SPERIAMO CHE I TERMINI PER L'IMPUGNAZIONE PASSINO IN FRETTA EH...
VERGOGNA.
Non è ben chiaro di cosa ci si debba vergognare, comunque se si stanno cercando le controdeduzioni le si trova qui http://viverecernusco.blogspot.com/2010/11/controdeduzioni-alle-osservazioni-al.html
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