
Vi segnaliamo questa interessante riflessione di Guido Brovelli pubblicata da
CernuscoInsieme rispetto all'apertura del Punto Unico (attivo da qualche mese ma presentato lunedì scorso al pubblico):
Torniamo ora al 2007, quando Anffas, alla vigilia delle amministrative comunali, chiede ai candidati sindaci di inserire nei loro programmi elettorali questo tema. Va ricordato anche che non tutti aderirono a questo invito. Successivamente, l'Associazione presentò al neo-eletto Sindaco, Eugenio Comincini, un progetto di presa in carico globale predisposto da un loro esperto (dr. Imperiali). Seguirono incontri per approfondire e confrontarsi su tale proposta fino a che la Giunta, condividendone i contenuti, avviò l'iter operativo del progetto, in fase sperimentale, nei termini già sopra illustrati. E' questo un traguardo davvero importante perchè lo "sportello unico" (P.U.A.D.) è una prima risposta reale, concreta a quel drammatico senso di isolamento e solitudine che vivono le persone con disabilità e le loro famiglie soprattutto nei momenti difficili, durante e dopo la diagnosi, e a quel senso di disorientamento che nasce nel primo approccio ai vari servizi e istituzioni preposte ad occuparsi di queste problematiche.
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