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sabato 16 ottobre 2010

I tagli del governo colpiscono le scuole di Cernusco

"Per gli alunni di via Mosé Bianchi non c’è l’inglese né la ginnastica". Questo il titolo di un articolo de Il Giorno che spiega gli effetti dei tagli statali a danno della scuola:

Ora di ginnastica a pagamento, libri di inglese ancora chiusi e uscita anticipata di tre ore il venerdì per le classi prime. È una situazione preoccupante quella che si sta verificando dall’inizio dell’anno alle elementari di via Mosé Bianchi, a Cernusco sul Naviglio. A causa della riorganizzazione del monte ore imposto dalla riforma Gelmini, le famiglie di oltre dieci classi elementari si sono ritrovate a fare i conti con mancanza di insegnanti e riduzione delle ore di lezione. "Dall’inizio dell’anno i nostri bambini non hanno ancora fatto un’ora di inglese perché manca una insegnate abilitata a cui affidare la cattedra di 9 ore al momento scoperta - spiega Mina Facchi, una delle mamme dei piccoli che frequentano la scuola cernuschese -. Nei giorni scorsi abbiamo proposto di trovare noi genitori un’insegnante che, a pagamento, venga a fare lezione, ma la cosa sembra non essere realizzabile".

A subire maggiormente la situazioni sono quelle materie non ritenute "fondamentali" dal Ministero:

"Non ci sono gli insegnanti di educazione motoria, ma nelle scuole operano società esterne che, a pagamento o a titolo gratuito, assicurano l’ora di ginnastica - spiega Barbara Carretti -. Di solito, però, le lezioni partivano all’inizio della scuola, mentre quest’anno la prima lezione dovrebbe svolgersi venerdì prossimo, grazie a un accordo tra la scuola e una società cernuschese."

CernuscoInsieme riportava anche le scelte intraprese dalla altre strutture scolastiche:

Concretamente quindi il nuovo anno scolastico, a Cernusco, inizia con due "reggenti" e un rivoluzione per le classi prime che di sicuro non ha reso felici le famiglie cernuschesi: per via Manzoni 1 classe a tempo normale (27 ore) e 5 a tempo pieno, via M.Bianchi senza tempo pieno ma 3 classi con orario ad hoc (lunedì-giovedì 8.30-16.30; venerdì 8.30-13.30) e don Milani con 3 sezioni a tempo pieno e 1 a tempo normale (27 ore).

Appare evidente che le scelte di questo Governo in fatto di istruzione e cultura sono quelle di chi le vede come un rischio da non correre, perchè preferisce un popolo di consumatori (facilmente incantato da politici-venditori) piuttosto che di cittadini.

La nostra Amministrazione Comunale, invece e per fortuna, crede fortemente e continua a investire in questi ambiti, anche facendosi carico di ciò che sarebbe competenza dello Stato. Negli scorsi anni, e oggi ancora di più, ha per esempio dovuto sopperire con risorse proprie a carenze nel settore scolastico: senza il contributo del Comune, le scuole cernuschesi, con i fondi sempre più ridotti erogati dallo Stato, non sarebbero nemmeno in grado di pagare il materiale didattico o i prodotti di igiene e pulizia.

Che dire poi di una situazione in cui un Comune, il nostro, si fa carico di realizzare le aule per due nuove sezioni di scuola dell’infanzia e poi deve battagliare con lo Stato che non manda insegnanti per renderle funzionanti?

Per non parlare di una politica governativa che tende a lasciare sempre più ai margini chi già si trova in situazioni difficili: dal Ministero dell’Istruzione arrivano tagli che riducono di anno in anno il numero di insegnanti destinati al sostegno dei ragazzi diversamente abili.
Il Comune finora si è assunto l’onere – non suo – di pagare educatori di sostegno per questi ragazzi.

Il nostro Comune intende quindi, con grande sforzo, continuare ad investire in educazione, cultura, servizi alle persone ma, ribadiamo, lo Stato deve fare la sua parte, senza scaricare sulle casse comunali ciò che è di sua competenza. Anche perchè il fantomatico federalismo fiscale è, a tutt’oggi, poco più di uno slogan.

(Aggiornamento del 18/ottobre/2010): La dirigente del Secondo Circolo Angela Chiarella ha annunciato la risoluzione del problema delle insegnanti di inglese e di educazione motoria.

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