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domenica 8 maggio 2011

Approvato il bilancio 2010: 3 milioni l’avanzo di amministrazione, in parte destinati alla nuova scuola

Nella seduta del 3 maggio il Consiglio Comunale ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2010, con 12 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto.
La gestione del 2010 si chiude con un avanzo di amministrazione di 3.074.180 euro, nel quale confluiscono 1.701.553 di risparmi relativi al 2010 e 1.372.627 euro relativi all’avanzo non applicato del bilancio consuntivo 2009.
L’avanzo risulta composto di fondi non vincolati per 1.698.000 euro mentre ammonta a 1.375.000 euro l’importo dei fondi vincolati, cioè utilizzabili solo applicando determinati vincoli nella spesa. La maggior parte di questi fondi sono vincolati a spese per investimenti.

Il patto di stabilità è stato rispettato ma secondo Rosci rappresenta sempre uno dei vincoli che mettono il Comune in maggiore difficoltà: “Non abbiamo tagliato i servizi né gli investimenti, rispettando con fatica le norme del Patto di Stabilità”.
“Presentiamo un bilancio consuntivo in piena coerenza con gli obiettivi che ci eravamo posti”, ha detto l’Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici, Maurizio Rosci nella sua relazione all’aula – “Abbiamo deciso di utilizzare ora parte dell’avanzo di amministrazione del bilancio 2010 perché intendiamo destinarlo al finanziamento del nuovo polo scolastico, i cui costi dovremo imputare ai bilanci 2012 e 2013 e che grazie a questo finanziamento non rischiamo di aggravare oltremisura.” La disponibilità effettiva dell'avanzo di amministrazione da applicare al bilancio 2011 è, quindi, di circa 600.000 euro.
Agli Assessori il compito poi di descrivere brevemente i progetti che, nei rispettivi settori, sono stati avviati o portati a termine nel 2010, mentre il Sindaco, Eugenio Comincini, ha voluto chiudere la relazione riprendendo: “Il federalismo con cui dovremo fare i conti non è il miglior federalismo che volevamo. Se fosse rimasta ai Comuni solo una minima percentuale di quello che i nostri contribuenti versano sarebbe già molto rispetto all'attuale struttura della compartecipazione, che continua a essere basata su una decisione annuale del Governo, che limita quindi l'autonomia dei Comuni.
“Nonostante questo gli investimenti sono stati fatti in modo costante e rilevante ma è giusto ed onesto dire ai nostri cittadini che i fondi a disposizione del Comune sono sempre gli stessi. Finché non lieviteranno grazie a maggiori risorse o grazie a un federalismo fiscale più attento alle reali virtuosità dei Comuni, dobbiamo accettare la situazione com’è e fare di necessità virtù”.

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