Il Comune di Cernusco sul Naviglio ha ricevuto, il 9 maggio scorso, la relazione stilata dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente sulle rilevazioni di alcuni inquinanti atmosferici; le rilevazioni erano state effettuate, nel periodo tra il 30 novembre 2010 e il 5 gennaio 2011, da un laboratorio mobile collocato presso la rotatoria tra via Leonardo da Vinci e via don Mazzolari.
I risultati sono particolarmente significativi in quanto il luogo - scelto su precisa richiesta del Comune avallata dall’ARPA che ne ha constatato la validità per le rilevazioni - risulta ad alta intensità di traffico, nonché posto un’area completamente urbanizzata, dove insistono, nel periodo invernale, anche le emissioni degli impianti di riscaldamento.
Cernusco è a pochi chilometri di Milano, la città che prima in Europa ha sforato il limite dei 35 giorni di PM10 sopra il limite di 50. Si trova quindi nella zona peggiore per quel che riguarda l'inquinamento atmosferico.
A Cernusco, prima d'ora, non era mai stato rilevato il PM10 in inverno. Nel mese di dicembre 2010 è stata attivata una centralina mobile. Si è scelto di posizionarla nel punto forse più inquinato della città, ovvero all'incrocio tra via Leonardo da Vinci e via San Francesco, a pochi metri dalla Padana Superiore e in un punto con stop e accelerazioni.
Oltre al PM10 sono stati rilevati altri elementi inquinanti: il biossido di zolfo (prodotto dalle caldaie), il monossido di azoto (prodotto principalmente dai veicoli a benzina), gli ossidi di azoto (emessi da impianti di riscaldamento, motori e combustioni industriali), l'ozono. Nessuno di questi ha mostrato valori neanche vicini ai limiti previsti.
Questo indica che nel corso degli ultimi anni Cernusco ha goduto di un ricambio delle caldaie degli edifici pubblici e privati (tra questi segnalo che negli ultimi due anni sono state sostituite tutte le caldaie degli edifici scolastici).
Qui trovate l'analisi dei principali elementi inquinanti.
Il PM10 è stato sforato a Cernusco 13 volte (15 a Milano - Pascal, 18 a Milano - Senato, 19 a Limito - Pioltello) la media è risultata essere la più bassa tra le quattro centraline e mai Cernusco è stata maggiormente inquinata rispetto ai comuni vicini, nonostante la centralita fosse posta in prossimità delle strade (mentre le centraline fisse sono più defilate)
Ecco il grafico di comparazione:
“La situazione di Cernusco non è quella di un paradiso, ma sicuramente di un’isola più felice di altre; le rilevazioni medie sono incoraggianti e le concentrazioni meno insistenti di quanto registrato nelle città che ci circondano”, commenta l’Assessore alla Gestione del Territorio, Giordano Marchetti.
“Noto con soddisfazione che le misure adottate in questi quattro anni stanno finalmente dando i loro benefici”. L’Assessore ricorda in particolare le norme del regolamento edilizio, che impongono la costruzione in classe energetica A e B dei nuovi edifici, e il contratto energia, che sta portando gli edifici pubblici a progressivi risparmi nei consumi. Non è tutto: “Non dobbiamo dimenticare – aggiunge Marchetti - che Cernusco ha una superficie molto ampia di aree verdi, molte delle quali alberate; gli oltre 2 milioni di metri quadrati di verde pubblico hanno un positivo effetto sul ricambio dell’aria”.
“Risultati confortanti, quelli di ARPA” - conclude Marchetti – “ma che non ci devono far abbassare la guardia: cittadini e Amministrazione Comunale devono mantenere sempre alta l’attenzione sul problema dell’inquinamento atmosferico, adottando strategie, normative, ma anche comportamenti virtuosi atti a limitarlo”.
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